21 Febbraio 2006
La landa desolata del centro della Francia, somiglia all Ohio, c’e la neve su una distesa a perdita d’occhio di campi ondulati.
Sulle autostrade francesi gli autogrill sono rari, quei pochi sono composti da una riga di distributori automatici. Ma almeno l’espresso viene meglio dell’acqua nera che ti somministrano nei bar. Scopro ben presto che la macchina MokaVX456 fa il caffé meglio delle altre.
La prima sera di viaggio mi trova nei pressi di Reims (Ran) ma nel motel (automatico pure quello) dove sosto champagne non ne vendono (cioé non c’é nella macchinetta distributrice).
22 Febbraio 2006
Riparto l’indomani di buon ora. Arrivo a Calais presto e mi imbarco nel treno del Eurotunnel.
Sbarco a Folkestone insieme a due altre MX5 inglesi. Piove.
“Oilá, finite le vacanze?”
“Oh si, bellissime! E tu dove vai?”
“Uxbridge! P5.”
“Oh, fantastico. La metti in cura da Phil?”
“Perché? Lo conosci?”
“Tutti conoscono Phil! Vai tranquillo, qualunque cosa tu faccia sará fatta bene.”
“Ah”
Lo prendo come un ulterioire buon presagio.
“Foto?”
“Come no...”
Devo negoziare, come al solito, la guida a sinistra. Rischio la pelle seriamente nelle due rotonde successive, poi mi immetto in un’autostrada e almeno lí si va dritti e metabolizzo in poche ore la stranezza britannica.
Arrivo all’hotel che mi ha prenotato Phil, su mie istruzioni “Il piú vicino possibile Phil”.
È una baracca di legno con la moquette verde pisello. La sera prima si é allagato, la mia camera é inagibile e –se non Le dispiace- mi hanno spostato in un hotel poco lontano con due stelle in piú.
Sono in UK ragazzi (di nuovo). Piove, tutti girano in T-shirt (?), a fianco del mio hotel (fichissimo) ho da una parte un pub e dall’altra un Fish&Chips gestito da un pakistano.
Ogni 5 minuti passa una MX5. Great!
Chiamo Phil.
“Hello, sono arrivato, mi hanno spostato di hotel, blah blah... sono a disposizione”
“Perfetto! Se sei d’accordo verrei a prenderti, portiamo la 55 (non la chiama cosí lui) in officina cosí stasera mi avvantaggio con il lavoro e poi ti riporto in albergo. Che ne dici?”
“Sei tu il capo Phil, ti aspetto”
Mezz’ora dopo sto seguendo Phil nella campagna inglese. Dopo qualche giro e rigiro arriviamo al suo quartier generale. Piove, fa freddo e il cortile é fangoso ma a me tutto questo sembra paradisiaco.
Phil apre il cofano ed esclama “Oh, un vano motore pulito, cominciamo bene. Niente di meglio di un vano motore decente. Molto bene.”
Poi mi mostra la catasta di pezzi e mi illustra il programma sulla via dell’albergo: stasera smontaggio aspirazione e altro, l’indomani montaggio, dopo domani tuning. Ok? Si!
Mi molla in albergo, il viaggio si fa sentire. Doccia calda di venti minuti, letto, TV....ronf ronf.
23 Febbraio 2006
Bbbrrringg.... bbbbrrring....
“Pronto?”
“Mister, ho qui il signor Dixon che l’aspetta”
“Grazie scendo subito.”
Mattina presto nei dintorni di Uxbridge, sono in auto con Phil e il suo figlioletto che fa la prima elementare, lo dobbiamo portare a scuola prima. Il piccolo é simpatico, esordisce con “Buongiorno, mi chiamo ..., io vado a scuola. Tu invece sei qui per montare un supercharger vero?”
Beh, buon sangue non mente si dice no?
In officina la 55 sta con il cofano aperto e tutto il condotto di aspirazione rimosso, insieme a decine di altre cose.
