Bluvertigo Ha scritto:Shark, un assetto si fa per migliorare le caratteristiche dinamiche di una vettura: se vai in strada basta e avanza e se vai in pista l'unico dato esatto è quanto togli al tempo precedente.Veramente no.
Se due piloti di F1 o di motogp a parità di mezzo meccanico scelgono assetti diversi per fare lo stesso tempo, questa cosa dimostra come l'assetto migliore sia pura utopia. Esiste un solo assetto migliore in pista ed è quello che ti fa abbassare il tempo. In strada è solo questione di gusto.
Un assetto e' studiato in base alle caratteristiche meccaniche dell'auto. In base al peso delle masse non sospese si sceglie la caratteristica dello smorzatore in fase di compressione.
Nella parte di estensione si tara invece sulla rigidezza delle molle.
Questo e' il da farsi in un'auto con velleita' sportive o turistiche.
L'assetto stock privilegia spesso parametri (quali il confort) che fanno a pugni con il piacere di guida. Spesso si tende a limitare il valore in estensione e esasperare il valore in compressione, per smorzare asperita', nascondere reazioni particolari sullo sterzo, vibrazioni ecc.
Insomma: il sistema stock lavora sicuramente non al regime ottimale. Per scegliere un assetto bisogna guardare in primis con cosa si accoppia.
Mettere delle molle tipo le FM (che privilegiano le prestazioni e quindi irrigidiscono parecchio il sistema, abbassando un filino l'auto) ed usare un ammortizzatore non adatto puo' peggiorare la dinamica del veicolo stesso, in quanto si avrebbe un comportamento sottosmorzato in estensione.
Idem se si abbassa troppo senza accorciare lo stelo degli ammortizzatori
Il tempo in pista dipende da caratteristiche climatiche puntuali (temperatura, pressione, umidita'), gommatura (e anche a parita' di gomma, dall'usura dello stesso), pressione delle gomme, angoli a terra, caratteristiche dell'asfalto, del pilota, del sedile (non scherzo!!) ecc ecc
Alberto