Voglio condividere con voi l'esperienza appena conclusasi che mi ha permesso di (ri)scoprire un itinerario molto interessante, pieno di curve immerse nel verde.
Circa 130km, percorrenza (da Gmaps) intorno alle 2.5h
Si parte da Biella - per praticità dalla stazione ferroviaria - proseguendo in direzione del Santuario di Oropa, luogo di culto plurisecolare, coronato dalle prealpi biellesi. La strada cittadina presto inzia a lasciare spazio a qualche bella curva e pendenze che fanno presagire l'inizio del divertimento.
Una decina di chilometri e si giunge a destinazione.
Il complesso del Santuario di Oropa è imponente, monumentale e profondamente estemporaneo. Dando alle spalle al secolare cancello di ingresso, il panorama sulla valle sottostante è superbo.
Volendo un attimo abbandonare le quattro ruote a favore di un mezzo di trasporto più suggestivo, alle spalle della basilica nuova (quella con la grande cupola) si trova la partenza del complesso delle Funivie di Oropa, che permettono il collegamento con il soprastante Lago del Mucrone e - per mezzo di una comoda cabinovia - con la cima del Monte Camino che con i suoi 2388mt domina l'intera scena.
Volendo affrontare l'itinerario da me proposto, il consiglio è quello di arrivare ad Oropa in mattinata, in modo tale da potersi godere le ascensioni prima del pranzo, consumabile presso uno dei vari ristoranti presenti all'interno del complesso del santuario...consigliatissima la polenta concia (burro e formaggi), specialità locale.
Finalmente si ritorna alla guida, proseguendo sulla strada alle spalle del santuario ci si avvia verso la galleria di Rosazza. Strada stretta, molto molto tortuosa, che sale vertiginosamente ma - fortunatamente - praticamente priva di traffico motorizzato - un occhio di riguardo per ciclisti ed escursionisti però!
Si deve solamente prestare attenzione in concomitanza dei 2/3 ponticelli ove NON è presente asfalfo ma lastroni granitici abbastanza dissestati...rappresentano oggettivamente la sola difficoltà dell'intero tragitto, e solo per assetto rasoterra o lip a sbalzo (con NC -3.5cm nessun problema a patto di prenderli al passo).
Al termine della salita ci attende il cupo ingresso della galleria, totalmente scavata nella nuda roccia e non illuminata; se non si scorgesse la luce all'altra estremità sembrerebbe l'inizio di un dantesco inferno! Ovviamente è consigliabile chiudere la capote per il transito, se non altro per l'umidità che trasuda gocciolando dalla volta del tunnel.
E quindi uscimmo a riveder...i monti. Si è ora in discesa, inizialmente dolce, per poi giungere ad un susseguirsi di tornantini stupendi (il leva è d'obbligo a meno che uno non voglia fare manova per scendere...e magari anche un colpetto di clacson!) ma insidiosi. Immersi nel vede di un bosco di conifere, la strada prosegue sempre tra curva e curva, sempre stretta e moderatamente ripida fino ad un piccolo santuario - Ospizio di San Giovanni - giungendo infine alle porte del paese di Rosazza.
Piccola Nota: ATTENZIONE!!!
Se da Oropa a San Giovanni la strada può dirsi pressoché libera da ogni traffico, nell'ultimo tratto non si può dire lo stesso.
NON LASCIATEVI PRENDERE LA MANO DALL'ORDALIA DI CURVE. Gli indigeni locali guidano come furie, data anche la maggiore conoscenza del tratto. In due ci si passa AL PELO.
Lo scollinamento termina repentinamente con una secca curva a destra, si passa sul ponte che attraversa il Cervo e da qui si tiene la sinistra sulla ss232, Panoramica Zegna. Tratto piacevole. Buon asfalto, molto guidato in un continui sali-scendi tra curve e spiazzi con panorami stupendi sulla pianura biellese nei pressi della località sciistica di Bielmonte.
Si prosegue sempre dritti verso Trivero (occhio agli speed check in paese) per poi prendere in direzione Coggiola ed infine Pray che conduce allo scollinamento finale su Borgosesia.
E' il momento di un po di relax, mentre si prosegue verso Varallo. Panorama poco, curve anche meno. Una buona "pausa digestiva" a fronte della scorpacciata appena conclusasi. Ma c'è acora spazio per il "dessert": la Colma ci attende. E se è vero che un video vale mille immagini...
[video=youtube;EHcRM6uOY1A]https://www.youtube.com/watch?v=EHcRM6uOY1A[/video]
Strada stupenda, poco da dire. Pochissimo traffico. Tutta da assaporare.
L'itinerario idealmente termina a Omegna, per praticità. Ma nulla vieta invece di imboccare l'ulitmo tratto in direzione di Pella - S.Maurizio d'Opaglio e godersi gli ultimi scorci sul lago d'Orta e l'omonimo borgo sulla sponda orientale.
Pro:
Panorami
Curve, curve, curve!