“Beh io comincio Riccardo... la stazione dei treni sta a un chilometro di lá e c’é un treno per la City ogni 15 minuti...”
“Quale city Phil? Quale treno?”
“Mah, pensavo che invece di aspettare qui, sará lunga, magari volessi andare a Londra a fare shopping o altro”
“Se non ti dispiace preferirei stare qui, cosí vedo come si monta. Sto muto e se posso aiutare...”
“Non mi dispiace per niente, anzi. Puoi anche parlare... caffe?”
E si comincia.
Phil lavora sodo, si interrompe ogni tanto per rispondere al telefono o per ricevere dei clienti che passano a trovarlo. Da questa parte del gioco, per una volta, li odio tutti, il fatto che io sia piú spesso dalla loro parte non mi passa nemmeno per la testa.
Fa freschino, ma abbiamo caffe solubile a litri e altre zuppette in cartone da riscaldare.
In ogni caso il montaggio della turbina, supporti, condotto di aspirarazione crossover e rilocazione del corpo farfallato si rivela facilissimo, il fatto che Phil esegua tutto con la perizia di chi sa cosa fa, aiuta.
Mi fa notare la differenza tra il supporto puleggie originale e quello TDR, si vede subito quanto sia piú pratico il secondo.
[ATTACH=CONFIG]1461[/ATTACH]
Sono i dettagli che prendono piu tempo: spostare il serbatoio del liquido pulisci vetri, la sua pompa, riinstradare tutti i tubi, farlo in modo che tutto sia pulito e ordinato. Ogni tanto Phil si ferma, osserva e pensa per minuti... poi si rianima ed esegue la soluzione che ha maturato.
“Sai io sono abbastanza pignolo, forse anche troppo...”
“Grazie a Dio Phil!”
Verso sera il kit é montato, Phil inizia a spellare fili per collegare la centralina aggiuntiva Greddy eManage Blue.
Tutto il trucco per adattare il kit Jackson Racing ad un motore 1.6 sta in questo:
Il blocco del 1.6 é piú corto del 1.8 di un paio di centimetri, tra il SC e la paratia parafuoco c‘e meno spazio: bisogna estrarre il tubo del liquido di raffreddamento, quello di ritorno dal riscaldamento verso la pompa, tagliarne una fettina da 2 cm e rimetterlo. Ora la curva del tubo é piú piatta e il SC ci sta.
Seconda cosa, sul blocco del 1.6 invece ti 4 punti di ancoraggio ce ne sono solo 3: bastano e avanzano.
Tutto qui!
Finiamo la giornata verso le otto di sera. Lui ha una famiglia della quale prendersi cura, io non voglio mancare un bel pezzo di merluzzo fritto e impacchettato nel giornale “chez” Haziz.
Foste a Napoli vi fareste mancare una pizza verace? E allora.
Corono il tutto con qualche pinta al King’s Head condita da calcio in TV insieme ad un gruppo di tifosi locali.
Sono di ottimo umore.
24 Febbraio 2006
La mattina seguente stesso copione o quasi; lasciamo Junior a scuola e ci fermiamo a recuperare delle cinghie di trasmissione Gates PK1183 e 5 litri di olio Mobil1 0W40.
In officina Phil termina i collegamenti e la collocazione della eManage sotto ai piedi del passeggero a fianco della ECU originale. Il cablaggio é venuto bene, ordinato, fasciato, solido.
Il filtro CDA della BMC alla fine c’é stato. Phil é molto contento.
Cambiamo l’olio e le candele e ci facciamo una bella minestra di zucca con Gatorade per pranzo.
Poi mettiamo in moto (alla prima) e ci avviamo per il tuning elettronico.
Il tuning lo facciamo cosí:
Phil prende il log a tutti i regimi, ci si ferma, lo studia e corregge le mappe, poi salva la mappa nella Blue e si riparte.
“Ma hai toccato la ECU per caso?”
“Si Phil, l’ho rimappata in Svizzera, qualche problema?”
“No no, solo che mi pareva che fosse differente”
“Te lo avevo scritto per email, se solo le leggessi...”
