Un po' di chiarezza.
Fino a circa Giugno 2006 (non 2007) era possibile radiare un 'auto per detenzione su suolo privato. Andava fatta una dichiarazione di dove sarebbe stata custodita l'auto e si era a posto.
Da quella data in poi tale soluzione e' stata ablita poiche' ci si ritrovava spesso di fronte a blocchi di ferro tenuti a marcire per anni sul retro di casa e cio', visti tutti i liquidi ecc. presenti nell' auto ha fatto sì che un oggetto del genere venisse considerato un rifiuto solido urbano.
L'unico modo quindi per poter radiare l'auto senza doverla per forza pressare o consegnare in demolizione e' apputo la pratica di demolizione targhe per esportazione di telaio (quella che viene fatta all' estero per esportare le auto che poi importiamo ed acquistiamo noi...le cosiddette auto d'importzione parallela).
Questo pero' in caso di reimmatricolazione in italia vincola e non poco, come in caso di decisione finale di rottamare il veicolo.
Per reimmatricolarlo infatti dovremmo vendere l'auto ad un cittadino estero, il quale la dovra' reimmatricolare nel suo paese e solo dopo la reimmatricolazione andra' fatta la trafila opposta (ovvero radiazione all' estero per esportazione di telaio che verra' reimportato in italia e verra' reimmatricolato seguendo l'apposita procedura)
Senza il passaggio dall' estero non e' possibile, che io sappia, reimmatricolare nulla...solo per le storiche se non erro c'e' qualche possibilita', ma devo controllare per bene in una circolare che ho da qualche parte.
Se invece ad esempio si decide che non vale la pena reimmatricolare e che conviene rottamare con la radiazione per export sono volatili per diabetici perche' nessun demolitore ritira il veicolo (perche' per loro l'auto dovrebbe essere all' estero e non a casa tua!)
Ergo pensateci bene anche perche' la pratica di reimmatricolazione dall' estero all' italia costa circa 700€...se ci aggiungete i trasferimenti all' estero della scocca, quelli di reimmatricolazione all' estero, un qualcosa da dare ad un cittadino estero per farvi il piacere ecc., vedete che alla fine la differenza con il pagare il bollo per X anni e' minima se non inferiore in quest'ultimo caso...ed avete pure le targhe originali
Fino a circa Giugno 2006 (non 2007) era possibile radiare un 'auto per detenzione su suolo privato. Andava fatta una dichiarazione di dove sarebbe stata custodita l'auto e si era a posto.
Da quella data in poi tale soluzione e' stata ablita poiche' ci si ritrovava spesso di fronte a blocchi di ferro tenuti a marcire per anni sul retro di casa e cio', visti tutti i liquidi ecc. presenti nell' auto ha fatto sì che un oggetto del genere venisse considerato un rifiuto solido urbano.
L'unico modo quindi per poter radiare l'auto senza doverla per forza pressare o consegnare in demolizione e' apputo la pratica di demolizione targhe per esportazione di telaio (quella che viene fatta all' estero per esportare le auto che poi importiamo ed acquistiamo noi...le cosiddette auto d'importzione parallela).
Questo pero' in caso di reimmatricolazione in italia vincola e non poco, come in caso di decisione finale di rottamare il veicolo.
Per reimmatricolarlo infatti dovremmo vendere l'auto ad un cittadino estero, il quale la dovra' reimmatricolare nel suo paese e solo dopo la reimmatricolazione andra' fatta la trafila opposta (ovvero radiazione all' estero per esportazione di telaio che verra' reimportato in italia e verra' reimmatricolato seguendo l'apposita procedura)
Senza il passaggio dall' estero non e' possibile, che io sappia, reimmatricolare nulla...solo per le storiche se non erro c'e' qualche possibilita', ma devo controllare per bene in una circolare che ho da qualche parte.
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Ricambi auto d'epoca, sportive anni '80/'90, youngtimers - consulenze - restauri: www.worksgarage.it
ItalianRoadsEventi: Drive your passion www.italianroads.it
La storia non è solo quella scritta sui libri di scuola...corre anche su strada
[url=http://www.worksgarage.altervista.org][/url]
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