Ho scelto una finestra interamente in legno lamellare rovere tonalizzato miele che verrà posta in opera grazie ad un controtelaio anch'esso in legno, il tutto per una villetta del 1900.
Come saprete le scelte progettuali dell'epoca imponevano finestre piccole per ridurre l'ingresso di freddo e caldo, ma ad oggi, la superficie finestrata risulterebbe ben al di sotto del limite di progetto per una nuova civile abitazione.
Un secondo problema è che i telai dell'infisso e dell'anta di oggi sono il doppio come grandezza, per cui si pone forte il problema di non limitare anche fortissimamente l'ingresso di luce in un ambiente che già ne soffre per sua natura.
In questi giorni ho provveduto a togliere il vecchio telaio della finestra di camera ed al contempo ne ho nuovamente discusso con il muratore. La "nuova idea" è quella di allargare nuovamente il controtelaio: 60 mm in orizzontale e 90 mm in verticale. Per essere più chiaro possibile ho eseguito il rilievo della finestra e realizzato un prospetto e tre sezioni con Autocad 2002, scannerizzando gli architettonici in formato jpg.
Nei medesimi elaborati "la nuova idea" sta nel porre il telaio dell'infisso a filo della mazzetta in pietra serena per tutti e 4 i lati, questo sempre al fine di avere la stessa superficie vetrata e per cui la stessa quantità di luce preesistente. Ho ipotizzato che la sovrapposizione tra infisso del telaio ed infisso dell'anta sia di circa : 20 mm - 30 mm, in tal modo si dovrebbe avere pressappoco il filo dell'infisso dell'anta con quello della zanzariera posta in opera a metà anni '80.
Una soluzione del genere richiederebbe inoltre il rifacimento dello sguancio per tuta la sua corsa.
Mi chiedevo:
1. Quanto esposto sopra e nei disegni è fattibile?
2. Il telaio dell'infisso, essendo sostenuto per tre lati dal controtelaio, può essere sul lato corto nella parte bassa a sbalzo? se sì è preferibile anche mettere una mensola con la funzione di sostegno per possibili cedimenti futuri delle cerniere o non serve?
Grazie a chi vorrà intervenire.
Come saprete le scelte progettuali dell'epoca imponevano finestre piccole per ridurre l'ingresso di freddo e caldo, ma ad oggi, la superficie finestrata risulterebbe ben al di sotto del limite di progetto per una nuova civile abitazione.
Un secondo problema è che i telai dell'infisso e dell'anta di oggi sono il doppio come grandezza, per cui si pone forte il problema di non limitare anche fortissimamente l'ingresso di luce in un ambiente che già ne soffre per sua natura.
In questi giorni ho provveduto a togliere il vecchio telaio della finestra di camera ed al contempo ne ho nuovamente discusso con il muratore. La "nuova idea" è quella di allargare nuovamente il controtelaio: 60 mm in orizzontale e 90 mm in verticale. Per essere più chiaro possibile ho eseguito il rilievo della finestra e realizzato un prospetto e tre sezioni con Autocad 2002, scannerizzando gli architettonici in formato jpg.
Nei medesimi elaborati "la nuova idea" sta nel porre il telaio dell'infisso a filo della mazzetta in pietra serena per tutti e 4 i lati, questo sempre al fine di avere la stessa superficie vetrata e per cui la stessa quantità di luce preesistente. Ho ipotizzato che la sovrapposizione tra infisso del telaio ed infisso dell'anta sia di circa : 20 mm - 30 mm, in tal modo si dovrebbe avere pressappoco il filo dell'infisso dell'anta con quello della zanzariera posta in opera a metà anni '80.
Una soluzione del genere richiederebbe inoltre il rifacimento dello sguancio per tuta la sua corsa.
Mi chiedevo:
1. Quanto esposto sopra e nei disegni è fattibile?
2. Il telaio dell'infisso, essendo sostenuto per tre lati dal controtelaio, può essere sul lato corto nella parte bassa a sbalzo? se sì è preferibile anche mettere una mensola con la funzione di sostegno per possibili cedimenti futuri delle cerniere o non serve?
Grazie a chi vorrà intervenire.