Doppiaeffe Ha scritto:Quello che tu scrivi è bello e nobile, cozza peró con i fatti odierni.
In italia, abbiamo un nord che dopo avere finito la spinta propulsiva avuta ai danni del sud adesso arranca per mantenere l'ex colonia.
In israele, stato solo di nome, abbiamo un'etnia che non paga di avere rubato le terre che non erano sue adesso mette in campo la soluzione finale. Solo così si spiegano i meno di trenta morti militari ebrei contro i 500 civili Palestinesi.
Ma secondo la storia gli ebrei rimangono minoranza perseguitata e garibaldi un liberatore.
Un giorno gli storici avranno filo da torcere a spiegare quest'era, io non ci riesco.
Ma sono un cattivo fascistazzo cattivo. Forse per questo non capisco...
Sai, faccio fatica a tracciare una continuità tra quanto successe 60 anni fa e la situazione attuale.
Parlando di Italia: come quasi tutta l'Europa post-bellica, gran parte del boom economico degli anni '60 lo dobbiamo al Piano Marshall. Perchè i benefici non arrivarono fino al Sud? Questa è una domanda che pretenderebbe migliaia di parole come risposta, ma come giustamente scrivi il punto è che ADESSO, il sud dipende dal nord.
Parlando di Israele: onestamente non colgo nessun collegamento tra politica israeliana ed "ebrei", siano intesi come appartenenti ad una religione od etnia.
Vedo invece un popolo che, sull'onda del sentimento di colpa europeo in riferimento all'Olocausto, è stato posizionato lì dai "vincitori" (il fatto che tra di essi ci fosse la Francia mi fa sempre ridere, ma vabbè).
Ora, la ragione per la quale si sia sviluppato uno stato fortemente nazionalista ed intollerante, credo che non sia da ricercare in quale strano complotto americano-sionista, nelle scie chimiche o nella P2, ma nel puro e semplice sviluppo di uno stato sovrano e dotato di risorse illimitate messo lì da Inghilterra e Stati Uniti, senza aver riflettuto sulla reazione dei popoli autoctoni. Insomma un unicum al mondo.
La questione Israelo-palestinese è un cul de sac, nel quale scorgere la via d'uscita è sempre più impossibile.
Lungi da me tentare di spiegare questo momento storico, riporto solo ciò su cui ragiono quando apro i quotidiani e leggo di centinaia di morti, senza un perchè.
Io accetto il confronto con te perchè dimostri di essere capace di ragionare, ed il cofronto apre sempre nuovi orizzonti.