Ti rispondo per quella che è la mia esperienza, limitata a un paio di comparsate, una alla guida della Miata in un percorso tra le colline torinesi e l’altra come navigatore a un’edizione di Telethon su una Dino Ferrari di un collega danaroso:
- il roadbook te lo consegnano al momento della partenza o il giorno prima alle verifiche, per evitare che uno si studi il percorso e sia avvantaggiato perché abita in zona e può provarlo più volte;
- Le notazioni sono abbastanza intuitive da capire (ho detto abbastanza);
- Io non impazzirei con il conteggio esatto dei Km al metro: tanto il pressostato è ben visibile;
- Anche i cronometri possono essere “normali” cronometri;
- Difficile è l’aspetto umano: cioè l’intesa con il navigatore e il capire quando la gomma schiaccia il pressostato che rileva il calcolo del tempo.
Poi lascio la parola ai più esperti...
- il roadbook te lo consegnano al momento della partenza o il giorno prima alle verifiche, per evitare che uno si studi il percorso e sia avvantaggiato perché abita in zona e può provarlo più volte;
- Le notazioni sono abbastanza intuitive da capire (ho detto abbastanza);
- Io non impazzirei con il conteggio esatto dei Km al metro: tanto il pressostato è ben visibile;
- Anche i cronometri possono essere “normali” cronometri;
- Difficile è l’aspetto umano: cioè l’intesa con il navigatore e il capire quando la gomma schiaccia il pressostato che rileva il calcolo del tempo.
Poi lascio la parola ai più esperti...
"Quest'auto è viva, respira e flette i muscoli e tende a comportarsi più come un organismo che come una macchina" La Miata per AutoArt, 1990