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Autorevolezza paterna - Fly Lemon - 17-07-2013
x-vas Ha scritto:ahahaah.....l'mx logora chi non ce l'ha
A chi lo dici!:cry2:
Autorevolezza paterna - Dangerfield78 - 17-07-2013
Scusate ma tra tutti gli insegnamenti da dare a un figlio non c'è anche l'autoironia? Bisogna prendersi sempre così sul serio? Nella commedia umana non sarebbe giusto dare posto anche un pò al gioco?
Penso a tutti quei papà pedanti, che infondono nella propria prole il concetto dell'infallibilità e della compostezza come fossero oro colato.
Quei papà che non ridono mai e che comprano la felicità dei propri figli infilandogli in tasca le carte da 100 e le chiavi del macchinone.
Quei papà che rinfacciano sempre di aver fatto di più ad ogni età che si sta vivendo.
Quei papà che dopo una vita spesa ad apparire in un certo modo, alla fine si rendono conto di non sapere nulla dei propri figli, mentre questi ultimi sanno esattamente di non aver mai avuto un padre.
Mi fermo qui ma penso che ognuno di noi per esperienza diretta o personale potrebbe aggiungere qualcosa a questa lista.
Francamente penso che sia con i figli che con i genitori (che entrambi non si scelgono) ci voglia molto *****.
Ho conosciuto famiglie cosiddette aperte o di sinistra, coltivarsi un ultrà nazzistello e famiglie conservatrici dal polso fermo e dalla fede esemplare con un tossico in casa.
Per quanto si possa pensare di fare bene ed agire nell'interesse e nel bene dei propri figli, niente potrà mai garantire che gli equilibri personali e familiari siano proprio come ci si aspetta se non all'apparenza.
Colgo tra l'altro l'occasione della recente scomparsa di Vincenzo Cerami autore de "Un borghese piccolo piccolo" per mettere sotto il riflettore il protagonista padre del libro/film e il suo spaccato familiare.
Trovo che il confronto col babbo più bello d'Italia per quanto possa essere stridente e diametralmente opposto, sia quantomeno utile a capire quanto sia distante nello spirito e nelle modalità dell'affrontare la vita.
Autorevolezza paterna - Doppiaeffe - 17-07-2013
purtroppo viviamo in una società in cui impegno, serietà e fibra morale sono valori di second'ordine. il modello di padre amico, che ha fatto più danni della grandine, ha reso i rapporti tra genitore e figlio ridicoli. il padre deve essere Padre, aiutarti, comprenderti ma anche criticarti e punirti se fai cazzate. ringrazio il mio di avere fatto tutto questo e se un giorno dovrò essere padre spero di avere il 25% del suo carattere. la figura del padre e quella della madre, quando si ha la fortuna di averli, servono, e devono essere le guide per i figli. scivolare nel ridicolo, fare l'amicone con gli amici dei figli, fare "amico confessore" creano solo confusione. ma del resto viviamo in una società in cui se una insegnate da un ceffone o sgrida un ragazzino viene redarguita e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Autorevolezza paterna - lucazam - 17-07-2013
forse ci si scorsa che il padre non è un marziano, ma un individuo che impara giorno dopo giorno a fare un mestiere piuttosto complesso.
Autorevolezza paterna - Fly Lemon - 17-07-2013
Doppiaeffe Ha scritto:purtroppo viviamo in una società in cui impegno, serietà e fibra morale sono valori di second'ordine. il modello di padre amico, che ha fatto più danni della grandine, ha reso i rapporti tra genitore e figlio ridicoli. il padre deve essere Padre, aiutarti, comprenderti ma anche criticarti e punirti se fai cazzate. ringrazio il mio di avere fatto tutto questo e se un giorno dovrò essere padre spero di avere il 25% del suo carattere. la figura del padre e quella della madre, quando si ha la fortuna di averli, servono, e devono essere le guide per i figli. scivolare nel ridicolo, fare l'amicone con gli amici dei figli, fare "amico confessore" creano solo confusione. ma del resto viviamo in una società in cui se una insegnate da un ceffone o sgrida un ragazzino viene redarguita e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Piu' che vivere in una societa' in cui serieta', impegno e fibra morale (va visto cosa si intende per fibra morale pero'), viviamo in una societa' in cui tutto fa di tutto per sminuire e far passare come una cazzata certe cose e quando non ci riescono del tutto comunque ci riescono in parte così da trovarsi di fronte a queli falsi moralisti benpensanti qualunquisti che predicano bene e razzolano male e pensano quello che gli altri vogliono farti pensare: ti ritrovi così il super credente che la domenica va in chiesa, si confessa, fa la comunione, ma che poi sparla del prossimo e che non ci pensa due volte a passare sopra tutto e tutti pur di arrivare al suo fine (alla faccia dei buoni propositi!), quello che non sa niente di quello che succede nel mondo, ma sa a memoria la formazione della nazionale di calcio sud coreana compreso le cifre degli ingaggi e quello che pensa che la figlia invece di studiare, farsi una cultura ed emergere nella societa' deve andare a farsi trombare dal PAPI nazionale per poi farsi mantenere nel Condom-inio delle ORGETTINE.
Sono pero' convinto che in questa societa' ci sia ancora una stragrande maggioranza di persone che ha un minimo di intelligenza, cultura, di valori sani e voglia di fare.
