Rob72 Ha scritto:Tanto per smorzare gli entusiasmi, è vero che il "non aumento dell'iva" in capo al privato lo fa risparmiare, ma tenete anche conto che l'aumento dell'iva comporta un costo anche per le aziende che vendono al consumatore finale.
Il costo dipende ovviamente dalle minori vendite (l'aumento del prezzo comporta, soprattutto in fase recessiva, in genere la diminuzione dei consumi), e dal lavoro conseguente l'adeguamento dei prezzi (cioè cambiare tutti i cartellini ed adeguare il database dei prezzi).
Inoltre se un'azienda proponeva un prodotto, es, a € 4,99 (4,12 + 0,87 iva 21%), per le logiche di mercato sulla psicologia del consumatore, non gli conviene proporla a € 5,03 (4,12 + 0,91 iva 22%). Oltre al minimo effetto microeconomico dell'aumento del prezzo che riduce la richiesta e che per importi così ridotti è praticamente inconsistente, rischia di vedere ridotte notevolmente le vendite perchè il consumatore percepisce invece un aumento di prezzo molto elevato (prima pagava 4 euro, ed adesso addirittura 5).
In sostanza, se l'azienda non aumenta il prezzo complessivo anche in presenza di un aumento dell'iva, lo fa non per ragioni idealistiche, ma solo per mera convenienza personale (tra l'altro sfrutta la cosa come boomerang pubblicitario).
Aumentano l'iva per intascare di più, ma non si rendono conto che frenano ulteriormente il mercato.