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Diario di un viaggiatore..... - ginger71 - 14-02-2010 Varese - traforo del Frejus –Bordeaux tot km 1041 andata e ritorno Percorso: Varese - traforo del Frejus –Bordeaux tot km 1041 Partenza mercoledì 10/02/2010 h 15,00 Check list di partenza: documenti necessari prenotazione hotel a bordeaux per la notte del 10/2 indirizzo ufficio dell’appuntamento del 11/2 in centro bordeaux navigatore GPS condizioni meteo alla partenza: sole in Italia ed in Francia. Equipaggio composto da : driver e co-driver (invalido e non guidatore) [center:8xqfxvxx]Detto questo ora la narrazione del viaggio…[/center:8xqfxvxx] Si parte con rassegnazione, il viaggio era tassativamente da fare, l’appuntamento improrogabile e nessun altro driver a disposizione. Si arriva senza alcun problema al confine .. solo qualche sporadica nuvoletta ma giusto appena prima del frejus.. per il resto tutto sole e c’era l’inizio di un bel tramonto. All’ingresso del tunnel prima sorpresa: tunnel chiuso per 20 minuti per traffico. Appena prima del semaforo verde lampeggia l’avviso: neige à la sortie. Nessun problema… siamo su un suv.. due fiocchetti ci fanno un baffo. All’uscita del tunnel uno chock. Un muro di neve che scende dal cielo. Calma e sangue freddo… abbiamo solo quasi 900 km fino alla meta obbligatoria, con calma, con molta calma il viaggio deve proseguire. Il driver deve anche prendere confidenza col mezzo e lo deve fare nella peggiore condizione, strada innevata da qualche cm di neve, camion davanti di fianco e dietro, strada in discesa e tante belle curvette: deve farcela… Terminata la discesa dal passo ormai la confidenza con la vettura c’era ma il tempo non voleva cambiare, ormai la neve era una costante. I fiocchi sempre più spessi e grossi ed era ormai sceso il buio. In certi casi si benedice la provvidenza e chi ha inventato il GPS. Alle 21 si erano fatti poco meno di 200 km su suolo francese e la situazione , anche in base all’info traffico via radio, non prometteva niente di buono. Si decide di fare tappa cibarie, rabbocco serbatoio, recupero eventuali viveri di sopravvivenza , ma la fermata doveva essere breve. Mezz’ora di tempo massimo perché i km da fare ancora erano tanti e l’unica cosa positiva era di non dover cercare hotel all’arrivo, perché già prenotato e pagato… almeno quello. I mezzi pesanti incrociati lungo il percorso erano sempre meno e di altre vetture neanche l’ombra, per fortuna. In certi casi è una gran fortuna (considerando anche che i francesi non sono tanto abili nel guidare con la neve….. ) Ormai la temperatura esterna era -8 °C .. si erano congelati anche gli spruzzini per pulire i vetri… la neve che si scioglieva sul parabrezza nel giro di qualche metro creava uno strato di ghiaccio…. Ora oltre alla neve era subentrato anche problema vento… un vento che riusciva a spostare un Range Rover che andava ad una velocità media di 50 km/h… Più ci si avvicinava alla destinazione e più il tempo peggiorava. All’altezza di Vichi la radio avvisava la chiusura di alcuni tratti autostradali e comunicava l’avviso di blocco alla circolazione dei mezzi pesanti per vento e neve.. Dietro di loro solo autostrada chiusa al traffico , l’unica era proseguire. Altra costante del percorso , oltre alla neve ed al vento era l’immancabile situazione di superamento camion in curva, spesso anche in strada in discesa… Ecco ormai si era in mezzo all’inferno. Si era a metà strada del percorso su suolo francese, mancavo circa 350 km alla meta ed erano circa le h 23 . Il driver iniziava a sentire la