Allo stesso tempo ritengo che il padre (o la madre) debba fare il padre e non il dittatore o il padre-padrone, cercando di avere un rapporto amichevole con i figli, molto spesso anche complice, ma facendo comunque rispettare i ruoli...sul padre-amico ci credo poco, ma non perche' ritengo che non sia compatibile con la figura, ma perche' comunque un figlio ha bisogno di un punto di riferimento, di una persona a cui chiedere aiuto se c'e' bisogno che lo rimproveri se necessario, ma che lo sappia anche valorizzare ed apprezzare quando c'e' occasione...di amici ne ha gia' tanti.
Sullo schiaffo sono convinto che uno ogni tanto serva, dato di rado e con ragione proprio come ultimo sistema e piu' che altro per correggere la maleducazione (tipo la mancanza di rispetto verso i genitori o gli altri)...non credo invece su quei genitori autoritari che al minimo sbaglio ecc. alzano le mani o ti insultano senza darti la spiegazione dell'errore fatto.
Assolutamente pero' non condivido gli schiaffi o simili da parte di estranei e ancor meno da parte di un insegnante.
Autorevolezza paterna - Fly Lemon - 17-07-2013
lucazam Ha scritto:forse ci si scorsa che il padre non è un marziano, ma un individuo che impara giorno dopo giorno a fare un mestiere piuttosto complesso.
Quoto.
Aggiungo anche che uno se lo deve sentire di fare il padre e deve riconoscere i propri limiti evitando di fare cose che non e' capace a gestire...chi non se la sente non e' obbligato a mettere al mondo un figlio ed e' meglio che eviti.
Io, per quanto tutti dicono che sia bravissimo con in bambini (nipoti, figli di amici ecc.),ad oggi, a 32 anni suonati non mi sento ancora pronto mentalmente per mettermi a fare il padre: intanto sono molto egoista (e lo ammetto senza vergognarmene, del resto non e' colpa di nessuno se la mia natura e' questa) e per fare il padre serve che tu sia altruista perche' devi dare tutto te stesso per i figli, poi non ho pazienza, non voglio rotture di scatole ed ho altre motivazioni personali al momento per non ritenere che questo sia il momento di avere dei figli.
Poi ovviamente se vengono e' un altro paio di maniche, ma al momento visto che posso, cerco di evitare.
Sicuramente tra qualche tempo cambiero' idea, ma anche se non cambiassi opinione, che male c'e' a non sentirsi idonei a fare il padre o a non sentirne la voglia o la necessita'?
Autorevolezza paterna - Gyu71 - 18-07-2013
lucazam Ha scritto:forse ci si scorda che il padre non è un marziano, ma un individuo che impara giorno dopo giorno a fare un mestiere piuttosto complesso.
Bella frase..., impossibile NON quotarti!
Ho letto, anche se di fretta -e quindi potrebbe essermi sfuggito qualcosa- un po' tutti gli interventi
mettendomi nella testa di chi li ha scritti..., ne consegue che alla fine avete tutti un po' ragione...
...come comprendo pure il pensiero di Matsuda, che analizza il fatto forse con una sensibilità particolare.
Personalmente non riesco comunque a giudicare..., anzi... mentre sto scrivendo mi rendo pure conto
di aver fatto un intervento inutile.:oops:
Conclusione? Forse la frase di Lucazam, semplice e telegrafica, riassume maggiormente tutto il post!
Autorevolezza paterna - theboar - 18-07-2013
Il babbo è il babbo, e la sua raffigurazione non gli può rendere . . giustizia. qualunque cosa faccia.
Il rispetto del babbo e il rispetto del figlio e anche della mamma e della figlia.
poi ognuno parte da dove è stato capace/fortunato/in grado di arrivare.La società la famiglia d'origine il lavoro le letture la capacità di voler bene tutte cose che partecipano ma l'essenziale è la propria personalità.
E' un rapporto fra individui non gruppi sociali .
E noi, cui piacciono le miata, partiamo avvantaggiati
Non vorrei essere frainteso, l'importante è essere aperti e liberi sia come genitori sia come figli.
forse è un po' tardi
per me
hasta
Autorevolezza paterna - Matsuda - 22-07-2013
Doppiaeffe Ha scritto:purtroppo viviamo in una società in cui impegno, serietà e fibra morale sono valori di second'ordine. il modello di padre amico, che ha fatto più danni della grandine, ha reso i rapporti tra genitore e figlio ridicoli. il padre deve essere Padre, aiutarti, comprenderti ma anche criticarti e punirti se fai cazzate. ringrazio il mio di avere fatto tutto questo e se un giorno dovrò essere padre spero di avere il 25% del suo carattere. la figura del padre e quella della madre, quando si ha la fortuna di averli, servono, e devono essere le guide per i figli. scivolare nel ridicolo, fare l'amicone con gli amici dei figli, fare "amico confessore" creano solo confusione. ma del resto viviamo in una società in cui se una insegnate da un ceffone o sgrida un ragazzino viene redarguita e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.Ti stimo!
Serietà/autorevolezza non vuol dire seriosità!
Autorevolezza paterna - Dangerfield78 - 22-07-2013
Matsuda Ha scritto:Ti stimo!
Serietà/autorevolezza non vuol dire seriosità!
Appunto... quel tipo ha partecipato per gioco ad un concorso ma questo non preclude che in altre occasioni si comporti con serietà.... o non si deve fare e basta?