Robbie Ha scritto:Il manager risponde in primis agli azionisti, non ai clienti... E ancor meno nel caso di una multinazionale come fiat, ai clienti italiani.
Dal punto di vista degli azionisti è stato un ottimo manager.
Lo sfruttare contributi pubblici e cassa integrazione non riduce ovviamente le capacità di un manager, anzi sarebbe stato proprio un ***** se, con quegli strumenti a disposizione, avesse deciso di non sfruttarli per non si sa bene quale principio morale.
Comunque ritengo che dati gli strumenti a disposizione e consapevole del fatto che:
- per sviluppare auto nuove ci vogliono soldi (che non c'erano)
- fiat è una multinazionale pertanto analizzare solo le performance italiane o europee è altamente fuorviante
- la bacchetta magica non ce l'ha nessuno
il lavoro impostato sia di buon livello e credo che questa gestione attuale "poca spesa" "discreta resa", possa creare le basi di liquidità per un rilancio tecnico e di immagine che avverrà nei prossimi anni.
si rilancio fiat, e poi c'era la marmotta che incartava la cioccolata?
un manager che compra con soldi destinati ad altro un'azienda americana è un ottimo manager. peccato che per me i manager "con le palle" siano quelli che portano valore con I SOLDI DEGLI AZIONISTI....
cmq tra 10 anni al massimo, se tutto va bene, fiat sarà un bel ricordo: come innocenti o altri produttori italiani che devono sperare di essere comprati per i tedeschi per potere andare avanti nell' unica maniera corretta: vendere! vedi il caso lamborghini, dove il rilancio è avvenuto con gente ha pensato a produrre e vendere senza pensare troppo a fare finanza. appena le vendite sono state adeguate si è pensato a innovare (il v12 nuovo interamente made in lambo).