Dangerfield78 Ha scritto:Capisco la frustrazione ma alla fine della fiera uno cerca di fare il rivenditore e l'altra l'insegnante. Quello che volete fare è semplicemente aprire la vostra attività come giusto che sia ma in fin dei conti non vi siete inventati niente di nuovo. Amara consolazione è che non siete i soli ad aver vissuto una situazione del genere.
Sicuramente l'idea che ti fa emergere è qualcosa che aggira un certo tipo di dinamiche e problematiche... sempre e comunque nel rispetto delle regole.
Non e' proprio così:
Io chiaramente non faccio nulla di nuovo, se non trasformare un hobby in un lavoro...che pero' da noi in fin dei conti non esiste o meglio esiste in modo diverso.
NOn sono tanti quelli che acquistano merce usata, la revisionano e la rivendono...i miei concorrenti sono specializzati in altri prodotti, soprattutto nuovi e spesso sono dei veri e propri negozi che poi fanno anche vendita on-line.
Alessandra invece non fa propriamente l'insegnante: offre un servizio che in italia ad oggi non c'e', o meglio, stanno aprendo realta' simili, ma non fa l'insegnante.
Non e' una scuola, ma un centro dove i ragazzi possono trovare personale specializzato per coprire lacune che hanno, gli adulti possono usufruire di corsi specifici (da autocad a quelli di lingue piuttosto che un mini-corso di informatica per anziani o di fotografia) e c'e' sostegno per soggetti affetti di problemi di apprendimento.
All' interno della strutture infatti ci sono professionisti che operano con ragazzi affetti da DSA (dislessici) e simili.
Le stesse scuole ad esempio usufruiscono del centro studi per dei servizi esterni che al loro interno non possono/riescono a fare
Diciamo che e' un servizio che ad oggi non esiste, se non qualche piccola struttura non così organizzata, presente solo in citta' grandi tipo Roma o simili (la maggior parte sono baby parking o robe simili).
Certo, non e' che abbiamo inventato il silicone o il cubo di rubik o la macchina che trasforma la cacca in oro, ma mi spiegate perche' se apro un bar che richiede investimenti ben piu' importanti, ma sul quale ci sono gia' altre realta' alle quali riferirsi per vederne l'andamento riesco ad avere un minimo di accesso al credito e vengo aiutato pure dalle istituzioni, mentre quando apro qualcosa che comunque funziona, ma va fuori dall'ordinario ho tutte queste difficolta'?
Questa e' la cosa che non va, e come noi, come giustamente detto ce ne sono tantissimi altri in questa situazione, senza contare che da parte di entrambi gli investimenti sono minimi...e per fortuna, perche' almeno con mille sforzi e aiuti da parte dei genitori in un modo o nell' altro riusciamo a lanciarci, ma per chi non ha i genitori dietro che aiutano e' impossibile mettere in pratica un'idea che poi potrebbe rivelarsi vincente.
MIo fratello stesso, Geologo, laureato con 110 e lode nei tempi previsti, un master ed un dottorato di ricerca alle spalle, compresa una borsa di studio Marie Curie vinta, per lavorare e' dovuto andare all'estero...non esiste!
Il nostro e' solo un esempio...come noi se non messi pure peggio ce ne sono a bizzeffe.
Poi ci chiamano bamboccioni e si lamentano che c'e' disoccupazione e che alcuni smettono pure di cercarselo un lavoro!
Un saluto
Luca
Ricambi auto d'epoca, sportive anni '80/'90, youngtimers - consulenze - restauri: www.worksgarage.it
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La storia non è solo quella scritta sui libri di scuola...corre anche su strada
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