axet Ha scritto:ho sempre apprezzato alcuni tuoi interventi...mentre altri un pò meno, su questo non mi sento però di sorvolare.
trattiamo il primo tema, quello principale, Obama:
io credo sia sbagliato giudicare a prescindere un secco risultato estrapolandolo completamente da un determinato contesto. L'operato di questo presidente è stato caratterizzato da uno dei più grandi e profondi periodi di recessione all'interno della storia moderna, accusata per la prima volta dopo quasi 80 anni dalla società a capo del sistema mondiale, con in più un ostruzionismo fortissimo nei suoi confronti riguardo qualsiasi riforma. E' vero non ha cambiato le sorti del mondo come molti si erano illusi, ma io ho sempre invece pensato a quanto di peggio potesse capitare. L'america non ha mai esitato a cannibalizzare paesi, terreni e risorse per il mondo per poter far fronte al proprio fabbisogno. Il fatto di trivellare lungo le proprie coste fa parte del piano di indipendenza energetica attuato da pochi anni a questa parte, che ha portato anche al carotaggio e all'estrazione tramite tecniche innovative del petrolio in stati del nord in cui prima non esisteva nulla, se non una strada. mentre oggi ci sono distese di container, trivelle e cercatori di fortuna che vivono all'interno di questi bunker d'acciaio cercando di incassare il più possibile nel più breve tempo a disposizione. Ovvero nel solito e tipico metodo made in u.s.a. Ciò ha portato a un graduale distacco dalla dipendenza del medioriente, subendo in maniera molto meno diretta conseguenze dovute a colpi di testa di tal sultano, regime, rivoluzione o sassaiola. Ha cercato di sedare un popolo che in qualsiasi altro momento di difficoltà economica avrebbe raso al suolo qualche angolo di mondo, per poter far ripartire le loro industrie e nazionalizzare il pensiero popolare verso un comune spauracchio. L'america è quel paese che sta pensando OGGI se vietare o meno la vendita libera di ARMI DA GUERRA E DA ASSALTO. Io lo reputo un miracolo che capiti una sparatoria una tantum in uno dei 50 paesi che la compongono. Se ce l'avessimo noi una politica del genere? noi, che puntiamo sempre il dito, per dire a gli altri che sono sporchi e cattivi.
Riguardo Benigni: analizziamo il lato puramente professionale, a prescindere dei propri credo politici, religiosi, sessuali, razziali.
Voi credete che ci siano tanti professionisti in grado di poter gestire uno spettacolo da 12 MILIONI DI SPETTATORI LIBERI, perchè non sono paganti e hanno il beneficio di cambiare il proprio spettacolo a fronte di ampia gamma di scelta e questo è meglio ficcarcelo bene in testa, senza nemmeno una pausa, senza una spalla, interpretando un monologo da 2 ORE ININTERROTTE,la cui sceneggiatura trova come unico oggetto un documento costituzionale? E farlo anche con una passione, un coinvolgimento e una capacità interpretativa degna di uno dei migliori gassman a teatro?
io la fila fuori non la vedo.
La vita è bella credo sia un film che non abbia bisogno di un approfondimento specifico. E' stato considerato un capolavoro da un panorama del tutto internazionale e pensare che siano tutti un gregge di scemi mi viene un pò difficile da pensare. Molto più facile raccontare l'olocausto con un film immenso come Schindler's list mantenendo una profonda etica, piuttosto di come ha fatto, ed è riuscito, Benigni.
quoto ogni singola parola.