alex zanardi Ha scritto:ok riducendo la conica non aumento la potenza, il motore quello è, e quello resta...
ma di fatto la stesa potenza del motore che prima doveva spingere a 200km/h a 6500RPM ora spingerà a 180 km/h sempre a 6500RPM....
vuoi dirmi che non aumento l'accelerazione dai 100 ai 180? scusa ma non ti credo
Lo puoi vedere tu stesso nel grafico di confronto delle curve di accelerazione: se con la conica da 3.727 fai il 100-180 partendo dalla 2° allora la conica lunga vince, perchè le curve sono più in alto.
Se fai una "ripresa da bassi" giri tutta in quinta vince la conica da 4.1, ovviamente.
Il discorso è uno: la bontà di un cambio dipende dallo spaziamento.
Più tardi prendo il grafico di un cambio super-ravvicinato che avevo fatto e ti faccio capire cosa intendo.
In ogni caso l'accorciamento deve essere adeguatamente distribuito su tutte le marce, accorciarle tutte della stessa quantità può essere anche inutile o deleterio.
smoke Ha scritto:spunto interessante.
Vedo che il punto centrale è la massa equivalente
come la calcoli?
essendo legata al momento di inerzia e ai giri se prendi un valore fisso è un'approssimazione, e anche abbastanza grossolana.
Per capirci:
Se sono fermo e quindi non gira una mazza, una mazza di giri ho e quindi massa equivalente uguale massa a fermo
se sono a 7000 giri il motore, volano, il cambio e l albero ( mozzi e ruote anche) girano e "si oppongono" anche loro all'accelerazione (non solo i kg nudi e puri)
tornando a concetti "semplici"
il momento di inerzia che vuoi trasformare in resistenza è I*alpha dove I tiene conto della geometria della roba che gira ( massa * R ^2) alpha è tiene conto di quanto accelera angolarmente.
quindi nell'arco di ogni marcia 0-7000 giri anche sto fardello che devo aggiungere ha un'andamento uguale all'accelerazione lineare (per ogni dato frullino è solo "/r").
quindi, stando ai tuoi conti, in 1^a dove "a" varia da (circa) 3 a 4.5m*s^2 ( variazione del 50%)
anche la massa volanica varierà nella stessa maniera.
se, stando ai tuoi conti, questa correzione è di ( circa) 800 kg su 1000kg vuol dire che se usi un valore fisso mi stai piazzando anche 270 kg di troppo su parte dell'integrazione.
in altre parole se consideri un valore fisso di massa equivalente fai un'errore in partenza molto più grande dell'effetto che vuoi andare a valutare ( i tempi delle due coniche differiscono di un cazzabubbolo a confronto).
No no no, aspetta un minuto!
La massa equivalente varia solo cambiando marcia!
In pratica funziona così:
se vado a 20 m/s (72 km/h), ho un raggio di rotolamento effettivo di 0,5m (enorme, solo per calcoli semplici), ho un FGR di 1/4 (ovvero "conica da 4") e sono in 5° (rapporto 1:1 su NC, ad esempio); allora colcolerò così l'energia cinetica:
1/2*massa del veicolo* 20^2 energia delle masse che traslano
1/2*momento di inerzia delle ruote* (20/0,5)^2 quindi le ruote girano a quella velocità, così come i dischi dei freni, i semiassi etc etc, e li metto tutti insieme
1/2*momento di inerzia del cambio* (20/0,5/0,25)^2 quindi cambio, albero di trasmissione etc etc
1/2*momento di inerzia del motore* (20/0,5/0,25/1)^2 tutto ciò che gira alla velocità del motore + l'inerzia dei servizi (cinghie etc) opportunamente corrette con lo stesso metodo della massa equivalente.
la massa equivalente dunque sarà: m+(inerzia delle ruote/raggio al quadrato)+(inerzia della trasmissione/(raggio*FGR)^2)+(inerzia del motore/(raggio*FGR*rapporto inserito)^2
Le inerzie, chiaramente, sono riferite a tutto ciò che gira con lo stesso rapporto rispetto alla velocità lineare.
Nell'accelerazione, poi, a me interessa la variazione di energia cinetica, ovvero la sua derivata: mi torna molto utile mettere tutto insieme in una massa equivalente in modo da poter moltiplicare questa per la velocità e ottenere la variazione di energia complessiva.
Questo significa che se parto in prima fornisco energia a ciò che si muove in rettilineo e a ciò che ruota, ma io considero un sistema equivalente, fatto di masse che traslano solamente, e che ha bisogno della stessa energia per accelerare. E' un artificio per rendere più veloce il calcolo, ma non introduce nessun errore perchè non c'è niente che cambia fin tanto che la stessa marcia è inserita. (del resto quando sposti il frigo non diventa più pesante appena lo muovi)
Chiaramente le masse equivalenti si calcolano per ogni marcia e nei calcoli si usa quella corrispondente alla marcia in esame.
Matteo
~ NC 2.0L: tremate davanti al lavandino da corsa! ~
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