yuza Ha scritto:Io penso sempre più spesso che qui (la famigerata pianura padana) tendiamo a circondarci di cose che ci rendano sopportabile la vita che facciamo (causa clima, traffico, inquinamento, stress, etc etc) e ricorriamo spesso a momenti di "evasione" da un standard insoddisfacente (il weekend al mare, gli eventi mondani/culturali, la pistata in moto/auto, quello che vi pare), e che personalmente, se potessi vivere altrove, ad un ritmo più lento e in un paesaggio che mi riconcilia col mondo, potrei rinunciare a molte delle cose che qui ritengo indispensabili.
Poi tra dirlo e farlo c'è di mezzo "e il" come cantava Elio, e spogliarsi di comodità e vizi a cui sei abituato da 40anni non è semplice, ma davvero mi chiedo: qui che ci sto a fare? Soffro il freddo come una vecchina, impreco contro la gente ogni 3 minuti (sono insofferente alla promiscuità..), ho un lavoro che non mi piace e il cui stipendio se ne va in costi di viaggio/bollette/balzelli vari (e il poco che resta lo dilapido in stronzate x riempirmi l'esistenza...), sogno una cascina in campagna e lavorare la terra da mattina e sera.....datemi solo un fienile dove mettere la mazdina e una vespetta e vi regalo tv Lcd, iphone, Adsl, e guardaroba!
...Yuza, puoi fare in modo da avere un "biglietto andata e ritorno" dalla tua situazione attuale a quella che ti immagini ti renderebbe più soddisfatto?
Certe situazioni bisogna viverle per sapere se si è tagliati per loro. Inoltre, avere un "biglietto a/r" potrebbe influenzare positivamente il modo in cui affronteresti la nuova realtà.