“Eh eh, io devo anche lavorare Rick...”
“Eh gia...”
“Accelera costante per favore”
“Lo farei Phil, se non avessi il furgone di Peter il Verduraio a una spanna dal paraurti...!”
“Ah ok hi hi! Comunque tu ritorni in un paese caldo quindi sto facendo una mappatura abbastanza conservativa, non vorrei avessi dei problemi quest’estate. Semmai la possiamo rivedere in seguito.”
Il fischio del SC é indescrivibilmente sexy! La ripresa e la coppia sono reali, non puoi non accorgertene.
Il tuning ci prende tutto il resto del pomeriggio. Sulla strada del ritorno in officina salta la cinghia della puleggia. Me ne accorgo perché perdo il servosterzo. Dopo il primo momento di sconcerto mi dico che é anche meglio cosí, vedo subito gli effetti e come rimettere la cinghia.
Accostiamo e lo faccio subito io stesso, con la guida di Phil e oggettivamente aiutato dal tendi cinghia TDR. Meglio avere chiavi del 15 e 17 sempre a portata di mano annoto mentalmente.
“Con le cinghie nuove puó succedere Rick, poi con l’uso si modella e non esce piú. Evita di tenderla troppo peró, perché preme sul perno della puleggia e a lungo andare lo sforza. Semmai agisci sui due bulloni di ancoraggio del SC e allinealo bene sulla puleggia dell’albero motore. Quando trovi l’allineamento é una cosa fatta.”
Da allora mi é successo solo 3 volte, e sempre perché avevo teso troppo poco la cinghia.
Si ritorna in officina, guida Phil che ci tira un po’ e ridacchia, la 55 é definitivamente un‘altra macchina.
[ATTACH=CONFIG]1460[/ATTACH]
Sessione di domanda e risposta, mille domande mille risposte. Impacchetto tutti i pezzi originali, una tanica d’acqua che-non-si-sa-mai, pago. Phil mi fa strada verso l’autostrada.
Mi si brucia un anabagliante. Ci fermiamo a cambiarlo in una stazione di servizio. Per farlo smontiamo il filtro CDA. Faccio il pieno, abbraccio Phil ed é lui a ringraziare me per primo.
Parto in direzione Folkestone, forse riesco a prendere l’ultimo Eurotunnel.
Alla domanda “Ma serve un periodo di rodaggio per l’SC?” la risposta era stata un categorico “No!”, quindi, scontando il fatto che pioviggina e il fondo é viscido, non aspetto chissá che: mi godo la 55 Stage 2. Me la godo cosí tanto che ritorno a casa d’un fiato.
Dalle parti di Avignone sono sulla corsia di sorpasso, in quinta, a 130. Una BMW Z3 mi sfanala... pesto, da 4000rpm i giri salgono, l’SC fischietta, in qualche secondo sono a 180 e ne avrei ancora, la crucca rimane lá. Rientro a destra e ristabilizzo a 130 (meglio non rischiare punti della patente). La Z mi affianca, il tipo mi guarda, sorride e alza il pollice, ricambio e gongolo.
[ATTACH=CONFIG]1586[/ATTACH]
Arrivato a casa controllo tutto. Nessun problema, vibrazioni, perdite, niente. Avverto Phil che approva.
Dormo per 12 ore buone. Mi sveglio, faccio colazione e vado a farmi un colle di Braus, passo da Sospel e salgo sul Turini tanto per “capire meglio”.
Chiamo Mickey MiniME esordendo con “Ti devo far provare una cosa!”
Sono curioso di rullarla adesso.
È il 26 Febbraio 2006: la 55 é ufficialmente supercharged Jackson Racing, gira come una 2000, va da 1700+ Km oramai e io non riesco a togliermi un certo ghigno dalla faccia.
...cont
La landa desolata del centro della Francia, somiglia all Ohio, c’e la neve su una distesa a perdita d’occhio di campi ondulati.
