LucaJones Ha scritto:Sopra, ho messo tra parentesi un "non" che credo per te sia di troppo.
Se la maggioranza di un popolo decidesse che non ci deve essere libertà di espressione e rispetto delle minoranze, sarebbe democratico eliminarle. Ovviamente, le regole di un paese democratico devono garantire le condizioni necessarie per la esistenza e conservazione della democrazia, e la libertà d'espressione, in determinate forme, è una di queste condizioni.
Un partito, un movimento, devono essere liberi di definire le regole da rispettare al fine di esserne parte. Tali regole non devono essere in contrasto con quelle del Paese in cui il partito/movimento opera. Se a qualcuno non piacciono quelle regole, deve semplicemente astenersi dall'aderire a quel movimento/partito, o rispettare quelle regole fino a quando non le fa cambiare.
Cosa ti piace dell'attuale forma della legge elettorale detta Italicum?
Per me democrazia vuol dire tutelare e rispettare tutti, dando a tutti la stessa liberta' di espressione e rispettando soprattutto le minoranze! Non esiste democrazia se manca anche solo una di queste cose.
Se il popolo decidesse di sopprimere la liberta' di espressione o il rispetto delle minoranze vorrebbe dire che non c'e' piu' democrazia: in Germania negli anni '30/'40 Hitler ha fatto proprio la stessa cosa: ha vinto le elezioni, e' andato al potere e piano piano e' arrivato proprio a sopprimere le idee diverse dalle sue e le minoranze (e 6 milioni di ebrei non e' che siano proprio una minoranza!). Il tutto con l'appoggio del proprio popolo, o comunque della stragrande maggioranza di esso!
In Italia c'e' stato nello stesso periodo un colpo di stato ed una conseguente dittatura che di fatto ha operato nello stesso modo, senza pero' l'appoggio del popolo: diciamo che in quel caso e' stato il contrario...una minoranza ha messo in atto un colpo di stato con il tacito assenso del RE e quella minoranza per 20 anni ha fatto il bello ed il cattivo tempo, ma questa e' un' altra storia....su cui sicuramente doppiaeffe avra' da ridire (almeno torniamo a non essere d'accordo, ripristinando i vecchi equilibri)
Trovo giusto che un partito o movimento che sia abbia le sue regole: credo pero' che sia anche normale poter non essere in completo accordo anche tra i membri di uno stesso gruppo anzi, da una parte e' un bene perche' vuol dire che c'e' dinamicita' di idee, punti di vista, spunti di riflessione e dibattito e non una sorta di "io sono il capo, tutti dietro a me, tanto solo io dico le cose giuste, voi state lì solo a farmi da spalla che al resto ci penso io!".
Credo pero' che nei casi avvenuti da un anno a questa parte il partito o movimento si sia pero' "nascosto" dietro al non essere in accordo, per evitare proprio che nuove idee potessero far breccia in un certo numero di iscritti/elettori e per evitare che certe metodologie o modalita' impostate dagli ideatori/fondatori venissero messe in discussione)
Che ne penso dell'Italicum? Non conosco benissimo ancora i dettagli perche' non ho avuto ancora tempo di stidiarmi un po' la cosa (la politica e' importante, ma anche famiglia e lavoro lo sono), so che sostanzialmente e' una copia del sistema adottato per votare i sindaci. Non sara' uno spettacolo, ma meglio del Porcellum sicuramente! E poi non mi sembra che a livello locale ci siano particolari problemi con quel metodo.
Ripeto pero' che me lo devo ancora studiare per bene
Per il resto che dire: il governo, sia esso nominato o eletto e' lì per governare (bene o male che lo faccia). Se le riforme sono fatte con l'intento di alleggerire i costi che lo stato deve sostenere in modo da destinare ad altro quello che si riesce a recuperare, tipo lavoro, ammortizzatori sociali ecc., ben venga! La riforma del Senato e' inutile? Probabilmente si, ma forse anche no. Fa risparmiare dei soldi? Probabilmente sì, quindi se non va a minare il grado di democrazia che abbiamo ora sono favorevole. Se invece non garantisce la stessa "sicurezza" beh, grazie, ma passiamo ad altro.
Domando una cosa pero': Il processo breve/processo lungo erano necessari? SI. Sono stati fatti nei modi giusti? Ma nemmeno lontanamente! La depenalizzazione del falso in bilancio era una cosa necessaria? Credo proprio di no! Pero' nessuno ha avuto a che ridire o si e' indignato in quel caso!
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La storia non è solo quella scritta sui libri di scuola...corre anche su strada
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