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Nucleare: si o no?
Liosandro Ha scritto:Vedi che alla fine sei arrivato al mio parere? Wink

Ciao
Ale

Condividiamo diversi punti di vista ma personalmente resto scettico sul ritorno al nucleare "convenzionale".
Vorrei che si investisse di più, non solo soldi ma anche idee e voglia nelle fonti rinnovabili.
Vorrei che se nucleare deve essere che sia qualcosa di innovativo!
Vorrei che l'Italia fosse il capofila piuttosto che sempre il fanalino di coda nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative.
Vorrei non essere sacrificato sull'altare degli interessi politico/industriali: leggasi finanziamenti al fotovoltaico domestico. :cry2:

NC 1.8 Highland Green [Filtro MazdaSpeed] [Tein SSM] [Sway FM] [Falken FK 452] [Bardahl Technos C60]
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SI


Sent from my iGmumdVicious 4C Tapatakkk
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......vediamo quanti disastri che rendono invivibili interi territori per centinaia di anni servono per far capire che dobbiamo trovare una strada diversa......quando succede un disastro del genere i danni peggiori sono quelli collaterali. Vogliamo cercare di capire cosa e' successo a intere generazioni post Chernobyl...bambini nati senza occhi, malformazioni che li fanno sembrare alieni e quanto altro.....loro cosa capper hanno fatto per ritrovarsi un simile destino? Meglio una vallata con una bella diga e magari delle barche a vela sopra piuttosto che terreno radioattivo non calpestabile per centinaia di anni.....vediamo in Giappone come va a finire.....la verita' fino in fondo non la diranno mai nemmeno loro....intanto a me a vedere un babbo con un bimbo di 4 anni circa in braccio che gli fa misurare la radiottivita'......brividi...
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Fonte wikipedia:


Lo smantellamento di una centrale richiede tempi estremamente lunghi e diverse volte superiori al tempo di costruzione e di funzionamento. Ad esempio l'Autorità inglese per il decommissioning ritiene che per il reattore di Calder Hall a Sellafield in Gran Bretagna, chiuso nel 2003, i lavori potranno terminare all'incirca nel 2115[45], cioè circa 160 anni dall'inaugurazione, avvenuta negli anni cinquanta.
Naturalmente deve anche essere trovato un sito atto ad accogliere le scorie ed i materiali provenienti dallo smantellamento.


Mi chiedo cosa si inventeranno quei paesi che hanno decine di centrali che andranno in obsolescenza e andranno poi sostituite con cosa?
Altre centrali atomiche?
Negli anni '50 erano sicuri che i problemi delle scorie sarebbero stati risolti nei decenni successivi.
Siamo nel 2011
«Nuvolari è il più grande corridore del passato, del presente e del futuro.»
Ferdinand Porsche

«Voglio sapere chi è quel cacasotto che ha paura di correre tra gli alberi!»
Jack Brabham (Ad una riunione per la sicurezza in pista)

«Oggi conoscerai Enzo Ferrari.Un vero duro.Un autentico figlio di *****.E' il nostro nemico principale.Quando morirà per noi le cose saranno molto più semplici»
Colin Chapman
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...se approfittando dell'irrorazione di sole in Italia, sviluppassimo tecnologia in questa direzione, una volta finito il petrolio e nati un milione di bambini deformi nei paesi "piu' evoluti", saremmo noi a vendere know-how al mondo intero...

ma no, noi si guarda 50 anni dopo alle scelte di altri di 50 anni prima, ci svegliamo, e diciamo "pure noi, pure noi"
Arancia Meccanica
London, U.K. - Chianti, Toscana



anche se cosi' non so.....mi sembra troppo legale. (Cit.)
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Noi a fare i "tondi" e gli altri muuuuuti! (Cit.)
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Siete quasi peggio degli alfisti. (Cit.)
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La situazione si può riassumere così:
siamo una famiglia al freddo in una giornata nuvolosa. Abbiamo adesso la possibilità di raccogliere legna e far fuoco oppure di aspettare il sole e non far fumo. Per fare il fuoco impieghiamo un tempo ben preciso. Sappiamo che entro 10 ore avremo la casa calda. Non sappiamo invece quando il sole potrà bucare le nuvole. Sappiamo che succederà, ma non quando.

Ecco: la scelta attualmente è questa. Noi siamo messi malissimo quanto a fonti di energia. Il nucleare è il fuoco, che ci inquina la casa e che ci fa rischiare l'incendio, l'attesa del sole è l'energia alternativa, che sappiamo esistere ma non sappiamo quando sarà sufficiente a scaldarci come sappiamo farà il fuoco.
Ma dobbiamo assolutamente prendere una decisione: stiamo decisamente soffrendo il freddo.