Sulle autostrade francesi gli autogrill sono rari, quei pochi sono composti da una riga di distributori automatici. Ma almeno l’espresso viene meglio dell’acqua nera che ti somministrano nei bar. Scopro ben presto che la macchina MokaVX456 fa il caffé meglio delle altre.
La prima sera di viaggio mi trova nei pressi di Reims (Ran) ma nel motel (automatico pure quello) dove sosto champagne non ne vendono (cioé non c’é nella macchinetta distributrice).
22 Febbraio 2006
Riparto l’indomani di buon ora. Arrivo a Calais presto e mi imbarco nel treno del Eurotunnel.
Sbarco a Folkestone insieme a due altre MX5 inglesi. Piove.
“Oilá, finite le vacanze?”
“Oh si, bellissime! E tu dove vai?”
“Uxbridge! P5.”
“Oh, fantastico. La metti in cura da Phil?”
“Perché? Lo conosci?”
“Tutti conoscono Phil! Vai tranquillo, qualunque cosa tu faccia sará fatta bene.”
“Ah”
Lo prendo come un ulterioire buon presagio.
“Foto?”
“Come no...”
Devo negoziare, come al solito, la guida a sinistra. Rischio la pelle seriamente nelle due rotonde successive, poi mi immetto in un’autostrada e almeno lí si va dritti e metabolizzo in poche ore la stranezza britannica.
Arrivo all’hotel che mi ha prenotato Phil, su mie istruzioni “Il piú vicino possibile Phil”.
È una baracca di legno con la moquette verde pisello. La sera prima si é allagato, la mia camera é inagibile e –se non Le dispiace- mi hanno spostato in un hotel poco lontano con due stelle in piú.
Sono in UK ragazzi (di nuovo). Piove, tutti girano in T-shirt (?), a fianco del mio hotel (fichissimo) ho da una parte un pub e dall’altra un Fish&Chips gestito da un pakistano.
Ogni 5 minuti passa una MX5. Great!
Chiamo Phil.
“Hello, sono arrivato, mi hanno spostato di hotel, blah blah... sono a disposizione”
“Perfetto! Se sei d’accordo verrei a prenderti, portiamo la 55 (non la chiama cosí lui) in officina cosí stasera mi avvantaggio con il lavoro e poi ti riporto in albergo. Che ne dici?”
“Sei tu il capo Phil, ti aspetto”
Mezz’ora dopo sto seguendo Phil nella campagna inglese. Dopo qualche giro e rigiro arriviamo al suo quartier generale. Piove, fa freddo e il cortile é fangoso ma a me tutto questo sembra paradisiaco.
Phil apre il cofano ed esclama “Oh, un vano motore pulito, cominciamo bene. Niente di meglio di un vano motore decente. Molto bene.”
Poi mi mostra la catasta di pezzi e mi illustra il programma sulla via dell’albergo: stasera smontaggio aspirazione e altro, l’indomani montaggio, dopo domani tuning. Ok? Si!
Mi molla in albergo, il viaggio si fa sentire. Doccia calda di venti minuti, letto, TV....ronf ronf.
23 Febbraio 2006
Bbbrrringg.... bbbbrrring....
“Pronto?”
“Mister, ho qui il signor Dixon che l’aspetta”
“Grazie scendo subito.”
Mattina presto nei dintorni di Uxbridge, sono in auto con Phil e il suo figlioletto che fa la prima elementare, lo dobbiamo portare a scuola prima. Il piccolo é simpatico, esordisce con “Buongiorno, mi chiamo ..., io vado a scuola. Tu invece sei qui per montare un supercharger vero?”
Beh, buon sangue non mente si dice no?
In officina la 55 sta con il cofano aperto e tutto il condotto di aspirazione rimosso, insieme a decine di altre cose.
“Beh io comincio Riccardo... la stazione dei treni sta a un chilometro di lá e c’é un treno per la City ogni 15 minuti...”
“Quale city Phil? Quale treno?”
“Mah, pensavo che invece di aspettare qui, sará lunga, magari volessi andare a Londra a fare shopping o altro”
“Se non ti dispiace preferirei stare qui, cosí vedo come si monta. Sto muto e se posso aiutare...”