tensione e la stanchezza ed a dubitare seriamente di potercela fare. Poi si è sfiorata la disgrazia. La bufera di neve era diventata insostenibile, il vento faceva ballare la rumba al mezzo, la coltre di neve sull’autostrada superava i 20 cm … si viaggiava coi finestrini aperti e con le mani si toglieva la neve dal parabrezza (incollata per via del ghiaccio). Una folata di vento ha di colpo girato di 180 ° il Rover… il driver istintivamente cerca di bloccare la vettura… son sa come, ma ci riesce e si accorge guardando da fuori il finestrino di avere i fanali anteriori di sx attaccati ad un tubo d’acciaio del diametro di un metro.. ma sotto c’era ancora strada. Cerca di capire dove si trova. Dubita di essere sull’autostrada e gli tocca scendere . Si accorge che è finito addosso al gard rail centrale su di un viadotto. Il GPS ha anche lui seri problemi a capire in che punto si trova. Il vento è fortissimo. Il driver decide di proseguire in prima attaccato a quel tubo. Guida con la testa fuori dal finestrino perché il parabrezza non si riesce a liberare dalla neve. Si prosegue così fino al punto dove l’acciao finisce… poi grazie al cielo poco dopo c’è un’area di servizio . Si fermano lì, al riparo dalla neve e liberano il parabrezza , i fanali . Il driver cerca di farsi passare il terrore e l’adrenalina dalle gambe . Ora inizia ad avere seri problemi anche nel calmare il co-driver che ormai ha sentito la sua paura. Ma non ci sono alternative .L’unica è arrivare il più presto possibile a bordeaux. In quei minuti di sosta avviene il miracolo: smette di nevicare. Il driver non attende un minuto di più e riparte. Ormai … più va avanti e meno neve trova, più aumenta la velocità. Ora mancano meno di 200 km alla destinazione. È quasi l’una di notte… la sulla strada niente più neve e niente neve anche dal cielo. È una tregua. Non si può lasciar scappare questa occasione ed avvisa il co-driver: se arriva una multa si paga. Ora debbo andare più veloce possibile. Meglio che non dica la velocità media… ma un paio di volte il driver ha raggiunto il limite max di giri di quel fuori strada ed alle 2:24 si era in centro a bordeaux di fronte all’Hotel prenotato. Destinazione raggiunta sani e salvi… ora che può succedere ? Si scende per suonare alla reception : la luce è accesa, ma nn risponde nessuno. Oibò… si era verificato bene che ci fosse la reception notturna al momento della prenotazione. Un 4 stelle.. non è possibile. Si accorgono , dopo qualche minuto di smarrimento , di un cartello: in caso di arrivo dopo le h 2.00 chiamare questo numero d’emergenza. L’addetto provvederà a ricevervi. Bene, problema risolto. Si chiama il numero. INESISTENTE. Ce n’est pas possible . ormai il viaggio era diventata la pantomina sfig@@ta del più jellato viaggiatore… Non era possibile si ripetevano i due viaggiatori … si prova ad aggiungere il prefisso della città, i numero internazionale… insomma si provano tutte.. il numero non esiste. Rassegnati controllano sul GPS gli hotel e cercano altro alloggio: COMPLETE e/o FERME’ erano le costanti. Ed in più è sorto un altro problema, l’auto in riserva sparata. Cercano allora un distributore (in una città così ce n’erano solo 5 aperti 24h su 24) e tutti funzionanti solo con bancomat, ma né il driver né il co driver lo avevano quindi pure senza gasolio. Rassegnati e stravolti ritornano all’ingresso del loro hotel. Piazzano l’auto proprio sull’ingresso e.. co-driver rimane a dormire davanti… il driver disperato sapendo che dopo qualche ora doveva anche fare il viaggio di ritorno, si piazza sui sedili