(19-12-2020, 13:31)gluca Ha scritto: Mi piacerebbe però leggere studi seri ed indipendenti al riguardo, cosa a quanto pare utopistica visti gli interessi in ballo.
La chiave è questa purtroppo, la realtà è che dietro ad ogni singola dichiarazione si nascondono enormi interessi economici ed è quindi difficile, leggendo un articolo, scindere la realtà dall'interesse particolare di chi scrive.
Ovviamente questo non impedisce a ciascuno di farsi la propria idea quindi personalmente ritengo che laddove l'elettrico possa essere una interessante soluzione per limitare il problema dell'inquinamento delle città lo sia realisticamente molto meno nell'uso generale, almeno con le tecnologie odierne. Poi chi si riempie la bocca con le potenziali prestazioni delle future batterie a stato solido che dureranno un'era geologica non fa altro che prendere in giro l'acquirente perchè ad oggi non è quello che ti ritrovi sull'auto che compri e non si sa, se queste fantomatiche batterie arriveranno mai sul mercato, quando esse arriveranno, ( 5 anni, 10?) e se veramente saranno così rivoluzionarie come si dice.
Nessuno mi toglierà dalla testa che tra qualche anno nella malaugurata ipotesi che l'elettrico dovesse veramente soppiantare e non affiancare le altre tecnologie lo smaltimento delle batterie diventerà un problema enorme e ci ritroveremo campi coltivati a batterie esauste (ci sono già numerosi e tristi esempi di questo genere).
Nel complesso dunque concordo con Toyoda, il business è chiaramente immaturo, ma investirci non credo si possa dire sbagliato, come non è sbagliato fare ricerca sull'idrogeno o altri carburanti alternativi. E' piuttosto come si sta muovendo la politica europea, con dei bonus-malus clamorosamente sbilanciati verso l'elettrico, che mi pare profondamente sbagliato e, soprattutto, mi pare anche che dietro queste decisioni politiche si nascondano pressioni da parte di alcune grandi aziende, supportate dalle singole nazioni, e questo è del tutto inaccettabile.