Cosa scegliamo? Rimaniamo al freddo attendendo che il tempo migliori ma evitiamo di accendere il fuoco che ci riempirebbe la casa di fumo e ci farebbe rischiare l'incendio oppure evitiamo di congelarci e ci scaldiamo?

E' veramente un dilemma.

Ciao
Ale
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Beh...se siamo nel 2010 e abbiamo mezzi per trasportare l'energia, ad esempio, mettiamo pannelli solari in aree desertiche dove il sole batte sempre....tipo...
...ma se siamo ancora nelle caverne, vabe', allora accontentiamoci della tecnologia che gia' conosciamo.

Lio, a volerlo, si fa tutto, siamo andati sulla Luna e stiamo per andare su Marte. A fare un *****, poi.
Figurati se non si potrebbe sfruttare l'irraggiamento solare al meglio (poi discutiamo se basta o no, ma intanto sfruttiamolo tutto).
Arancia Meccanica
London, U.K. - Chianti, Toscana



anche se cosi' non so.....mi sembra troppo legale. (Cit.)
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Noi a fare i "tondi" e gli altri muuuuuti! (Cit.)
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Siete quasi peggio degli alfisti. (Cit.)
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Gagio Ha scritto:Beh...se siamo nel 2010 e abbiamo mezzi per trasportare l'energia, ad esempio, mettiamo pannelli solari in aree desertiche dove il sole batte sempre....tipo...
...ma se siamo ancora nelle caverne, vabe', allora accontentiamoci della tecnologia che gia' conosciamo.

Lio, a volerlo, si fa tutto, siamo andati sulla Luna e stiamo per andare su Marte. A fare un *****, poi.
Figurati se non si potrebbe sfruttare l'irraggiamento solare al meglio (poi discutiamo se basta o no, ma intanto sfruttiamolo tutto).

Gagio, ad oggi non sappiamo quando riusciremo ad avere una equivalenza nella potenza e nella costanza tra centrali tradizionali e centrali rinnovabili. Semplicemente non lo sappiamo.

Io, come ho già scritto, sono per un approccio multienergetico. Solare a tappeto, per quanto riguarda l'ambito civile. Nucleare o termoelettrico per le necessità strategiche, finchè non avremo la tecnologia necessaria per arrivare alla fusione o ad un'altra tecnologia futuribile.

Spostare tutti gli investimenti nella ricerca non è intelligente, perchè siamo in difficoltà. La ricerca la fai agevolmente quando stai bene, non quando devi sopravvivere.


Ciao
Ale
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Ciao Lio!

Liosandro Ha scritto:Gagio, ad oggi non sappiamo quando riusciremo ad avere una equivalenza nella potenza e nella costanza tra centrali tradizionali e centrali rinnovabili. Semplicemente non lo sappiamo.

Perche' nel 1900 sapevamo quanta energia avremmo ricavato dall'uranio?

Liosandro Ha scritto:Io, come ho già scritto, sono per un approccio multienergetico. Solare a tappeto, per quanto riguarda l'ambito civile. Nucleare o termoelettrico per le necessità strategiche, finchè non avremo la tecnologia necessaria per arrivare alla fusione o ad un'altra tecnologia futuribile.

Ci siamo.

Liosandro Ha scritto:Spostare tutti gli investimenti nella ricerca non è intelligente, perchè siamo in difficoltà. La ricerca la fai agevolmente quando stai bene, non quando devi sopravvivere.

Investire in quello che gia' evidentemente e' piu' dannoso che benefico e' un investimento del menga.
Arancia Meccanica
London, U.K. - Chianti, Toscana



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Io sarei assolutamente d'accordo alla rinuncia al nucleare se non volessimo essere un paese avanzato.
Il fatto è che le nostre pretese sono di mantenere uno status di benessere al livello di altri paesi che non hanno assolutamente il problema energetico, e non si sono mai posti problemi particolari quando si è trattato di prendere decisioni impopolari per il vantaggio della loro società.

A questo punto ragioniamo in altro modo: rinunciamo alle nostre pretese industriali, puntiamo tutto esclusivamente su uno sviluppo slegato dall'industria. Si può fare.
Abbiamo la risorsa meno copiabile del mondo, puntiamo tutto su quello. Musei e strutture turistiche sono del tutto alimentabili con le risorse energetiche pulite che abbiamo (magari non con l'eolico, che è orribile esteticamente).

Rinunciamo al resto e diventiamo il giardino del mondo.


Ciao
Ale
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