Adesso però cerchiamo di capire bene come funziona con i visti e ciò che dicono le leggi.
Il visto Schengen può essere vidimato in qualunque stato dell'area ma l'importante è che i giorni di permanenza nello stato che ha concesso il visto siano alla fine superiori a quelli della permanenze in altri stati.
questa è la regola principale o meglio ciò che sancisce la legge. Adesso vediamo tre casi che ci fanno capire bene come funziona.
Caso A) La fanciulla richiede un visto Schengen all'ambasciata lituana con richiesta di un ingresso.
1. Prende l'autobus da Minsk a Vilnius e quando arriva alla dogana via terra le timbrano il visto Schengen e così "brucia" il suo unico ingresso in area sotto la legislazione appunto del trattato di Schengen.
2. Da Vilnius prende il volo per Roma, alla dogana lituana la lasciano passare perchè già provvista di un timbro sul Visto Schengen, quando arriva alla dogana aeroportuale di Roma la lasciano passare perchè già provvista del Visto Schengen.
ATTENZIONE: poichè il timbro è stato vidimato dalla polizia lituana per dimostrare la durata del soggiorno in territorio italiano entro 8 giorni dall'arrivo è necessario presentarsi all'ufficio stranieri della questura per il relativo permesso di soggiorno. Questo nel caso in cui Lei NON soggiorni in albergo perchè in questo caso sarebbe l'albergo a dare comunicazione della sua presenza come fa giornalmente con tutti gli ospiti.
3. Sul volo Roma - Vilnius deve essere restituito il foglietto del permesso di soggiorno consegnatoLe in questura, ma non so se la polizia italiana su questo particolare sorvola dato che il soggetto stà tornando in patria spontaneamente. Non dovrà restituire niente se avrà soggiornato in albergo, non so se in tal caso dovrebbe esibire ricevuta fiscale del soggiorno o almeno la prenotazione o dichiarazione dell'Hotel stesso.
Caso B) La fanciulla richiede un visto Schengen all'ambasciata lituana con richiesta di ingresso multiplo.
1. Prende l'autobus da Minsk a Vilnius e quando arriva alla dogana via terra le timbrano il visto Schengen e così "brucia" il suo primoo ingresso in area sotto la legislazione appunto del trattato di Schengen, poi lo stesso giorno fà inversione ad U e torna a Minsk.
2. il giorno dopo prende il volo Minsk - Roma, alla dogana italiana le vidimano il passaporto con il secondo timbro di ingresso in area Schengen.
ATTENZIONE: qui non è necessario presentarsi in questura per il relativo permesso di soggiorno poichè fa fede il timbro apposto dalla polizia italiana all'aeroporto.
MOLTA ATTENZIONE: se la fanciulla un domani, richiede nuovamente il Visto Schengen, i funzionari dell'ambasciata lituana si renderebbero conto che Lei utilizza l'ambasciata lituana per poi recarsi in Italia, in quanto vedrebbero il primo ingresso vidimato dalla polizia lituana e poi il secondo ingresso avvenuto all'indomani in territorio italiano. Questo potrebbe costituire un elemento di diniego per la richiesta di futuri visti Schengen da parte dell'ambasciata lituana di Minsk proprio perchè sarebbe palese che vengono "sfruttati" per raggiungere l'Italia mentre nel caso A citato sopra non ci sono tracce di quanto realmente abbia soggiornato in Lituania.
In altre parole qui c'è la prova inconfutabile che si è soggiornato di più in un altro paese e non nel paese che ha rilasciato il Visto schengen ovvero la Lituania, si è quindi violato una regola, una legge del trattato.
Dobbiamo anche tenere presente che parliamo di una cittadina appartenente allo stato più chiuso dell' europa geografica ovvero la Bielorussia.
3. al ritorno fa il volo Roma - Minsk e alla polizia non deve consegnare alcun foglio della questura perchè fa fede il timbro vidimato dalla polizia aeroportuale italiana in ingresso.
Caso C) I famosi Russi di San Pietroburgo che richiedono un visto Schengen all'ambasciata finlandese con richiesta di ingresso multiplo.
1. Prendono la macchina e si fanno vidimare il primo ingresso via terra alla dogana finlandese.
2. Passata la dogana fanno inversione ad U e lo stesso giorno rientrano a San Pietroburgo.
3. Il giorno dopo o forse anche il giorno stesso fanno il volo Russia-Italia oppure spesso per comodità di scalo fanno il volo Russia-Rep.Ceka-Italia. rispettivamente quindi aprono il secondo ingresso in Italia o in Rep. Ceka.
In teoria i russi dovrebbero correre lo stesso pericolo descritto al punto B, ma, e questo sottolineo è un mio personalissimo parere che non ha riscontri oggettivi ma sopratutto pratici, il canale per i russi FINLANDIA-RUSSIA-(eventualmente cek. rep.)-ITALIA è un canale più morbino che per una bielorussa giovane e balla fare LITUANIA-BIELORUSSIA-ITALIA.
ATTENZIONE: I russi che hanno il secondo timbro di ingresso vidimato in Italia non devono recarsi in questura perchè fa fede come data di ingresso appunto il visto stesso. I russi che hanno il secondo timbro di ingresso vidimato in Rep. ceka ma che in Italia soggiornano in Hotel non devono recarsi in questura perchè è l'Hotel stesso a comunicare le presenze giornalmente dei proprio ospiti. I russi che hanno il secondo timbro di ingresso vidimato in Rep. Ceka MA CHE NON soggiornano in hotel ma ad esempio presso amici devono entro 8 giorni recarsi in questura per la registrazione e consegna del relativo foglietto che dovranno restituire alla polizia aeroportuale al ritorno.
