cangaceiro Ha scritto:La cera carnauba ha un punto di fusione di 80-86 gradi, per cui deduco che la piastra di ottone deve essere calda al punto tale che se ci metto la mano mi scotto.Magari è una cavolata..ma la butto li lo stesso!
Ho utilizzato per scaldare la piastra di ottone di 20/10 di spessore un comune phon da 1600 watt. Dopo 15 minuti che tengo il phon sulla piastra ad una distanza di 1 cm, detta piastra si scalda per capirci posso tenerci appoggiata la mano per 5-6 secondi poi devo toglierla perché sento troppo caldo.
Solo tenendo il phon a 5 mm vedo che la cera torna allo stato liquido ma appena mi allontano solidifica, idem se metto il pennello sotto il phon.
Utilizzando un accendino ponendo la fiamma sotto la piastra, per cui verso la parte non lucida che conseguentemente si annerisce, ecco che la cera torna allo stato liquido ma togliendo l'accendino dopo pochi secondi risolidifica dandomi poco tempo per spalmarla.
Il pannello è di 2 mm di spessore, dunque:
se faccio seguire la pennellata dal phon anche tenendolo ad una distanza minima tipo 10 mm la cera passa allo stato solido e la stendo molto male. Meno di 10 mm non posso perchè mi serve detto spessore per tenere la larghezza del pennello.
Ieri sera ho provato a mettere sotto un altro pannello di ottone per avere sulla piastra lucidata una costanza di temperatura calda, l'unica cosa che ho notato che mettendo l'accendino sotto a questa "lastra di appoggio" la cera sulla lastra lucida non si scioglieva ovviamente perchè ci vuole più tempo al calore per propagarsi lungo tutta la superficie di ambo le piastre.
Proverò oggi nuovamente con il phon e con la "lastra di appoggio" anche se ieri in 15 minuti non si arrivava ad avere una temperatura della lastra sufficiente per sciogliere la cera proverò a starci 30 minuti. Magari se trovo un phon ancora più potente.
A dire il vero ciò che mi ha "aperto gli occhi" è stato l'accendino, dovrei avere una persona sotto mentre pennello :chessygrin: oppure pensavo di scaldare la lastra di appoggio in cucina e con le pinze portarla in laboratorio sulle caprette in legno...che dici?
la cera d'api preferirei evitarla per due motivi: 1 devo tornare in piazza duomo e 2 come tu mi insegni cala come performance.
PS
Il fatto è che scaldo la cera in un pentolino di latta sul gas a fuoco lento e passa dopo due minuti dallo stato solido al liquido, poi quando spengo tutto in circa due minuti di orologio torna allo stato solido, questo per dire che la fase intermedia di stato gelatinoso è molto breve nell'ordine di pochi secondi.
e se appoggiassi la lastra su qualche piastra, griglia insomma su un supporto con sotto della brace?
a mo' di barbecue insomma!!!
spero di non aver detto una colossale cavolata!