“Non mi dispiace per niente, anzi. Puoi anche parlare... caffe?”
E si comincia.
Phil lavora sodo, si interrompe ogni tanto per rispondere al telefono o per ricevere dei clienti che passano a trovarlo. Da questa parte del gioco, per una volta, li odio tutti, il fatto che io sia piú spesso dalla loro parte non mi passa nemmeno per la testa.
Fa freschino, ma abbiamo caffe solubile a litri e altre zuppette in cartone da riscaldare.
In ogni caso il montaggio della turbina, supporti, condotto di aspirarazione crossover e rilocazione del corpo farfallato si rivela facilissimo, il fatto che Phil esegua tutto con la perizia di chi sa cosa fa, aiuta.
Mi fa notare la differenza tra il supporto puleggie originale e quello TDR, si vede subito quanto sia piú pratico il secondo.
[ATTACH=CONFIG]1461[/ATTACH]
Sono i dettagli che prendono piu tempo: spostare il serbatoio del liquido pulisci vetri, la sua pompa, riinstradare tutti i tubi, farlo in modo che tutto sia pulito e ordinato. Ogni tanto Phil si ferma, osserva e pensa per minuti... poi si rianima ed esegue la soluzione che ha maturato.
“Sai io sono abbastanza pignolo, forse anche troppo...”
“Grazie a Dio Phil!”
Verso sera il kit é montato, Phil inizia a spellare fili per collegare la centralina aggiuntiva Greddy eManage Blue.
Tutto il trucco per adattare il kit Jackson Racing ad un motore 1.6 sta in questo:
Il blocco del 1.6 é piú corto del 1.8 di un paio di centimetri, tra il SC e la paratia parafuoco c‘e meno spazio: bisogna estrarre il tubo del liquido di raffreddamento, quello di ritorno dal riscaldamento verso la pompa, tagliarne una fettina da 2 cm e rimetterlo. Ora la curva del tubo é piú piatta e il SC ci sta.
Seconda cosa, sul blocco del 1.6 invece ti 4 punti di ancoraggio ce ne sono solo 3: bastano e avanzano.
Tutto qui!
Finiamo la giornata verso le otto di sera. Lui ha una famiglia della quale prendersi cura, io non voglio mancare un bel pezzo di merluzzo fritto e impacchettato nel giornale “chez” Haziz.
Foste a Napoli vi fareste mancare una pizza verace? E allora.
Corono il tutto con qualche pinta al King’s Head condita da calcio in TV insieme ad un gruppo di tifosi locali.
Sono di ottimo umore.
24 Febbraio 2006
La mattina seguente stesso copione o quasi; lasciamo Junior a scuola e ci fermiamo a recuperare delle cinghie di trasmissione Gates PK1183 e 5 litri di olio Mobil1 0W40.
In officina Phil termina i collegamenti e la collocazione della eManage sotto ai piedi del passeggero a fianco della ECU originale. Il cablaggio é venuto bene, ordinato, fasciato, solido.
Il filtro CDA della BMC alla fine c’é stato. Phil é molto contento.
Cambiamo l’olio e le candele e ci facciamo una bella minestra di zucca con Gatorade per pranzo.
Poi mettiamo in moto (alla prima) e ci avviamo per il tuning elettronico.
Il tuning lo facciamo cosí:
- Sonda Bosch WideBand al posto della Lambda originale per leggere il rapporto aria/carburante (A/F)
- Sensore acustico con auricolare di battito sul cuscinetto di banco destro
- Phil nel sedile passeggero al computer collegato alla eManage, auricolare del battito in un orecchio.
- Io alla guida
Phil prende il log a tutti i regimi, ci si ferma, lo studia e corregge le mappe, poi salva la mappa nella Blue e si riparte.
“Ma hai toccato la ECU per caso?”
“Si Phil, l’ho rimappata in Svizzera, qualche problema?”
