Ciao Marco,
l'accordo non ha alcuna validità se non è regolamentato da una scrittura privata o, ancora meglio considerando il casi in questione, da un contratto d'affitto.
Quindi in assenza di questi, il proprietario dell'appartamento non ha alcun obbligo a tenere sfitto l'appartamento per 3 mesi per il signor Rossi, ed il signor Rossi non ha alcun obbligo di iniziare la locazione dopo 3 mesi.
Se le due parti sono fermamente intenzionate a comportarsi secondo l'accordo verbale che hanno raggiunto, possono semplicemente procedere alla stipula del contratto di locazione, precisando la data in cui essa inizierà (ossia tra 3 mesi).
Quanto dovuto dal signor Rossi al proprietario dell'appartamento a qualunque titolo è precisato nel contratto o già regolato dalla legge.
Se si vuole prevedere o meno una penale nel caso in cui una delle due parti dovesse cambiare idea circa la locazione (iniziarla o concederla), si può prevedere nel contratto una caparra penitenziale oppure una caparra confirmatoria.
Nel contratto stesso solitamente si prevede anche con quanto preavviso il conduttore deve comunicare al proprietario dell'appartamento l'intenzione di recede dal contratto d'affitto (per legge sono minimo 6 mesi), pena, solitamente, la perdita del deposito cauzione (eventualmente già versato) e/o dovere di corrispondere ulteriori mensilità.
Tieni presente che l'appartamento in questione rimarrebbe sfitto per 3 mesi, ma nella piena disponibilità del proprietario.
Più sinteticamente:
a) se non c'è un accordo scritto in tal senso, il proprietario dell'appartamento non può chiedere nulla al signor Rossi per aver tenuto sfitto l'appartamento; non c'è una legge che stabilisca in questa situazione un obbligo da parte del signor Rossi;
b) se non c'è un contratto di locazione, sia il signor Rossi, sia il proprietario dell'appartamento possono cambiare idea e non concedere/prendere l'appartamento in locazione tra 3 mesi, senza nulla dovere all'altra parte.
Ciao,
Luca
l'accordo non ha alcuna validità se non è regolamentato da una scrittura privata o, ancora meglio considerando il casi in questione, da un contratto d'affitto.
Quindi in assenza di questi, il proprietario dell'appartamento non ha alcun obbligo a tenere sfitto l'appartamento per 3 mesi per il signor Rossi, ed il signor Rossi non ha alcun obbligo di iniziare la locazione dopo 3 mesi.
Se le due parti sono fermamente intenzionate a comportarsi secondo l'accordo verbale che hanno raggiunto, possono semplicemente procedere alla stipula del contratto di locazione, precisando la data in cui essa inizierà (ossia tra 3 mesi).
Quanto dovuto dal signor Rossi al proprietario dell'appartamento a qualunque titolo è precisato nel contratto o già regolato dalla legge.
Se si vuole prevedere o meno una penale nel caso in cui una delle due parti dovesse cambiare idea circa la locazione (iniziarla o concederla), si può prevedere nel contratto una caparra penitenziale oppure una caparra confirmatoria.
Nel contratto stesso solitamente si prevede anche con quanto preavviso il conduttore deve comunicare al proprietario dell'appartamento l'intenzione di recede dal contratto d'affitto (per legge sono minimo 6 mesi), pena, solitamente, la perdita del deposito cauzione (eventualmente già versato) e/o dovere di corrispondere ulteriori mensilità.
Tieni presente che l'appartamento in questione rimarrebbe sfitto per 3 mesi, ma nella piena disponibilità del proprietario.
Più sinteticamente:
a) se non c'è un accordo scritto in tal senso, il proprietario dell'appartamento non può chiedere nulla al signor Rossi per aver tenuto sfitto l'appartamento; non c'è una legge che stabilisca in questa situazione un obbligo da parte del signor Rossi;
b) se non c'è un contratto di locazione, sia il signor Rossi, sia il proprietario dell'appartamento possono cambiare idea e non concedere/prendere l'appartamento in locazione tra 3 mesi, senza nulla dovere all'altra parte.
Ciao,
Luca