La discussione di questo thread è complessa, per come è impostata, perché abbiamo due fenomeni che si sviluppano in un ampio continuum e si combinano producendo effetti anche diametralmente opposti.
Sticazzi. Ora provo a dirlo in italiano. :haha:
Innanzitutto dobbiamo distinguere tra consumatori "leggeri" e consumatori "pesanti. Molti sostengono che più che le sostanze, di per sè, enorme differenza la fa la predisposizione di un soggetto a cedere a delle dipendenze. Il discorso però non si ferma qui, perché sicuramente è possibile distinguere tra sostanze più pericolose e sostanze più miti. Questi, secondo me sono i due fattori in gioco.
Un consumatore leggero, alle prese con sostanze o esperienze non troppo pericolose (patata, cibo, maria, alcool, tabacco -probabilmente in quest'ordine-) sicuramente sta in una situazione tranquilla. Riesce a gestire le sue esperienze e non rischia l'abuso, che è pericoloso di per se, qualunque sia l'oggetto dell'abusare (persino troppo sport fa male, quindi...).
Tutte le altre situazioni, sono più a rischio. Mi viene difficile pensare che un consumatore leggero, che immagino tendenzialmente più prudente, venga in contatto con sostanze molto pericolose (droghe chimiche, oppiacei), ma se lo facesse rischierebbe grosso. Un consumatore pesante rischia di andare in mer*a anche con Mac Donald e Coca-cola, figuriamoci con la bamba... A quel punto entra in gioco la figura del "tossico", la microcriminalità etc...
Ora: ho elencato una sostanza tra quelle non troppo pericolose (la maria "vecchia scuola") che, a differenza di altre simili o più pericolose è vietata. Perchè l'ho messa lì? Perchè il THC non crea dipendenza fisica (a differenza di tabacco -soprattutto- ed alcool), non è dimostrato che la maria sia più cancerogena del fumo di sigaretta (è stato fatto notare che l'assunzione è spesso senza filtro, il che aumenta il rischio, tuttavia in casi "ragionevoli" l'assunzione è mooooolto più sporadica che il fumo di sigaretta, quindi le due cose si bilanciano), assunta in quantità modeste (diciamo, una alla settimana? una al mese, meglio?) non crea danno neurologico, quindi perchè la stiamo vietando del tutto?
Se chiedete a me, io sarei per un'ATTENTA legalizzazione della marijuana, ed un'altrettanto attenta riapertura delle case chiuse (al fine soprattutto di evitare fenomeni di sfruttamento: meno prostitute, molte di meno, ma volontarie e alla luce del sole). In tal modo, magari con buona parte degli introiti che lo stato recupererebbe, si potrebbe concentrare l'azione delle forze dell'ordine verso fenomeni più pericolosi e che, diventando in proporzione meno diffusi, sono forse più gestibili.
Inoltre, così facendo eviteremmo che i ragazzini allo scopo di farsi semplicemente una canna entrino in contatto con persone che, volendo, possono vendergli anche materiale estremamente più pericoloso.
Sticazzi. Ora provo a dirlo in italiano. :haha:
Innanzitutto dobbiamo distinguere tra consumatori "leggeri" e consumatori "pesanti. Molti sostengono che più che le sostanze, di per sè, enorme differenza la fa la predisposizione di un soggetto a cedere a delle dipendenze. Il discorso però non si ferma qui, perché sicuramente è possibile distinguere tra sostanze più pericolose e sostanze più miti. Questi, secondo me sono i due fattori in gioco.
Un consumatore leggero, alle prese con sostanze o esperienze non troppo pericolose (patata, cibo, maria, alcool, tabacco -probabilmente in quest'ordine-) sicuramente sta in una situazione tranquilla. Riesce a gestire le sue esperienze e non rischia l'abuso, che è pericoloso di per se, qualunque sia l'oggetto dell'abusare (persino troppo sport fa male, quindi...).
Tutte le altre situazioni, sono più a rischio. Mi viene difficile pensare che un consumatore leggero, che immagino tendenzialmente più prudente, venga in contatto con sostanze molto pericolose (droghe chimiche, oppiacei), ma se lo facesse rischierebbe grosso. Un consumatore pesante rischia di andare in mer*a anche con Mac Donald e Coca-cola, figuriamoci con la bamba... A quel punto entra in gioco la figura del "tossico", la microcriminalità etc...
Ora: ho elencato una sostanza tra quelle non troppo pericolose (la maria "vecchia scuola") che, a differenza di altre simili o più pericolose è vietata. Perchè l'ho messa lì? Perchè il THC non crea dipendenza fisica (a differenza di tabacco -soprattutto- ed alcool), non è dimostrato che la maria sia più cancerogena del fumo di sigaretta (è stato fatto notare che l'assunzione è spesso senza filtro, il che aumenta il rischio, tuttavia in casi "ragionevoli" l'assunzione è mooooolto più sporadica che il fumo di sigaretta, quindi le due cose si bilanciano), assunta in quantità modeste (diciamo, una alla settimana? una al mese, meglio?) non crea danno neurologico, quindi perchè la stiamo vietando del tutto?
Se chiedete a me, io sarei per un'ATTENTA legalizzazione della marijuana, ed un'altrettanto attenta riapertura delle case chiuse (al fine soprattutto di evitare fenomeni di sfruttamento: meno prostitute, molte di meno, ma volontarie e alla luce del sole). In tal modo, magari con buona parte degli introiti che lo stato recupererebbe, si potrebbe concentrare l'azione delle forze dell'ordine verso fenomeni più pericolosi e che, diventando in proporzione meno diffusi, sono forse più gestibili.
Inoltre, così facendo eviteremmo che i ragazzini allo scopo di farsi semplicemente una canna entrino in contatto con persone che, volendo, possono vendergli anche materiale estremamente più pericoloso.
MX-5 NBFL 1.6 anno 2001, Silver Stone Metallic
>> "Putt@n3lla" A-Spec: K&N, EBC Red, Barra duomi Mazdaspeed (ex Fly), angoli Magneto, cavi Magnecor Competition, cat Magnaflow, Ammo ritarati by Cappelli <<
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