Ah, ecco che c'era un thread apposito, non avevo visto, avevo già risposto nella discussione sul Challenge, Giulio, magari sposta qui quel post, se possibile.
Vi ricordo solo alcuni punti imprescindibili del regolamento, imposti dal fatto che principalmente siamo dei barboni :chessygrin: altrimenti avremmo un Ferrari Challenge e non un gruppo di rottami inglesi ed MX-5!
1) Il regolamento non può imporre modifiche ai mezzi, deve basarsi sul parco macchine esistente, da suddividere il più equamente possibile. Ciò INEVITABILMENTE sottopone al rischio che qualcuno all'interno di una certa classe elabori pesantemente il mezzo facendolo di gran lunga più veloce di tutti gli altri, anche di classi superiori. La cosa deve essere accettata. Uno che spende tanto al Challenge vince, non ci sono 'azzi che reggano. Succede ovunque, se qualcuno è così genio da impedirlo si faccia avanti con una proposta di regolamento integrale.
2) Le caratteristiche tecniche devono essere facilmente verificabili: non possiamo basarci sul peso, sui cavalli, sulla cilindrata aumentata causa semplice rettifica (per "aumento di cilindrata si intende un 2.2 al posto di un 2.0, non 5 cc in più di fasce maggiorate!), sulle centraline rimappate, sulle pressioni di alimentazione o sugli alberi a camme perché sono tutte cose che non si vedono. So che nessuno imbroglierebbe, ma state sicuri che d'altro canto nascerebbero dei sospetti.
3) Le classi devono essere POCHE perché avere tre macchine con tre coppe è, scusate, ridicolo. Va bene che più coppe si distribuiscono, più si fanno contente le persone, ma c'è un limite a tutto. Non facciamo l'errore che ha fatto la CSAI negli ultimi anni, con le gare in salita dove ci sono piloti che corrono in classe da soli. Bella soddisfazione :x per chi cerca di migliorarsi col confronto.
4) Le auto devono rimanere all'interno della stessa classe pur essendo sottoposte ad un range di elaborazioni, altrimenti ne nasce un macello a livello di gestione delle classifiche (superabile), ma oltre a questo costringeremmo ad un'elaborazione di tipo "o tutto o niente" cioè o mi sposto di classe, ma diventare competitivo in quella superiore costa, o resto dove sono. Per questo discriminare sulle semislick è controproducente: usarle in pista, con quattro cerchi usati, è la cosa che fanno tutti dopo le prime tre pistate, perché conviene, ci si diverte di più, (perché no) si è più veloci e non si rovinano le gomme stradali che d'Estate non reggono.
5) Accettate senza paura una suddivisione approssimativa perché tanto, date queste premesse, state certi che se arriva uno con un budget decente che sia tecnicamente informato, prende 15.000 Euro e li spende sulla macchina più ferma che esista... si allena un po' e batte tutti! E 15.000 Euro non sono nulla se si parla di preparare macchine non dico da corsa, ma anche solo da trackday. Non è un'ipotesi fuori dal mondo, ha buone probabilità di verificarsi, man mano che il Challenge andrà avanti, ma deve essere un onore ed uno stimolo stare in pista con un pilota allenato ed una macchina preparata come si deve.
Vi ricordo solo alcuni punti imprescindibili del regolamento, imposti dal fatto che principalmente siamo dei barboni :chessygrin: altrimenti avremmo un Ferrari Challenge e non un gruppo di rottami inglesi ed MX-5!
1) Il regolamento non può imporre modifiche ai mezzi, deve basarsi sul parco macchine esistente, da suddividere il più equamente possibile. Ciò INEVITABILMENTE sottopone al rischio che qualcuno all'interno di una certa classe elabori pesantemente il mezzo facendolo di gran lunga più veloce di tutti gli altri, anche di classi superiori. La cosa deve essere accettata. Uno che spende tanto al Challenge vince, non ci sono 'azzi che reggano. Succede ovunque, se qualcuno è così genio da impedirlo si faccia avanti con una proposta di regolamento integrale.
2) Le caratteristiche tecniche devono essere facilmente verificabili: non possiamo basarci sul peso, sui cavalli, sulla cilindrata aumentata causa semplice rettifica (per "aumento di cilindrata si intende un 2.2 al posto di un 2.0, non 5 cc in più di fasce maggiorate!), sulle centraline rimappate, sulle pressioni di alimentazione o sugli alberi a camme perché sono tutte cose che non si vedono. So che nessuno imbroglierebbe, ma state sicuri che d'altro canto nascerebbero dei sospetti.
3) Le classi devono essere POCHE perché avere tre macchine con tre coppe è, scusate, ridicolo. Va bene che più coppe si distribuiscono, più si fanno contente le persone, ma c'è un limite a tutto. Non facciamo l'errore che ha fatto la CSAI negli ultimi anni, con le gare in salita dove ci sono piloti che corrono in classe da soli. Bella soddisfazione :x per chi cerca di migliorarsi col confronto.
4) Le auto devono rimanere all'interno della stessa classe pur essendo sottoposte ad un range di elaborazioni, altrimenti ne nasce un macello a livello di gestione delle classifiche (superabile), ma oltre a questo costringeremmo ad un'elaborazione di tipo "o tutto o niente" cioè o mi sposto di classe, ma diventare competitivo in quella superiore costa, o resto dove sono. Per questo discriminare sulle semislick è controproducente: usarle in pista, con quattro cerchi usati, è la cosa che fanno tutti dopo le prime tre pistate, perché conviene, ci si diverte di più, (perché no) si è più veloci e non si rovinano le gomme stradali che d'Estate non reggono.
5) Accettate senza paura una suddivisione approssimativa perché tanto, date queste premesse, state certi che se arriva uno con un budget decente che sia tecnicamente informato, prende 15.000 Euro e li spende sulla macchina più ferma che esista... si allena un po' e batte tutti! E 15.000 Euro non sono nulla se si parla di preparare macchine non dico da corsa, ma anche solo da trackday. Non è un'ipotesi fuori dal mondo, ha buone probabilità di verificarsi, man mano che il Challenge andrà avanti, ma deve essere un onore ed uno stimolo stare in pista con un pilota allenato ed una macchina preparata come si deve.