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Referendum per l'indipendenza del veneto
paulstorm Ha scritto:Gli statuti delle regioni "autonome" hanno forza pari alla Costituzione e alle leggi costituzionali. Per modificarli/eliminarli serve una legge costituzionaleWink

Modificare una legge costituzionale non e' come cambiare uno dei primi 10-15 articoli della costituzione!

Il fatto che "L'Italia sia una nazione fondata sul lavoro" e che "L'italia e' una e indivisibile" sono i fondamenti della costituzione. Che alcune provincie e/o regioni siano a statuto speciale e' sancito sulla costituzione, ma sono articoli che possono comunque essere modificati al contrario di uno dei fondamentali della costituzione.

E' vero, ho dato l'esame di diritto pubblico ormai 10 anni fa, quindi ci puo' stare che non ricordi benissimo certe cose o certe "dinamiche" dei cambiamenti della costituzione, pero' che ricordi c'e' differenza tra le due cose
Ricambi auto d'epoca, sportive anni '80/'90, youngtimers - consulenze - restauri: www.worksgarage.it
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La storia non è solo quella scritta sui libri di scuola...corre anche su strada
[url=http://www.worksgarage.altervista.org][/url]
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Doppiaeffe Ha scritto:ma se in italia ci occupassimo di cose serie, tipo: liberalizzare le professioni, cancellare gli adempimenti burocratici doppi (moltissimi), diminuire le tasse sul lavoro e mandare a casa dipendenti di enti che oggettivamente non servono a nulla (vedi la casa del mutilato di guerra, cancellare le provincie etc....


suvvia, ho tentato di darmi una ragione storica alla richiesta del veneto, è mi pare che non ne abbiano, da un punto di vista pratico costerebbe una cifra impoponibile.... ma non riesco che a pensare che questa sia una delle classiche "questioni di lana caprina o di sesso degli angeli" che qualche imbecille di turno si inventa e che la stampa gonfia.

ovviamente questo per non affrontare i temi seri di cui sopra, vi sfido: fate una domanda a un qualsiasi lavoratore o imprenditore: "vuoi l'indipendenza oppure non diventare pazzo a capire come fare con la pubblica amministrazione?"

vado all'ufficio equitalia a richiedere per la 3 volta un estratto di ruolo, sempre per la stessa azienda dato che in venti giorni non me l'hanno dato, sognando il piemonte savoiardo e un veneto con il leone dorato indipendente e fiero... :haha:

Mi tocca quotarti!

Ma vaff....:haha::haha::haha::haha:
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Fly Lemon Ha scritto:Mi tocca quotarti!

Ma vaff....:haha::haha::haha::haha:

Ma quanto,un po a tutti, vi girano le palle a quotarmi?

Hahahahahhahahahahahahhahahahahahhahahahahhahahahahahahhaha

Convertiteti!!!!

inviato dal petofono
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Doppiaeffe Ha scritto:ma se in italia ci occupassimo di cose serie, tipo: liberalizzare le professioni, cancellare gli adempimenti burocratici doppi (moltissimi), diminuire le tasse sul lavoro e mandare a casa dipendenti di enti che oggettivamente non servono a nulla (vedi la casa del mutilato di guerra, cancellare le provincie etc....


suvvia, ho tentato di darmi una ragione storica alla richiesta del veneto, è mi pare che non ne abbiano, da un punto di vista pratico costerebbe una cifra impoponibile.... ma non riesco che a pensare che questa sia una delle classiche "questioni di lana caprina o di sesso degli angeli" che qualche imbecille di turno si inventa e che la stampa gonfia.

ovviamente questo per non affrontare i temi seri di cui sopra, vi sfido: fate una domanda a un qualsiasi lavoratore o imprenditore: "vuoi l'indipendenza oppure non diventare pazzo a capire come fare con la pubblica amministrazione?"

vado all'ufficio equitalia a richiedere per la 3 volta un estratto di ruolo, sempre per la stessa azienda dato che in venti giorni non me l'hanno dato, sognando il piemonte savoiardo e un veneto con il leone dorato indipendente e fiero... :haha:
non è una fila in meno alla camera di commercio a farti restare in tasca qualche millino in più...

