è un po che leggo questo topic e lo trovo sempre più retrogrado e fuori dal mondo. Essendo un forum e non una dittatura credo che ognuno possa usare i termini che più preferisce. Seguendo principalmente forum e siti americani dopo un po viene automatico usare questi inglesismi.
voglio citare una pagina che leggevo non molto tempo fa
"la campagna linguistica condotta dal fascismo contro gli esotismi, ritenuti lesivi dell’identità e del prestigio nazionali, avviata con l’introduzione di una tassa sulle insegne straniere l’11 febbraio 1923 e perseguita con accanimento attraverso una capillare propaganda intimidatoria che coinvolse la scuola, la radio e la stampa. Il quotidiano La Tribuna, nel 1932, bandì un concorso per sostituire 50 parole straniere, fra il 1932 e il 1933; il famoso scrittore Paolo Monelli tenne una rubrica sulla Gazzetta del Popolo chiamata Una parola al giorno, dove sceglieva una parola straniera e dimostrava che esisteva quasi sempre una parola italiana da proporre in sostituzione (che poi raccolse in un libro, Barbaro dominio). Nel 1940, in un clima di crescente xenofobia e di caccia ai forestierismi, l’Accademia dei Lincei (allora Accademia d’Italia) nominò una commissione col compito di esaminare i singoli termini stranieri, e di proporne l’accettazione, l’adattamento o la sostituzione. Fra i linguisti maggiormente accreditati, Bruno Migliorini, introdusse nella lingua italiana alcune parole destinate a restarci per sempre, come “regista” al posto di “régisseur” e “autista” per “chauffeur”. Per “film” venne adottata la parola “pellicola”, per apache “teppista”, per claxon “tromba o sirena”, “primato” per record, “slancio” per “swing” e negli alberghi i “menu” divennero “liste” ."
Alla fine mi sembra un po la bonifica linguistica del 21 esimo secolo.
Spero di non aver offeso nessuno, non è assolutamente mia intenzione . :hi_:
voglio citare una pagina che leggevo non molto tempo fa
"la campagna linguistica condotta dal fascismo contro gli esotismi, ritenuti lesivi dell’identità e del prestigio nazionali, avviata con l’introduzione di una tassa sulle insegne straniere l’11 febbraio 1923 e perseguita con accanimento attraverso una capillare propaganda intimidatoria che coinvolse la scuola, la radio e la stampa. Il quotidiano La Tribuna, nel 1932, bandì un concorso per sostituire 50 parole straniere, fra il 1932 e il 1933; il famoso scrittore Paolo Monelli tenne una rubrica sulla Gazzetta del Popolo chiamata Una parola al giorno, dove sceglieva una parola straniera e dimostrava che esisteva quasi sempre una parola italiana da proporre in sostituzione (che poi raccolse in un libro, Barbaro dominio). Nel 1940, in un clima di crescente xenofobia e di caccia ai forestierismi, l’Accademia dei Lincei (allora Accademia d’Italia) nominò una commissione col compito di esaminare i singoli termini stranieri, e di proporne l’accettazione, l’adattamento o la sostituzione. Fra i linguisti maggiormente accreditati, Bruno Migliorini, introdusse nella lingua italiana alcune parole destinate a restarci per sempre, come “regista” al posto di “régisseur” e “autista” per “chauffeur”. Per “film” venne adottata la parola “pellicola”, per apache “teppista”, per claxon “tromba o sirena”, “primato” per record, “slancio” per “swing” e negli alberghi i “menu” divennero “liste” ."
Alla fine mi sembra un po la bonifica linguistica del 21 esimo secolo.
Spero di non aver offeso nessuno, non è assolutamente mia intenzione . :hi_: