LucaJones Ha scritto:Vorrei ricordare a Fly Lemon che aveva espresso l'intenzione di approfondire la sua conoscenza della legge elettorale detta Italicum e poi dirmi cosa gli piaceva della stessa. Anche se tale legge potrebbe non avere un futuro.
Domanda per Gagio: co' 'sta storia dei piemontesi, dell'unità d'Italia e del saccheggio del sud, dove vuoi arrivare?
Se me lo spieghi, dovrei riuscire a seguire meglio la discussione.
Ah comunque è un momentaccio: poco fa in tv ho sentito una parlamentare italiana, candidata al parlamento europeo, lamentarsi del fatto di essere stata interrotta mentre parlava e sostenere che, siccome siamo in un paese democratico, non bisogna parlare mentre il proprio interlocutore sta parlando.
Eh sì... per lei, basta essere maleducati per non essere democratici.
Non c'è niente da fare... ci sono degli esponenti di primo piano della politica italiana che usano espedienti dialettici da quattro soldi pur di far sembrare che sia vero quello che dicono.
Sapendo che molti italiani non conoscono questi trucchi e si lasciano convincere dalle loro parole, mi irrito!!
Allora... per chi non ha pratica con gli artifici per "farsi dare ragione": in questi giorni il trucco che ho visto più usato è quello dell'attribuire una tesi al proprio interlocutore e confutarla.
La base è abbastanza semplice. Supponiamo che un tuo avversario dica qualcosa che non ti piace, non ti conviene o che comunque tu non voglia che sia riconosciuta la verità di quanto afferma.
Parti da quello che ha detto e modifichi le sue affermazioni o domande al fine di costruire una tesi diversa dalla sua, ma che gli attribuirai, per poi confutarla.
PER ESEMPIO (ho scritto "PER ESEMPIO"): si veda la recente intervista di un politico italiano da parte di un giornalista televisivo. In tale intervista, il politico bisognoso di creare un contraddittorio che gli renda più facile esprimere i suoi soliti slogan insiste nel dimostrare l'infondatezza di ciò che il giornalista (non) ha affermato.
Ovviamente, il giornalista ha fatto notare un paio di volte al politico che lui aveva formulato una domanda, quiandi il politico non aveva ragione di insistere nel confutare delle affermazioni che nessuno aveva espresso.
L'artificio tende a far si che chi ti ascolta condivida quanto affermi, quindi si riconosca in quanto affermi e sostanzialmente sia dalla tua parte. Avendo tu creato un contraddittorio, ossia spostato il tuo avversario in una posizione opposta alla tua, chi è dalla tua parte sarà portato a credere di essere in disaccordo con il tuo avversario.
Bene... mi sento meglio... fortuna per voi, altrimenti avrei continuato con l'autenticazione per associazione. Ma è un espediente che non vedo usare molto spesso.
Per favore ascoltate con spirito critico e sottoponete ad un esame logico le affermazioni di quelli che pensate di votare!
Bravo! Hai detto la parola giusta! Ovvero "ho epresso l' intenzione"...intenzione che ben inteso ho ancora, ma visto che al momento l'argomento "legge elettorale" pare che sia stato messo da parte, sia qui che nelle stanze di chi dovrebbe decidere per noi, e visto che nel frattempo devo lavorare, mandare avanti la mia micro-attivita' e nel frattempo organizzare anche un matrimonio (il mio), beh, lo faro' appena ne avro' modo e tempo e soprattutto quando la questione sara' di nuovo di attualita'.
Faccio poi notare che non ho mai detto che tale legge elettorale mi piaccia...ho solo detto che protrebbe essere migliore di quella attuale: c'e' differenza tra dire che possa essere migliore e dire che mi piaccia, non credi?
Tra l'altro non so cosa c'entrasse 'sta cosa in questo momento dato che il discorso ha virato verso altri argomenti, non capisco se e' una critica a me o a qualcosa che ho detto ultimamente, se e' stato detto in modo "provocatorio" o meno o soltanto se la cosa e' dovuta al tuo ciclo mensile


A parte le battute, condivido la tua irritazione per certe modalita' che danno molto fastidio anche a me, indipendentemente dall' argomento trattato, dal credo politico e dall'istituzione rappresentata.
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La storia non è solo quella scritta sui libri di scuola...corre anche su strada
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