Rob72 Ha scritto:Aggiornamento:
Ho completato il "ciclo dei robot asimoviano" composto dai due libri indicati sopra e da "i robot dell'alba" ed "i robot e l'impero".
I primi tre volumi sono sostanzialmente dei polizieschi (proprio con questi asimov dimostrò che la fantascienza poteva tranquillamente "ospitare" qualsiasi altro genere letterario), mentre l'ultimo è principalmente un romanzo d'avventura.
Adesso sono a metà del libro "preludio alla fondazione" a cui poi seguirà "fondazione anno zero" che ho già ordinato in libreria.
Poi completerò il ciclo dei robot con la raccolta "tutti i miei robot" e, infine, passerò al "ciclo dell'impero" ("paria dei cieli", "il tirannod dei mondi", "le correnti dello spazio") che dovrebbe, a livello temporale, collegare il ciclo dei robot con il ciclo della fondazione.
Infine rileggerò per l'ennesima volta la parte "originale" del ciclo della fondazione ("prima fondazione", "fondazione e impero", "seconda fondazione", "l'orlo della fondazione", "fondazione e terra") e poi mi riterrò soddisfatto... :chessygrin:
Se ti affascina il filone fantascienza mi permetto di suggerirti (se non li conosci già) qualche tomo che rappresenta già in embrione tutto quanto il filone abbia mai avuto da dire:
-H.G.Wells - "i primi uomini sulla Luna", è l'archetipo, 1901
-Bradbury - su tutti l'immenso "Martian Chronicles", 1950
Posteriori, e sul tema della distopia:
-Philip Dick - "The Man in the High Castle" (tradotto in vari modi in Italia, lo trovi come "La svastica sul sole"), 1962
-Margaret Atwood - "Il racconto dell'Ancella", 1985
Esemplare in ambito italiano rimane "Lo smeraldo" di Soldati, dei primi '70 che pur non essendo un libro di fantascienza pura, contiene una geniale ucronia negativa sulla falsariga degli ultimi due citati sopra.

Non è paraletteratura alla Asimov, ok :chessygrin:....ma i primi due testi sono ampiamente fruibili, scorrevoli, direi di lettura facile e rilassante.
Fermo, ma non inerte.