Scarsamente trafficato
Contro:
Una manciara di chilometri "morti" (Borgosesia - Varallo)
Viabilità nel primo tratto (Oropa - Rosazza)
Circa 130km, percorrenza (da Gmaps) intorno alle 2.5h
Si parte da Biella - per praticità dalla stazione ferroviaria - proseguendo in direzione del Santuario di Oropa, luogo di culto plurisecolare, coronato dalle prealpi biellesi. La strada cittadina presto inzia a lasciare spazio a qualche bella curva e pendenze che fanno presagire l'inizio del divertimento.
Una decina di chilometri e si giunge a destinazione.
Il complesso del Santuario di Oropa è imponente, monumentale e profondamente estemporaneo. Dando alle spalle al secolare cancello di ingresso, il panorama sulla valle sottostante è superbo.
Volendo un attimo abbandonare le quattro ruote a favore di un mezzo di trasporto più suggestivo, alle spalle della basilica nuova (quella con la grande cupola) si trova la partenza del complesso delle Funivie di Oropa, che permettono il collegamento con il soprastante Lago del Mucrone e - per mezzo di una comoda cabinovia - con la cima del Monte Camino che con i suoi 2388mt domina l'intera scena.
Volendo affrontare l'itinerario da me proposto, il consiglio è quello di arrivare ad Oropa in mattinata, in modo tale da potersi godere le ascensioni prima del pranzo, consumabile presso uno dei vari ristoranti presenti all'interno del complesso del santuario...consigliatissima la polenta concia (burro e formaggi), specialità locale.
Finalmente si ritorna alla guida, proseguendo sulla strada alle spalle del santuario ci si avvia verso la galleria di Rosazza. Strada stretta, molto molto tortuosa, che sale vertiginosamente ma - fortunatamente - praticamente priva di traffico motorizzato - un occhio di riguardo per ciclisti ed escursionisti però!
Si deve solamente prestare attenzione in concomitanza dei 2/3 ponticelli ove NON è presente asfalfo ma lastroni granitici abbastanza dissestati...rappresentano oggettivamente la sola difficoltà dell'intero tragitto, e solo per assetto rasoterra o lip a sbalzo (con NC -3.5cm nessun problema a patto di prenderli al passo).
Al termine della salita ci attende il cupo ingresso della galleria, totalmente scavata nella nuda roccia e non illuminata; se non si scorgesse la luce all'altra estremità sembrerebbe l'inizio di un dantesco inferno! Ovviamente è consigliabile chiudere la capote per il transito, se non altro per l'umidità che trasuda gocciolando dalla volta del tunnel.
E quindi uscimmo a riveder...i monti. Si è ora in discesa, inizialmente dolce, per poi giungere ad un susseguirsi di tornantini stupendi (il leva è d'obbligo a meno che uno non voglia fare manova per scendere...e magari anche un colpetto di clacson!) ma insidiosi. Immersi nel vede di un bosco di conifere, la strada prosegue sempre tra curva e curva, sempre stretta e moderatamente ripida fino ad un piccolo santuario - Ospizio di San Giovanni - giungendo infine alle porte del paese di Rosazza.
Piccola Nota: ATTENZIONE!!!
Se da Oropa a San Giovanni la strada può dirsi pressoché libera da ogni traffico, nell'ultimo tratto non si può dire lo stesso.
NON LASCIATEVI PRENDERE LA MANO DALL'ORDALIA DI CURVE. Gli indigeni locali guidano come furie, data anche la maggiore conoscenza del tratto. In due ci si passa AL PELO.
Lo scollinamento termina repentinamente con una secca curva a destra, si passa sul ponte che attraversa il Cervo e da qui si tiene la sinistra sulla ss232, Panoramica Zegna. Tratto piacevole. Buon asfalto, molto guidato in un continui sali-scendi tra curve e spiazzi con panorami stupendi sulla pianura biellese nei pressi della località sciistica di Bielmonte.
Si prosegue sempre dritti verso Trivero (occhio agli speed check in paese) per poi prendere in direzione Coggiola ed infine Pray che conduce allo scollinamento finale su Borgosesia.
E' il momento di un po di relax, mentre si prosegue verso Varallo. Panorama poco, curve anche meno. Una buona "pausa digestiva" a fronte della scorpacciata appena conclusasi. Ma c'è acora spazio per il "dessert": la Colma ci attende. E se è vero che un video vale mille immagini...
[video=youtube;EHcRM6uOY1A]https://www.youtube.com/watch?v=EHcRM6uOY1A[/video]
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~ MX-5 NC 2.0 "Youngtimer Wannabe" ~
| Koni Yellow + H&R Springs -40mm | Hotchkis Sway Bars | Nankang NS-2R 205/45-17 | E-Brake Drift Button by Pit | K&N Filter | BBS RSII Forged RS747| Japspeed Catted Midpipe | IL Motorsport Stainless Muffler | RX-8 OEM Pedals | Lotus Seats + DCBE Brackets |
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