[B]SANITA' E SALUTE / 'Malasanità? Non solo anche ecccellenze'
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La testimonianza significativa di un lettore
[B]Giovedì 16 Gennaio 2014 - 8:35[/B]
[B]Riceviamo e pubblichiamo[/B]
Molto spesso, quando si ha a che fare con strutture sanitarie, si è soliti incorrere in casi di “malasanità”, con la conseguente convinzione, in molti, che per curarsi è necessario spostarsi, andare al Nord, costretti, quindi, a sopportare gravose spese, oppure rassegnarsi, affidandosi alla buona sorte e al buon Dio. Nel nostro caso non c’è stata rassegnazione, forse un miracolo, a cui però, ha contribuito notevolmente l’opera di un valido professionista del sud e che lavora al sud, ci riferiamo al dott. Ernesto Ioele, ortopedico al Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, che sentiamo il dovere di ringraziare pubblicamente, rendendo così nota la presenza, anche da noi, di eccellenze e non solo di casi di malasanità .
Dal 2008 il dott. Ioele ha preso amorevolmente in cura nostro padre, B.B., oggi ottantenne, il quale, a causa di un incidente, nell’agosto di tale anno, subiva gravissimi danni agli arti inferiori tanto che, nell’immediatezza del fatto, si parlava di amputazione degli stessi, e addirittura la stampa locale, nei giorni successivi all’incidente, lo dava per morto. Ma il predetto professionista sfidando tutto e tutti, superando non poche difficoltà, non sempre dovuti alla complessità del caso ma, a volte, imputabili a cause incomprensibili, tanto da costringere i sottoscritti a prendere carta e penna per rimuoverle, ha sempre creduto nella possibilità che un giorno il suo paziente potesse nuovamente camminare. Quel giorno è arrivato, perché nostro padre, oggi, può finalmente muoversi e spostarsi con le proprie gambe.
Se ciò è avvenuto, grande merito va riconosciuto al dott. Ernesto Ioele, il quale, attraverso una lunga e paziente opera di tecnica ortopedica di ultima generazione, forte della sua grande umanità, prendendo particolarmente a cuore il caso, è riuscito a trasmettere al suo paziente fiducia, coraggio e forza di volontà, fino a giungere al brillante risultato oggi ottenuto.
A lui e al personale infermieristico che lo ha sostenuto, va la nostra riconoscenza e il nostro grazie. I figli del paziente
[B]Lettera firmata[/B]
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La testimonianza significativa di un lettore
[B]Giovedì 16 Gennaio 2014 - 8:35[/B]
[B]Riceviamo e pubblichiamo[/B]
Molto spesso, quando si ha a che fare con strutture sanitarie, si è soliti incorrere in casi di “malasanità”, con la conseguente convinzione, in molti, che per curarsi è necessario spostarsi, andare al Nord, costretti, quindi, a sopportare gravose spese, oppure rassegnarsi, affidandosi alla buona sorte e al buon Dio. Nel nostro caso non c’è stata rassegnazione, forse un miracolo, a cui però, ha contribuito notevolmente l’opera di un valido professionista del sud e che lavora al sud, ci riferiamo al dott. Ernesto Ioele, ortopedico al Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, che sentiamo il dovere di ringraziare pubblicamente, rendendo così nota la presenza, anche da noi, di eccellenze e non solo di casi di malasanità .
Dal 2008 il dott. Ioele ha preso amorevolmente in cura nostro padre, B.B., oggi ottantenne, il quale, a causa di un incidente, nell’agosto di tale anno, subiva gravissimi danni agli arti inferiori tanto che, nell’immediatezza del fatto, si parlava di amputazione degli stessi, e addirittura la stampa locale, nei giorni successivi all’incidente, lo dava per morto. Ma il predetto professionista sfidando tutto e tutti, superando non poche difficoltà, non sempre dovuti alla complessità del caso ma, a volte, imputabili a cause incomprensibili, tanto da costringere i sottoscritti a prendere carta e penna per rimuoverle, ha sempre creduto nella possibilità che un giorno il suo paziente potesse nuovamente camminare. Quel giorno è arrivato, perché nostro padre, oggi, può finalmente muoversi e spostarsi con le proprie gambe.
Se ciò è avvenuto, grande merito va riconosciuto al dott. Ernesto Ioele, il quale, attraverso una lunga e paziente opera di tecnica ortopedica di ultima generazione, forte della sua grande umanità, prendendo particolarmente a cuore il caso, è riuscito a trasmettere al suo paziente fiducia, coraggio e forza di volontà, fino a giungere al brillante risultato oggi ottenuto.
A lui e al personale infermieristico che lo ha sostenuto, va la nostra riconoscenza e il nostro grazie. I figli del paziente
[B]Lettera firmata[/B]
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Vanity Leather 1.6 silver, M45, Gpl Brc. Cv: tanti tanti.Rool Bar,differenziale transtad con conica 3,9 e tanto altro.
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