Spero di essere stato esaustivo.
Il visto Schengen può essere vidimato in qualunque stato dell'area ma l'importante è che i giorni di permanenza nello stato che ha concesso il visto siano alla fine superiori a quelli della permanenze in altri stati.
questa è la regola principale o meglio ciò che sancisce la legge. Adesso vediamo tre casi che ci fanno capire bene come funziona.
Caso A) La fanciulla richiede un visto Schengen all'ambasciata lituana con richiesta di un ingresso.
1. Prende l'autobus da Minsk a Vilnius e quando arriva alla dogana via terra le timbrano il visto Schengen e così "brucia" il suo unico ingresso in area sotto la legislazione appunto del trattato di Schengen.
2. Da Vilnius prende il volo per Roma, alla dogana lituana la lasciano passare perchè già provvista di un timbro sul Visto Schengen, quando arriva alla dogana aeroportuale di Roma la lasciano passare perchè già provvista del Visto Schengen.
ATTENZIONE: poichè il timbro è stato vidimato dalla polizia lituana per dimostrare la durata del soggiorno in territorio italiano entro 8 giorni dall'arrivo è necessario presentarsi all'ufficio stranieri della questura per il relativo permesso di soggiorno. Questo nel caso in cui Lei NON soggiorni in albergo perchè in questo caso sarebbe l'albergo a dare comunicazione della sua presenza come fa giornalmente con tutti gli ospiti.
3. Sul volo Roma - Vilnius deve essere restituito il foglietto del permesso di soggiorno consegnatoLe in questura, ma non so se la polizia italiana su questo particolare sorvola dato che il soggetto stà tornando in patria spontaneamente. Non dovrà restituire niente se avrà soggiornato in albergo, non so se in tal caso dovrebbe esibire ricevuta fiscale del soggiorno o almeno la prenotazione o dichiarazione dell'Hotel stesso.
Caso B) La fanciulla richiede un visto Schengen all'ambasciata lituana con richiesta di ingresso multiplo.
1. Prende l'autobus da Minsk a Vilnius e quando arriva alla dogana via terra le timbrano il visto Schengen e così "brucia" il suo primoo ingresso in area sotto la legislazione appunto del trattato di Schengen, poi lo stesso giorno fà inversione ad U e torna a Minsk.
2. il giorno dopo prende il volo Minsk - Roma, alla dogana italiana le vidimano il passaporto con il secondo timbro di ingresso in area Schengen.
ATTENZIONE: qui non è necessario presentarsi in questura per il relativo permesso di soggiorno poichè fa fede il timbro apposto dalla polizia italiana all'aeroporto.
MOLTA ATTENZIONE: se la fanciulla un domani, richiede nuovamente il Visto Schengen, i funzionari dell'ambasciata lituana si renderebbero conto che Lei utilizza l'ambasciata lituana per poi recarsi in Italia, in quanto vedrebbero il primo ingresso vidimato dalla polizia lituana e poi il secondo ingresso avvenuto all'indomani in territorio italiano. Questo potrebbe costituire un elemento di diniego per la richiesta di futuri visti Schengen da parte dell'ambasciata lituana di Minsk proprio perchè sarebbe palese che vengono "sfruttati" per raggiungere l'Italia mentre nel caso A citato sopra non ci sono tracce di quanto realmente abbia soggiornato in Lituania.
In altre parole qui c'è la prova inconfutabile che si è soggiornato di più in un altro paese e non nel paese che ha rilasciato il Visto schengen ovvero la Lituania, si è quindi violato una regola, una legge del trattato.
Dobbiamo anche tenere presente che parliamo di una cittadina appartenente allo stato più chiuso dell' europa geografica ovvero la Bielorussia.
3. al ritorno fa il volo Roma - Minsk e alla polizia non deve consegnare alcun foglio della questura perchè fa fede il timbro vidimato dalla polizia aeroportuale italiana in ingresso.
Caso C) I famosi Russi di San Pietroburgo che richiedono un visto Schengen all'ambasciata finlandese con richiesta di ingresso multiplo.
1. Prendono la macchina e si fanno vidimare il primo ingresso via terra alla dogana finlandese.
2. Passata la dogana fanno inversione ad U e lo stesso giorno rientrano a San Pietroburgo.
3. Il giorno dopo o forse anche il giorno stesso fanno il volo Russia-Italia oppure spesso per comodità di scalo fanno il volo Russia-Rep.Ceka-Italia. rispettivamente quindi aprono il secondo ingresso in Italia o in Rep. Ceka.
In teoria i russi dovrebbero correre lo stesso pericolo descritto al punto B, ma, e questo sottolineo è un mio personalissimo parere che non ha riscontri oggettivi ma sopratutto pratici, il canale per i russi FINLANDIA-RUSSIA-(eventualmente cek. rep.)-ITALIA è un canale più morbino che per una bielorussa giovane e balla fare LITUANIA-BIELORUSSIA-ITALIA.
ATTENZIONE: I russi che hanno il secondo timbro di ingresso vidimato in Italia non devono recarsi in questura perchè fa fede come data di ingresso appunto il visto stesso. I russi che hanno il secondo timbro di ingresso vidimato in Rep. ceka ma che in Italia soggiornano in Hotel non devono recarsi in questura perchè è l'Hotel stesso a comunicare le presenze giornalmente dei proprio ospiti. I russi che hanno il secondo timbro di ingresso vidimato in Rep. Ceka MA CHE NON soggiornano in hotel ma ad esempio presso amici devono entro 8 giorni recarsi in questura per la registrazione e consegna del relativo foglietto che dovranno restituire alla polizia aeroportuale al ritorno.
Spero di essere stato esaustivo.