Fly Lemon Ha scritto:Bisso, qui si perde pero' di vista una cosa: la costituzione dice "L'Italia e' una ed indivisibile"....vuoi fare un referendum per staccarti dall' Italia e vuoi che questo sia credibile? Prima, se ci riesci, cambi la costituzione (che non e' una cosa semplice come ben sai) eliminando/cambiando l'articolo che dice che l' Italia e' una e indivisibile e poi, semmai, indici un referendum.
In questo modo sei credibile e se il referendum vince decidi di fare quello che ritieni piu' opportuno.
Se pero' non fai così non puoi pretendere che tu, organizzatore di una cosa che sai gia' che e' una causa persa perche' la legge ti vieta di farlo, non diventi oggetto di scherno e protagonista di prese per i fondelli da parte di quelli che sanno obiettivamente come stanno le cose!
Anzitutto non sarebbe possibile mutare l'art.5 della Costituzione nemmeno adottando le procedure rafforzate indicate nell'art.138; quello dell'art.5 è principio che fa parte del nocciolo duro, del nucleo fondamentale della Costituzione, e non lo si può toccare se non superando la Costituzione stessa. Come dire, mutando l'art.5 avremmo non una Costituzione modificata ma diversa nella sua essenza.
La nascita di un nuovo Stato è sempre un atto eversivo, perché rompe l'ordine precedente e ne crea uno nuovo. Così è stato a.e. nel passaggio dalla monarchia costituzionale ormai degenerata nell'ordinamento corporativo fascista all'ordinamento costituzionale.
Dunque ha poco senso parlare di legittimità, nel senso di conformità alle leggi dell'ordinamento italiano, di un atto che per sua natura vuole superare quell'ordinamento.
Ora cosa dovrebbe fare concretamente il Veneto per rendersi Stato? Il referendum non ha alcuna efficacia per se in questo senso, e non esistono procedure codificate nel diritto interno (alla luce di quanto scritto poche righe sopra) e nel diritto internazionale, dunque?
La risposta è semplice, dovrebbe dotarsi di un Governo sovrano, che non riconosca cioè alcun superiore, ed effettivo, riconosciuto come tale dal popolo. Il successivo riconoscimento da parte di altri soggetti della comunità internazionale sarebbe un quid eventuale e non necessario, sebbene significativo. Questo è accaduto di recente in Kosovo, in Crimea la questione è diversa.
Il referendum è la premessa non il punto di arrivo del processo di indipendenza. Dunque stiamo a vedere.