La storia inizia nel 2013 con una amatissima Honda S800 eccessivamente costosa da mantenere come semi daily driver e venduta molto a malincuore.
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A questo punto toccava scegliere un'altra auto, possibilmente un'altra due posti a trazione posteriore.
Complice un suggerimento di mio fratello, che anni dopo sarebbe diventato miatista addossandomene la colpa (ma questa è un'altra storia) indovinate su cosa è ricaduta la scelta?
[ATTACH=CONFIG]46112[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]46113[/ATTACH]
Una NB 1.6 senza abs, senza aria condizionata, con muso FL, dei cerchiacci, gomme, ammortizzatori e capote da cambiare, un filtro conico sbattuto nell'airbox, 250000 km ma messa discretamente come meccanica e a un prezzo stracciato.
Già in queste pessime condizioni, ripristinato immediatamente l'airbox originale, avevo il coraggio di fare le prime salite al Penice e trasferte a Genova.
[ATTACH=CONFIG]46114[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]46115[/ATTACH]
Il primo upgrade necessario è stata la capote, più che altro perchè mi pioveva dentro. Dopo lunghe elucubrazioni e photoshoppate, ho deciso di accostare al nero della macchina una capote in vinile bordeaux, da qui il nome "Charleston" per la vaga somiglianza con lo schema colori della 2CV omonima.
[ATTACH=CONFIG]46116[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]46133[/ATTACH]
Ma come nome faceva onestamente ****re, quindi alla fine si chiama "La Scassona" e bon.
Poi c'è stato il peggior upgrade della mia vita, insieme al decat, ovvero quattro Yokohama Parada Spec 2, tanto belle quanto pessime. Spalla di burro, mescola dura, sul bagnato le ho trovate molto più pericolose delle Federal 595 Rsr che monto adesso che pure sono quasi semi slick, evitatele come la peste.
Nel frattempo iniziavo a bazzicare molto saltuariamente i raduni milanesi e il forum.
[ATTACH=CONFIG]46117[/ATTACH] [ATTACH=CONFIG]46118[/ATTACH]
E iniziavo anche a sviluppare una certa propensione al masochismo.
[ATTACH=CONFIG]46119[/ATTACH]
Qualche mese dopo, insieme alla conoscenza della seconda casa di molti miatisti milanesi, sono arrivati quattro VMAXX, che molti schiferanno ma che tante soddisfazioni hanno regalato da queste parti.
[ATTACH=CONFIG]46120[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]46121[/ATTACH]
I cerchi facevano ****re davvero, ma nel frattempo avevo trovato quattro OZ Extraforged "Miki Biasion" un po' conciati provenienti da una Delta, con un conservativo ET28, che poi avrei scoperto essere di una certa rarità.
Dopo un lungo lavoro di lucidatura fatto nel tempo libero, finalmente anche i cerchi erano al loro posto e la macchina iniziava a prendere forma.
[ATTACH=CONFIG]46122[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]46123[/ATTACH]
Lo step successivo è stato un hardtop e delle staffe.
[ATTACH=CONFIG]46124[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]46125[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]46126[/ATTACH]
Cominciavo a divertirmi davvero con la mazdina, con punte epiche tipo il Cürbetaring, dove però dopo solo un giro risultò chiaro che i freni stock avevano degli enormi limiti.
[ATTACH=CONFIG]46127[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]46128[/ATTACH]
Così arrivò il momento di Ebc Yellowstuff (ottimo upgrade), harness bar, un Nardi vagamente intonato alla capote e cruscotto FL.
[ATTACH=CONFIG]46129[/ATTACH]
Abitando a Milano mi sono trovato costretto a non considerare nemmeno l'idea dell'auto ben tenuta di carrozzeria.
[ATTACH=CONFIG]46130[/ATTACH]
Un Magnaflow metallico prese il posto del tremendo tubo dritto che avevo messo per cercare di mitigare il calore in estate ma che aveva solo svuotato la macchina in basso e reso irrespirabile il top down, e un filtro sportivo a pannello Pipecross.
In linea di massima degli upgrade che hanno restituito qualcosa al motore.
[ATTACH=CONFIG]46131[/ATTACH]
Quattro Federal 595 Rsr hanno sostituito le infami Yokohama portando la guida su altri livelli di piacere ma anche di paura, visto che adesso vengono fuori tutti i limiti degli ammortizzatori che urlano per essere sostituiti.
Un volantino Momo che ancora aspetta di essere risistemato, i sidemarker neri, due sedili FL, la targa spostata a sinistra e un ***** sul bagagliaio, affrescato una settimana dopo aver lucidato la macchina, completano per adesso il quadro generale.
