miataweb Ha scritto:A fronte dell''entusiasmo dilagante per la presentazione dell'Abarth 124 Spider condito da commenti euforici ed impeti di nazionalismo, riflettevo sul fatto che tra i tanti meriti universalmente riconosciuti ai giapponesi creatori del "Mito-Miata" c'é indubbiamente quello di aver reso disponibile una vettura dal rapporto qualitá prezzo/strepitoso e di conseguenza anche incredibilmente trasversale.
Questo a mio avviso fa Storia dell'Auto piú che le sbiadite allusioni ai trionfi sportivi degli anni '70.
Ora dopo quasi trentanni e 4 generazioni qual'é il contributo del "genio italico" ?
La deriva verso il concetto di "status-symbol tamarro" (che se lo status-symbol legato al lusso lo posso anche capire, qui faccio invece fatica), per me é un imbarstardimento del quale non si sentiva la mancanza e che la spider piú amata al mondo non meritava. Questo a prescindere dagli interessi di chi si appresta a commercializzarla, dalle prestazioni riguardevoli che sono un'aspetto positivo e dall'estetica che é soggettiva.
Mi si obbietterà che a fronte di determinate previsioni di vendita ed altre valutazioni strategiche quel prezzo prezzo é giustificato, posso essere d'accordo (infatti qui il problema di insanità mentale non é tanto di chi vende ma sopratutto di chi compra).
Secondo me il contributo italiano è stato grande invece.
Sta facendo marketing su un prodotto che finalmente non è il solito SUV-cavolata di moda.
Era da anni che il pubblico chiedeva una mx5 veramente sportiva dopo la Mazda speed NB che a noi non è nemmeno arrivata...
Diciamo che quello che sta dando abarth è importante e spero che faccia capire a Mazda che il pubblico va anche coccolato oltre che educato.
Per il discorso tamarro è soggettivo. Per me è più tamarra l'A3 1.6 diesel con assetto sline e cerchi enormi rispetto all'abarth.
Chiaramente questo è il mio punto di vista.