posteriori, con le gambe doloranti e mal di testa per via della tensione. Ovviamente con riscaldamento spento dell’auto (fuori era sempre -8 °C) perché senza carburante, senza coperte e con lo stomaco praticamente vuoto. Alle sette di mattina... vediamo entrare un ragazzo… Il driver scatta all’inseguimento .. era della reception e chiede le chiavi delle due camere. Gli viene detto che nn essendo arrivati non potevano dargliele. Al che succede il finimondo: le camere erano già state pagate e potevano usarle fino alle 10 di mattina o gli davano le chiavi o si chiamava la gendarmerie. !!! così fù. Poterono accedere alle loro rispettive camere e farsi il bagno e/o la doccia più costosa della loro vita… appuntamento poi alla reception alle h 9,30 (in tribunale li aspettavano per le h 10) . Neanche il tempo per la colazione.. precisi entrambi alla reception alle 9,30 per la consegna delle due chiavi ed alla reception gli chiedono: la tax di soggiorno.! (1,15 € ) Cooooooooosa ? A questo punto fanno chiamare la direzione . Protestano… la direzione serafica dice che c’era il numero per poter accedere…. Ma nn demordono, c’è registro chiamate dei due cellulari. Chiedono conferma alla direttrice se in numero in memoria è quello giusto (lei sceglie il primo) mettono in viva voce e fanno partire la chiamata: le numbre il n’existe pas ! La direttrice cambia colore in viso… chiede conferma all’addetto alla reception se davvero quello è il numero affisso fuori…: la risposta la sapevano già : SI ! Si scusa e non pretendono più la tassa di soggiorno. Non stanno a discutere per farsi rifondere i soldi della camera, in fondo era tardi ed almeno si erano potuti scaldare , lavare a sdraiare qualche minuto. Al primo distributore si fermano e fanno il pieno, poi arrivano all’appuntamento in ritardo di solo qualche minuto, ma avevano avvisato e l’avvocato era stato bravo. Fanno quello che dovevano fare, e nel giro di un paio d’ore il giudice delibera , dà piena ragione al co-driver invalido (causa incidente su suolo francese del 2004) e dispone il risarcimento . Almeno una cosa è andata bene. Una persona (ora di anni 35) rimasta con due protesi al posto delle gambe per colpa di automobilista tedesco, ora potrà avere quanto necessario per mantenere la moglie ed i 3 bambini piccoli. Giustizia è fatta. Poco dopo le ore 12 escono dall’aula. Li accoglie un sole stupendo, ma vento gelido e fiocchi di neve della dimensione di un mandarino !!!! Non è possibile… Il driver nel poco tempo a disposizione in camera aveva guardato le meteo… davano l’arrivo di una perturbazione dall’atlantico con neve , vento di tramontana sulla costa azzurra etc etc …. In direzione sud-est della francia. Accidenti bisognava partire immediatamente per l’italia, passando non dalla costa azzurra (come diceva il co-driver… ) ma sempre dal frejus. Niente pasto. Preso alla prima boulangerie pane e qualche bottiglia d’acqua e subito in autostrada….. L’inferno dell’andata si sarebbe ripetuto e… poteva anche essere peggio. Le più nefaste previsioni del driver si realizzarono tutte…. Dalla prima all’ultima. Arrivati all’altezza di Lione pure il blocco del traffico per più di tre ore. Fermi. Dopo Lione si beccarono anche un convoglio militare, ma almeno avevano la certezza , essendogli subito dietro che nn gli avrebbero chiuso l’autostrada. Già … Perché i mezzi pesanti che arrivavano dai Pirenei, li avevo già fermati tutti a Marsiglia… quelli già in direzione italia…. Tutti fermi a Nizza. I tratti autostradali chiusi… uno dopo l’altro anche alle vetture. Sia sulla costa azzurra sia