No. La rotazione non c'entra, la lavorazione funziona anche a pallina non rotea e lo scopo è favorire un riattacco dello strato limite e una scia più stretta dietro la pallina.
In sostanza c'è una zona in cui l'aria si trova in flusso laminare ma quando si "attacca" alla pallina ci può essere una zona in cui il flusso subisce una transizione tra laminare e turbolento e in questo caso va ad ispessire lo strato limite. È la transizione che rompe le balle, e quello che succede nello strato limite. Lo strato limite si ispessisce tanto che superato un certo angolo non si riattacca più e va definire una regione di flusso perturbato molto più grande della pallina stessa, aumentando la resistenza di forma, in più dietro la pallina si crea una scia con turbolenza armonica perché il flusso tende a staccare e riattaccare, andando a creare un moto ondoso della pallina (tipo super tele XD)
La lavorazione favorisce la transizione da regime laminare a turbolento all'interno dello strato limite, in questo caso lo strato si assottiglia, la scia si riattacca e si mantiene sottile e stabile.
È lo stesso modo con cui funziona la pelle degli squali (anche se loro non lo sanno) che ha rugosità differenziata a seconda della zona del corpo per adattarsi meglio alle condizioni di flusso locale e minimizzare la scia.
Tutto ciò per gentile concessione del signor Reynolds (e del suo numero), Von Karmann (e dell'omonima scia) e Moody (e il suo diagramma)
Di solito nei condotti di aspirazione si cerca di mantenere un flusso laminare per massimizzare la velocità, soprattutto agli alti regimi. Quindi boh. A chi fa i motori converrebbe lasciare i condotti grezzi e rugosi piuttosto che lisciarli, la cosa mi lascia perplesso ma sarebbe interessante approfondire.
In sostanza c'è una zona in cui l'aria si trova in flusso laminare ma quando si "attacca" alla pallina ci può essere una zona in cui il flusso subisce una transizione tra laminare e turbolento e in questo caso va ad ispessire lo strato limite. È la transizione che rompe le balle, e quello che succede nello strato limite. Lo strato limite si ispessisce tanto che superato un certo angolo non si riattacca più e va definire una regione di flusso perturbato molto più grande della pallina stessa, aumentando la resistenza di forma, in più dietro la pallina si crea una scia con turbolenza armonica perché il flusso tende a staccare e riattaccare, andando a creare un moto ondoso della pallina (tipo super tele XD)
La lavorazione favorisce la transizione da regime laminare a turbolento all'interno dello strato limite, in questo caso lo strato si assottiglia, la scia si riattacca e si mantiene sottile e stabile.
È lo stesso modo con cui funziona la pelle degli squali (anche se loro non lo sanno) che ha rugosità differenziata a seconda della zona del corpo per adattarsi meglio alle condizioni di flusso locale e minimizzare la scia.
Tutto ciò per gentile concessione del signor Reynolds (e del suo numero), Von Karmann (e dell'omonima scia) e Moody (e il suo diagramma)
Di solito nei condotti di aspirazione si cerca di mantenere un flusso laminare per massimizzare la velocità, soprattutto agli alti regimi. Quindi boh. A chi fa i motori converrebbe lasciare i condotti grezzi e rugosi piuttosto che lisciarli, la cosa mi lascia perplesso ma sarebbe interessante approfondire.
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