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[ATTACH=CONFIG]46135[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]46136[/ATTACH]
Adesso, per dire, ci ho fatto 100000 km insieme e tiene ancora botta.
Nelle prossime puntate: fari neri, bushings, ammortizzatori, frame rails, swap 1.8.
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A questo punto toccava scegliere un'altra auto, possibilmente un'altra due posti a trazione posteriore.
Complice un suggerimento di mio fratello, che anni dopo sarebbe diventato miatista addossandomene la colpa (ma questa è un'altra storia) indovinate su cosa è ricaduta la scelta?
[ATTACH=CONFIG]46112[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]46113[/ATTACH]
Una NB 1.6 senza abs, senza aria condizionata, con muso FL, dei cerchiacci, gomme, ammortizzatori e capote da cambiare, un filtro conico sbattuto nell'airbox, 250000 km ma messa discretamente come meccanica e a un prezzo stracciato.
Già in queste pessime condizioni, ripristinato immediatamente l'airbox originale, avevo il coraggio di fare le prime salite al Penice e trasferte a Genova.
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Il primo upgrade necessario è stata la capote, più che altro perchè mi pioveva dentro. Dopo lunghe elucubrazioni e photoshoppate, ho deciso di accostare al nero della macchina una capote in vinile bordeaux, da qui il nome "Charleston" per la vaga somiglianza con lo schema colori della 2CV omonima.
[ATTACH=CONFIG]46116[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]46133[/ATTACH]
Ma come nome faceva onestamente ****re, quindi alla fine si chiama "La Scassona" e bon.
Poi c'è stato il peggior upgrade della mia vita, insieme al decat, ovvero quattro Yokohama Parada Spec 2, tanto belle quanto pessime. Spalla di burro, mescola dura, sul bagnato le ho trovate molto più pericolose delle Federal 595 Rsr che monto adesso che pure sono quasi semi slick, evitatele come la peste.
Nel frattempo iniziavo a bazzicare molto saltuariamente i raduni milanesi e il forum.
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E iniziavo anche a sviluppare una certa propensione al masochismo.
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Qualche mese dopo, insieme alla conoscenza della seconda casa di molti miatisti milanesi, sono arrivati quattro VMAXX, che molti schiferanno ma che tante soddisfazioni hanno regalato da queste parti.
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I cerchi facevano ****re davvero, ma nel frattempo avevo trovato quattro OZ Extraforged "Miki Biasion" un po' conciati provenienti da una Delta, con un conservativo ET28, che poi avrei scoperto essere di una certa rarità.
Dopo un lungo lavoro di lucidatura fatto nel tempo libero, finalmente anche i cerchi erano al loro posto e la macchina iniziava a prendere forma.
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Lo step successivo è stato un hardtop e delle staffe.
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Cominciavo a divertirmi davvero con la mazdina, con punte epiche tipo il Cürbetaring, dove però dopo solo un giro risultò chiaro che i freni stock avevano degli enormi limiti.
[ATTACH=CONFIG]46127[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]46128[/ATTACH]
Così arrivò il momento di Ebc Yellowstuff (ottimo upgrade), harness bar, un Nardi vagamente intonato alla capote e cruscotto FL.
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Abitando a Milano mi sono trovato costretto a non considerare nemmeno l'idea dell'auto ben tenuta di carrozzeria.
[ATTACH=CONFIG]46130[/ATTACH]
Un Magnaflow metallico prese il posto del tremendo tubo dritto che avevo messo per cercare di mitigare il calore in estate ma che aveva solo svuotato la macchina in basso e reso irrespirabile il top down, e un filtro sportivo a pannello Pipecross.
In linea di massima degli upgrade che hanno restituito qualcosa al motore.
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Quattro Federal 595 Rsr hanno sostituito le infami Yokohama portando la guida su altri livelli di piacere ma anche di paura, visto che adesso vengono fuori tutti i limiti degli ammortizzatori che urlano per essere sostituiti.
Un volantino Momo che ancora aspetta di essere risistemato, i sidemarker neri, due sedili FL, la targa spostata a sinistra e un ***** sul bagagliaio, affrescato una settimana dopo aver lucidato la macchina, completano per adesso il quadro generale.
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Adesso, per dire, ci ho fatto 100000 km insieme e tiene ancora botta.
Nelle prossime puntate: fari neri, bushings, ammortizzatori, frame rails, swap 1.8.
Sottosterzo è quando sbatti con il muso sul muro. Sovrasterzo è quando sbatti con il ***** sul muro. Potenza è quanto veloce sbatti sul muro. Coppia è quanto lontano porti il muro con te.
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