Dangerfield78 Ha scritto:La storia ha i suoi scheletri negli armadi ma ultimamente c'è un crescente revisionismo che sfocia fin troppo facilmente nella dietrologia e a volte anche in una "nostalgica" visione delle cose.
Garibaldi è l'icona indiscussa dell'unità di Italia anche se in verità il merito è di Cavour. Che la Sicilia sia stata saccheggiata è vero lo è tutt'ora. Se proprio si vuole mettere a bilancio la vera ricchezza derubata al sud, basti pensare a tutta la forza lavoro sottopagata dal dopoguerra ad oggi di chi emigrava al nord... quella che ha arricchito gli attuali potenti e "moderni" secessionisti.
x doppiaeffe: L'Italia come Cuba e come tanti altri paesi hanno ed hanno avuto falsi miti... di certo non li andrei a cercare in Garibaldi ne in Che Guevara che sono due "combattenti e rivoluzionari" e non dei dittatori.
erano due assassini a pagamento. incaricati di portare "terre" nel carniere del re (caso di garibaldi) o di quel fradicio essere malato di Fidel (che guevara). Quello che fece a bronte garibaldi, su wiki trovate un bel po di news, è sconcertante, al pari di quello che fece il tizio barbuto che poi vendette magliette :haha:.
la mafia all'inzio era un movimento di ribelli che si opponevano all'oppressione savoiarda che levò tutto al sud. Vi ricordo che il primo treno di italia era a napoli, che la più grande acciaieria era a pure essa in campania. Una volta iniziato l'esproprio ai danni del sud, parte il laborioso Nord, verso la corsa allo sviluppo. Peccato i soldi fossero del sud. I briganti erano nella maggior parte "partigiani", così li chiameremmo oggi, del vecchio regno borbonico e vennero costretti a vivere nei lagher (lagher dei savoia, consiglio la lettura). Poi il sud ha conosciuto una drastica perdita di interesse, una volta a secco di risorse, da parte di quel farabutto di garibaldi e di cavour. Il vero torto di noi siciliani è stato quello di pensare e sperare che da lassù qualcosa tornasse, fino a quando nel dopoguerra iniziò la solenne presa per il *****, che a noi siciliani stava bene, di stato assistenzialista. Ci pagavano per non produrre, per non crescere, per non studiare, e noi siciliani, calabresi e campani vergognosamente ad aspettare. Fare non era più nostro interesse. La mafia nel frattempo era diventata qualcosa di più del brigantaggio e prendeva i tratti della più grande impresa italiana (in termini di fatturato).
Siamo una terra stanca, dominata da migliaia di anni, normanni, arabi, romani, greci, spagnoli francesi e poi quella ***** savoiarda guidata da un leader militare al cui confronto un Rommell era un'agnellino.
Finalmente ieri a rainews 24, cmq per onor di cronaca, hanno parlato di come questa rivolta sia stata guidata dai padroncini mafiosi, motivo in più per odiarla, perchè rivendicano in maniera distorta il furto dei savoia.
:-)