gli stati uniti sono diventati indipendenti per motivi storici? la storia la si scrive con nuovi avvenimenti, non servono per forza precedenti.

immagina una società con 20 soci, ognuno ha il 5% della società, ogni trimestre i soci si dividono equamente gli utili, ci sono però alcuni soci che investono regolarmente più capitale di altri, spesso anche per compensare gli investimenti che non arrivano dagli altri... dopo tanti anni questi soci si trovano a non avere più capitale da investire, chiedono più volte che vengano riviste le priorità ed i doveri aziendali, nulla cambia perché nessuno vuole perdere privilegi, così uno dei soci soffocati dalla pessima amministrazione ed inequità dell'azienda decide di uscire dalla società e di far funzionare un'azienda da solo.

la storia dell'azienda non è un sufficiente motivo storico?
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Si. Ma non é il caso del veneto. Gli ultimi 40 anni non possono cancellare i 150 precedenti. Come in una societá.

inviato dal petofono
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http://corrieredelveneto.corriere.it/ven...4588.shtml
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Doppiaeffe Ha scritto:Si. Ma non é il caso del veneto. Gli ultimi 40 anni non possono cancellare i 150 precedenti. Come in una societá.

inviato dal petofono
si e no...
niente può cancellare la storia e qui sono d'accordo, ma un periodo storico per quanto lungo non può condizionare tutti gli eventi avvenire...

ti faccio un altro esempio...
una coppia si sposa, lei ricca di famiglia, lui umile contadino, fanno la comunione dei beni, vivono felici, lui si da da fare e fa crescere il capitale familiare, lei decisamente no visto che può vivere bene lo stesso... ma fa niente, sono felici, vivono bene per 30 anni... poi però lei inizia a spendere più di quanto lui riesce a guadagnare mettendo in crisi l'intera economia familiare in pochissimo tempo... lui le parla più volte senza successo... prova a starci insieme fino allo stremo delle forze sapendo di avere un passato insieme, dei figli, tutto in comune... alla fine prende una decisione molto sofferta: la lascia perché non si sente più rispettato da lei e perché se lei vuole finire sul lastrico non è giusto che ci finisca anche lui dopo una vita a farsi il mazzo per mantenerla.
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misterz Ha scritto:http://corrieredelveneto.corriere.it/ven...4588.shtml
si questo era saltato fuori fin da subito... ma era abbastanza scontato che non potesse aver votato il 90% degli aventi diritto!
se alle politiche votano poco più della metà, figuriamoci se ad una raccolta firme online votano il 90... che poi io non conosco nessuno che abbia votato ma va bè...
inoltre si poteva votare più volte... era una cosa fatta solo per far parlare... ma ciò non toglie che il sentimento locale sia quello...
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Bisso Ha scritto:non è una fila in meno alla camera di commercio a farti restare in tasca qualche millino in più...

gli stati uniti sono diventati indipendenti per motivi storici? la storia la si scrive con nuovi avvenimenti, non servono per forza precedenti.

immagina una società con 20 soci, ognuno ha il 5% della società, ogni trimestre i soci si dividono equamente gli utili, ci sono però alcuni soci che investono regolarmente più capitale di altri, spesso anche per compensare gli investimenti che non arrivano dagli altri... dopo tanti anni questi soci si trovano a non avere più capitale da investire, chiedono più volte che vengano riviste le priorità ed i doveri aziendali, nulla cambia perché nessuno vuole perdere privilegi, così uno dei soci soffocati dalla pessima amministrazione ed inequità dell'azienda decide di uscire dalla società e di far funzionare un'azienda da solo.

la storia dell'azienda non è un sufficiente motivo storico?

Non e' proprio la stessa cosa: Una societa' intanto, se oculata, dedica tu-cur una parte degli utili al reinvestimento ed il resto lo divide tra i soci...se la quota di reinvestimento non basta a risollevare l'azienda viene fatto un aumento di capitale da parte dei soci: se uno mette i soldi e l'altro no (o uno ne mette di piu' ed uno di meno) va da se che le % di ripartizione delle quote aziendali variano in base al versato (se su 20 soci uno mette 100.000€ e l'altro 200.000 e' ovvio che chi mette 200.000€ avra' una % maggiore di "proprieta'" rispetto a quello che ha messo 100.000€ e che a quel punto non avra' piu' il 5% ma una quota inferiore).

