claud Ha scritto:Ma chi lo dice che dobbiamo essere bravi in tutto?
Uno deve essere bravo ad usare ciò che gli interessa, e mediamente è così.
Io sono un sistemista, per cui l'informatica la conosco abbastanza bene, ma se mia madre di 70 anni un giorno mi dice, devo usare internet, gli prendo un tablet e chi se ne frega se sa copiare i file, e non gliene ne faccio una colpa, visto che sa fare delle melanzane alla parmigiana che la maggior parte degli schef si sogna.
La maggior parte dei programmatori, passa il suo tempo per permettere agli "utonti" di utilizzare queste tecnologie, ma poi non ci si deve meravigliare che il 99% delle persone non sa a cosa serve il comando fdisk.
Pensa agli americani che non sanno usare una cambio manuale, ma è peggio questo o il fatto che se uno beve un bicchierino in più ti predono a bastonate?
La cultura personale non è misurabile con delle semplici statistiche.
E per me gli italiani hanno un'ottima cultura.:chessygrin:
E' un bene che tua madre sappia fare una parmigiana squisita...e se fossi in te mi farei insegnare a farla.
C'è un detto (maledetti detti) che dice ad "ogniuno il suo mestiere"... vero ma questo vuol dire che non dovremmo provare interesse nel conoscere qualcos'altro che è al di fuori del nostro mestiere o competenza? L'informatica è solo degli informatici?
La cucina è solo degli chef?
Io penso che è sempre bene essere curiosi e nutrire interessi di vario genere. Spesso e volentieri le grandi intuizioni avvengono proprio perchè una o più persone diventano veicolo ed incrocio di discipline diverse.
Il fatto è che cmq il computer (se non l'ha già fatto) sta diventando più indispensabile di una penna.