“No no, solo che mi pareva che fosse differente”
“Te lo avevo scritto per email, se solo le leggessi...”
“Eh eh, io devo anche lavorare Rick...”
“Eh gia...”
“Accelera costante per favore”
“Lo farei Phil, se non avessi il furgone di Peter il Verduraio a una spanna dal paraurti...!”
“Ah ok hi hi! Comunque tu ritorni in un paese caldo quindi sto facendo una mappatura abbastanza conservativa, non vorrei avessi dei problemi quest’estate. Semmai la possiamo rivedere in seguito.”
Il fischio del SC é indescrivibilmente sexy! La ripresa e la coppia sono reali, non puoi non accorgertene.
Il tuning ci prende tutto il resto del pomeriggio. Sulla strada del ritorno in officina salta la cinghia della puleggia. Me ne accorgo perché perdo il servosterzo. Dopo il primo momento di sconcerto mi dico che é anche meglio cosí, vedo subito gli effetti e come rimettere la cinghia.
Accostiamo e lo faccio subito io stesso, con la guida di Phil e oggettivamente aiutato dal tendi cinghia TDR. Meglio avere chiavi del 15 e 17 sempre a portata di mano annoto mentalmente.
“Con le cinghie nuove puó succedere Rick, poi con l’uso si modella e non esce piú. Evita di tenderla troppo peró, perché preme sul perno della puleggia e a lungo andare lo sforza. Semmai agisci sui due bulloni di ancoraggio del SC e allinealo bene sulla puleggia dell’albero motore. Quando trovi l’allineamento é una cosa fatta.”
Da allora mi é successo solo 3 volte, e sempre perché avevo teso troppo poco la cinghia.
Si ritorna in officina, guida Phil che ci tira un po’ e ridacchia, la 55 é definitivamente un‘altra macchina.
[ATTACH=CONFIG]1460[/ATTACH]
Sessione di domanda e risposta, mille domande mille risposte. Impacchetto tutti i pezzi originali, una tanica d’acqua che-non-si-sa-mai, pago. Phil mi fa strada verso l’autostrada.
Mi si brucia un anabagliante. Ci fermiamo a cambiarlo in una stazione di servizio. Per farlo smontiamo il filtro CDA. Faccio il pieno, abbraccio Phil ed é lui a ringraziare me per primo.
Parto in direzione Folkestone, forse riesco a prendere l’ultimo Eurotunnel.
Alla domanda “Ma serve un periodo di rodaggio per l’SC?” la risposta era stata un categorico “No!”, quindi, scontando il fatto che pioviggina e il fondo é viscido, non aspetto chissá che: mi godo la 55 Stage 2. Me la godo cosí tanto che ritorno a casa d’un fiato.
Dalle parti di Avignone sono sulla corsia di sorpasso, in quinta, a 130. Una BMW Z3 mi sfanala... pesto, da 4000rpm i giri salgono, l’SC fischietta, in qualche secondo sono a 180 e ne avrei ancora, la crucca rimane lá. Rientro a destra e ristabilizzo a 130 (meglio non rischiare punti della patente). La Z mi affianca, il tipo mi guarda, sorride e alza il pollice, ricambio e gongolo.
[ATTACH=CONFIG]1586[/ATTACH]
Arrivato a casa controllo tutto. Nessun problema, vibrazioni, perdite, niente. Avverto Phil che approva.
Dormo per 12 ore buone. Mi sveglio, faccio colazione e vado a farmi un colle di Braus, passo da Sospel e salgo sul Turini tanto per “capire meglio”.
Chiamo Mickey MiniME esordendo con “Ti devo far provare una cosa!”
Sono curioso di rullarla adesso.
È il 26 Febbraio 2006: la 55 é ufficialmente supercharged Jackson Racing, gira come una 2000, va da 1700+ Km oramai e io non riesco a togliermi un certo ghigno dalla faccia.
...cont
I don't need money for the turbo, anymore... and I still have a home :D
MX-5passion io c'ero!!!
MX-5passion io c'ero!!!