Se poi ad uno di questi salta il pallino di uscire dalla societa' e mettersi in proprio verra' liquidato dagli altri soci rispetto a quello che gli spetta.

Al contrario qui siamo in una dimensione leggermente diversa in cui uno dei "soci" si e' rotto le balle di certe situazioni e pretende di uscire dalla societa' quando di fatto questo non e' possibile in alcun modo...o per lo meno non nel modo in cui lo vorrebbe fare perche' legalmente non e' possibile

Riguardo invece al discorso "una fila in meno alla camera di commercio ti fa restare in tasca qualche millino" beh, non sara' solo la fila alla camera di commercio e non ti rimarra' in tasca un millino, ma la burocrazia ha dei costi e questi li paghi tu azienda o privato che sia.

Se sommi il risparmio fatto dalla fila alla camera di commercio, il risparmio sulla doppia trascrizione al PRA (ente ormai inutile) e alla MCTC quando fai un passaggio di proprieta' o un'immatricolazione, un' IPT (che se vengono abolite le province non vedo perche' debba rimanere in vigore l' Imposta PROVINCIALE di Trascrizione) che come sai da sola incide per un bel po' in immatricolazioni e passaggi di proprieta', piuttosto che tanti balzelli, balzellini, uffici, ufficetti, pubbliche amministrazioni maldestre e operatori che si sentono in diritto di fare il bello ed il cattivo tempo solo perche' "investiti di un poteruccio misero misero" piuttosto che amministrazioni e uffici competenti che ti dicono "non si puo'...e se al limite si potesse fare devi presentare questo, quest'altro, quest'altro ancora e dimostrarmi quando sei qui davanti a me con il documento in mano che comunque quello della foto sei tuBig Grin: Evil :!"

Come probabilmente sai ho una attivita' on-line...non ti dico quanto tempo mi ci e' voluto per poterla metter su, solo perche' nelle mie zone sono la prima che si occupa solo ed esclusivamente di vendita on-line e quindi nessuno aveva idea di come e cosa servisse per mettere in piedi una cosa che di per se e' stupida.
Per fortuna ho avuto dalla mia parte due giovani commercialisti molto preparati che sono riusciti alla fine a mettere tutto a posto, ma ti assicuro che e' stato peggio di un parto plurigemellare, quando al contrario dovrebbe essere la cosa piu' semplice del mondo.
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Bisso Ha scritto:si e no...
niente può cancellare la storia e qui sono d'accordo, ma un periodo storico per quanto lungo non può condizionare tutti gli eventi avvenire...

ti faccio un altro esempio...
una coppia si sposa, lei ricca di famiglia, lui umile contadino, fanno la comunione dei beni, vivono felici, lui si da da fare e fa crescere il capitale familiare, lei decisamente no visto che può vivere bene lo stesso... ma fa niente, sono felici, vivono bene per 30 anni... poi però lei inizia a spendere più di quanto lui riesce a guadagnare mettendo in crisi l'intera economia familiare in pochissimo tempo... lui le parla più volte senza successo... prova a starci insieme fino allo stremo delle forze sapendo di avere un passato insieme, dei figli, tutto in comune... alla fine prende una decisione molto sofferta: la lascia perché non si sente più rispettato da lei e perché se lei vuole finire sul lastrico non è giusto che ci finisca anche lui dopo una vita a farsi il mazzo per mantenerla.

Risultato? Lui lascia lei, lei va da un avvocato e si fa pagare gli alimenti per lei e per i figli: lui a quel punto si ritrova becco (perche' lei trovera' nel frattempo un altro bischero con un po' di soldi che se la trombera' e gli pagera' gli stravizi, ovviamente senza sposarlo senno' perde gli alimenti di lui) e pure bastonato ed impoverito ulteriormente.

Ribadisco: chi lascia la via vecchia per la nuova sa cosa perde, ma non sa cosa trova.
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