sull’autostrada per Parigi… sia su quella che portava al Frejus. Arrivati al blocco di Lyon, la radio continuava ad elencare i tratti autostradali chiusi e l’unica via di passaggio all’Italia ancora aperta era proprio quella il Frejus….. Inutile ribadire la fortune…. Le stesse del viaggio di andata. Hanno fatto un solo tratto senza neve, senza vento, senza problemi. Il tratto di autostrada nella Savoia che porta al passo, quasi 50 km senza neve, un sogno, una chimera realizzata. Oramai era l’una passata, ormai era venerdì … e quando , all’interno del tunnel hanno visto “neve in italia fino a Torino” il driver è scoppiato a piangere… non ne poteva sinceramente più . Ha dato sfogo a tutto il rosario conosciuto e per sfogarsi oltre al pianto… si è messo pure ad urlare, non poteva neanche fermarsi sotto il tunnel per pigliare a calci la neve … l’incubo non sarebbe finito presto. Usciti dal tunnel… quasi 40 cm di neve fresca SULLA strada…. Al primo distributore si sono fermati… per qualche minuto. Il co-driver era sinceramente mortificato, ma non poteva aiutarlo, non può guidare. Non potevano fermarsi. Il driver aveva impegni non prorogabili il mattino del venerdì. Doveva essere sul posto di lavoro e sarebbe stata una giornata pesante. Stravolti dalla tensione, dal sonno, dalla fame…. Sono ripartiti, rassegnati. La neve li ha inseguiti fino a Settimo Torinese…. Poi grazie al cielo l’equipaggio è giunto a destinazione alle 3 della mattina di venerdì. Il driver ha preso poi la sua auto e ne se è ritornato a casa e verso le 4 si è sdraiato devastato, nel letto per qualche ora di riposo. Grazie al cielo sono tornati a casa sani e salvi. Grazie al cielo, nonostante tutte le loro fortune, ce l’hanno fatta. Ed il driver, amante della trazione posteriore… ha benedetto l’esistenza dei SUV e delle 4 ruote motrici. Diario di un viaggiatore..... - Rob72 - 14-02-2010 viaggiare in treno no? Cmq bene che sia andata bene!!! ![]() Diario di un viaggiatore..... - ginger71 - 14-02-2010 ![]() non vi erano alternative. Diario di un viaggiatore..... - Ospite - 14-02-2010 ginger. sei seriamente contropallata. Diario di un viaggiatore..... - Costa - 14-02-2010 Che Donna!!!!! Diario di un viaggiatore..... - SHARK - 14-02-2010 ![]() ![]() Mission impossible !!!! ![]() Altro che palle e ....contropalle... Etc. Etc..... Ginger 6 GRANDE !!!! ![]() Ciao Diario di un viaggiatore..... - BisteBest - 14-02-2010 doppiaeffe Ha scritto:ginger. sei seriamente contropallata. Quoto. E aggiungo che scrivi con ottime capacità di trasmissione dei fatti. La notte al freddo davanti l'albergo l'ho passata con voi. Sentivo anche io il freddo e ho odiato profondamente quelli dell'albergo. Io - che di fortune (anche automobilistiche) - ne ho avute tante, mi sono sempre sentito dire (e così rigiro a te, sapendo che è una magra consolazione): "almeno hai qualcosa da raccontare". :roll: Diario di un viaggiatore..... - ginger71 - 14-02-2010 sapete ragazzi.... una cosa mi fa davvero paura e mi fa venire i brividi... dopo due giorni a casa. il fatto di rendermi realmente conto di essere una sopravvissuta, ma dopo avervi raccontato il viaggio .. di avere avuto sulla testa la provvidenza .. di sapere adesso, al 100 %, quello che rischiato.... ed avere ancora più paura della strada. Diario di un viaggiatore..... - lucazam - 14-02-2010 E poi si dice che i SUV non servono a un *****...con 40 cm di neve fresca con una macchina normale non ti muovevi. A proposito, che macchina hai usato? Diario di un viaggiatore..... - Gagio - 14-02-2010 Turista fai-da-te? No Alpitur?AHIAHIAHIAHIAHI! |