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Anno di costruzione - immatricolazione - spiderman - 04-02-2013 Rob72 Ha scritto:Basterebbe avere un'elenco ufficiale dei mezzi meritevoli di certificazione di interesse storico tra i 20 ed i 30 anni, magari fatto dall'asi e dalla fmi. Se la tua auto rientra in quest'elenco, è soggetta alle agevolazioni indipendentemente dall'iscrizione asi, altrimenti no. Il problema della lista è che gli appassionati con pochi soldi, che ne so con una 126 bis che di storico ha ben poco, sarebbero esclusi di fatto dal mondo degli appassionati "ufficiali" solo perchè hanno una macchina da pochi soldi. I criteri per l'individuazione dei modelli sono difficili da trovare e sicuramente scontentano molti. Anno di costruzione - immatricolazione - spiderman - 04-02-2013 Rob72 Ha scritto:Poi con l'obbligo di revisione (a pagamento) si renderebbe nulla qualsiasi furbata fatta da chi poi non paga la tassa di circolazione... basterebbe farla rientrare nel costo della revisione e non si avrebbero problemi. Esatto, magari abbassando il costo della revisione a 40 euro più 30 per il bollo, tornando alla cifra attuale (circa 70 euro) Anno di costruzione - immatricolazione - Rob72 - 04-02-2013 spiderman Ha scritto:Il problema della lista è che gli appassionati con pochi soldi, che ne so con una 126 bis che di storico ha ben poco, sarebbero esclusi di fatto dal mondo degli appassionati "ufficiali" solo perchè hanno una macchina da pochi soldi. Se la 126bis ha più di 30 anni può usufruire delle agevolazioni (previa verifica annuale al pra). Sicuramente la 126 (di cui non so quando è finita la produzione) con meno di 30 anni non è assolutamente di interesse storico, a mio avviso. Anno di costruzione - immatricolazione - oldcafe - 04-02-2013 Mi sà che ai più sfugge la funzione che hanno le agevolazioni, non è che le hanno fatte solo per le Ferrari o per le auto sportive, servono per preservare qualsiasi veicolo di epoche passate conservato in maniera decorosa Il fatto che la 126 Bis sia storica o no non c'entra una cippa Anno di costruzione - immatricolazione - ORZO - 04-02-2013 oldcafe Ha scritto:Mi sà che ai più sfugge la funzione che hanno le agevolazioni, non è che le hanno fatte solo per le Ferrari o per le auto sportive, servono per preservare qualsiasi veicolo di epoche passate conservato in maniera decorosa Straquoto!! ![]() Anno di costruzione - immatricolazione - spiderman - 05-02-2013 oldcafe Ha scritto:Mi sà che ai più sfugge la funzione che hanno le agevolazioni, non è che le hanno fatte solo per le Ferrari o per le auto sportive, servono per preservare qualsiasi veicolo di epoche passate conservato in maniera decorosa É questo che intendo. Se uno ha conservato la 126 della mamma o della nonna e la tiene in perfette condizioni non vedo perché non debba godere delle stesse agevolazioni di chi conserva una Ferrari. Certo che i costi non sono gli stessi e probabilmente chi ha una Ferrari ha maggiori disponibilità ma questo non deve essere il criterio sul quale stilare una lista. Basta vedere le facce dei proprietari di storiche da 100K euro quando ai raduni si presentano appassionati con auto da 2000. Per me la passione non si calcola con la dimensione del portafoglio e pertanto non farei discriminazioni di modello ma riscriverei le regole per il loro utilizzo. Chi usa una "storica" tutti i giorni solo perché spende 100 euro l'anno non lo parifico agli appassionati ma allo stesso tempo non vorrei essere limitato ad usare la mia storica solo nel we o per manifestazioni. Mi hanno detto che in trentino si possono usare le storiche solo per i raduni e sinceramente lo trovo limitante. Pensandoci é davvero difficile trovare il giusto equilibrio tra appassionati e approfittatori. Anno di costruzione - immatricolazione - Rob72 - 05-02-2013 Le auto di interesse storico (cioè quelle con + di 20 anni ma meno di 30), per come le intendo io, sono quelle che per motivi prettamente tecnici/stilistici rivestono una importanza culturale tale da essere da subito meritevoli di conservazione nel patrimonio automobilistico italiano. Per questo è importante che i proprietari siano incentivati, anche con agevolazioni fiscali, a conservarle evitando di rottamarle o mandarle all'estero. Le auto storiche sono invece tutte le auto con 30 e più anni che devono invece essere conservate perchè, per motivi prettamente storici e culturali, fanno parte della storia automobilistica italiana. Anche in questo caso è bene che i proprietari siano incentivati alla loro conservazione. Ad esempio la fiat punto prima serie (non cabrio), uscita proprio nel 1993, compie quest'anno 20 anni. Per me è un'auto non meritevole di far parte delle auto di interesse storico. Ma lo sarà tra 10 anni quando compierà 30 anni. La punto cabrio invece, per motivi stilistici, potrebbe invece divenire di interesse storico già il prossimo anno (è stata presentata nel 1994). La 126 è nata nel 1972 ed è già storica. La 126 bis lo sarà tra qualche anno (è stata presentata nel 1987). Anno di costruzione - immatricolazione - -malleus- - 05-02-2013 Il fatto è che fare 4 modifiche alle attuali regolamentazioni e applicare le regole sarebbe più che semplice, ma è evidente come lo stesso ASI ritenga giustificabile una connivenza a fronte di maggiori entrate. Cmq è inutile girarci troppo intorno, le agevolazioni nascono per dare la possibilità di preservare una vettura nel tempo: se fai 20.000 km/anno stai preservando una beata minchia. Ci fai quel che vuoi, ci mancherebbe, ma è giusto che paghi IMHO . Anno di costruzione - immatricolazione - spiderman - 05-02-2013 Ricordiamoci che l'ASI becca 40 euro da ogni iscritto, 20 euro per ogni auto e 10 per ogni moto che certifica e quasi certamente ha entrate per le convenzioni con le assicurazioni...... Perchè fare una lista chiusa? Dal loro punto di vista che il problema se lo pongano lo Stato e le compagnie assicurative.... Anno di costruzione - immatricolazione - Hammer® - 05-02-2013 Che io sappia, il RIAR e gli altri registri italiani stilano (come vorrebbe la legge) un elenco dei loro modelli di interesse storico, aggiornato anno per anno. La FMI credo pure; l'ASI NO. Interpretano furbescamente la legge per riservarsi il privilegio di decidere caso per caso se l'auto è di interesse storico o meno, intascando le relative prebende. Per questo si è potuta permettere una sede principesca, alla faccia degli iscritti. Basterebbe una piccola modifica alla legge per rendere chiaro per tutti che è obbligatorio stilare anno per anno l'elenco delle auto di interesse storico. Così facendo si risparmia almeno la "tangente" da pagare all'ASI. |