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Pellicola protettiva su pannelli di ottone lucidati.
#41
Ciao Lu-X,

grazie per la pronta risposta. Ora il mio problema primario è questo: chiaramente la cera rimasta sul pennello si è solidificata è a questo punto cosa è meglio fare? riscaldare il pentolino ed immergere dentro il pennello perchè passi nuovamente allo stato liquido?oppure devo pulire il pennello con acqua o diluente o qualcosa d'altro?

per il resto il rapporto cera liquida/benzina è corretto?

dimmi per favore un po' questo poi passiamo al resto. Grazie mille. Wink
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#42
Si la miscela è corretta, per il pennello basta che lo metti in un pentolino con dell'acqua bollente, la cera si scioglie e se ne va pian piano a galleggiare..
Non preoccuparti è solo questione di mano, hai fatto benissimo a fare la prova! Aggiungi la cera d'api che vai alla grande, ne basta poca, butti tutto nel pentolino che già hai, scaldi , misceli e via.. ricorda: accarezza l'impasto con il pennello (possibilmente quando è ancora calduccio), oppure immergi leggermente la punta nell'impasto liquido (ora penso tu abbia esperienza sul troppo!), poi devi far fare il resto del "lavoro" al caldo del pannello.
www.luxspeed.eu

..quello che non c'é non si rompe e non pesa..
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#43
Lu-X Ha scritto:OUCH! il procedimento è giusto, ma ne hai data troppa! In pratica l'ottone deve essere bello caldo, in modo da sciogliere da solo la cera
La cera carnauba ha un punto di fusione di 80-86 gradi, per cui deduco che la piastra di ottone deve essere calda al punto tale che se ci metto la mano mi scotto.
Ho utilizzato per scaldare la piastra di ottone di 20/10 di spessore un comune phon da 1600 watt. Dopo 15 minuti che tengo il phon sulla piastra ad una distanza di 1 cm, detta piastra si scalda per capirci posso tenerci appoggiata la mano per 5-6 secondi poi devo toglierla perché sento troppo caldo.
Solo tenendo il phon a 5 mm vedo che la cera torna allo stato liquido ma appena mi allontano solidifica, idem se metto il pennello sotto il phon.
Utilizzando un accendino ponendo la fiamma sotto la piastra, per cui verso la parte non lucida che conseguentemente si annerisce, ecco che la cera torna allo stato liquido ma togliendo l'accendino dopo pochi secondi risolidifica dandomi poco tempo per spalmarla.


Lu-X Ha scritto:Probabilmente il problema maggiore è che il pannello è molto sottile e non ha volano termico, quindi potresti:
- seguire con il phon la pennellata
- mettere sotto al pannello in ottone qualche altro pannello di metallo che te lo tiene caldo
Il pannello è di 2 mm di spessore, dunque:
se faccio seguire la pennellata dal phon anche tenendolo ad una distanza minima tipo 10 mm la cera passa allo stato solido e la stendo molto male. Meno di 10 mm non posso perchè mi serve detto spessore per tenere la larghezza del pennello.
Ieri sera ho provato a mettere sotto un altro pannello di ottone per avere sulla piastra lucidata una costanza di temperatura calda, l'unica cosa che ho notato che mettendo l'accendino sotto a questa "lastra di appoggio" la cera sulla lastra lucida non si scioglieva ovviamente perchè ci vuole più tempo al calore per propagarsi lungo tutta la superficie di ambo le piastre.

Proverò oggi nuovamente con il phon e con la "lastra di appoggio" anche se ieri in 15 minuti non si arrivava ad avere una temperatura della lastra sufficiente per sciogliere la cera proverò a starci 30 minuti. Magari se trovo un phon ancora più potente.

A dire il vero ciò che mi ha "aperto gli occhi" è stato l'accendino, dovrei avere una persona sotto mentre pennello :chessygrin: oppure pensavo di scaldare la lastra di appoggio in cucina e con le pinze portarla in laboratorio sulle caprette in legno...che dici?

la cera d'api preferirei evitarla per due motivi: 1 devo tornare in piazza duomo e 2 come tu mi insegni cala come performance.


PS
Lu-X Ha scritto:ricorda: accarezza l'impasto con il pennello (possibilmente quando è ancora calduccio), oppure immergi leggermente la punta nell'impasto liquido
Il fatto è che scaldo la cera in un pentolino di latta sul gas a fuoco lento e passa dopo due minuti dallo stato solido al liquido, poi quando spengo tutto in circa due minuti di orologio torna allo stato solido, questo per dire che la fase intermedia di stato gelatinoso è molto breve nell'ordine di pochi secondi.
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#44
cangaceiro Ha scritto:La cera carnauba ha un punto di fusione di 80-86 gradi, per cui deduco che la piastra di ottone deve essere calda al punto tale che se ci metto la mano mi scotto.
Ho utilizzato per scaldare la piastra di ottone di 20/10 di spessore un comune phon da 1600 watt. Dopo 15 minuti che tengo il phon sulla piastra ad una distanza di 1 cm, detta piastra si scalda per capirci posso tenerci appoggiata la mano per 5-6 secondi poi devo toglierla perché sento troppo caldo.
Solo tenendo il phon a 5 mm vedo che la cera torna allo stato liquido ma appena mi allontano solidifica, idem se metto il pennello sotto il phon.
Utilizzando un accendino ponendo la fiamma sotto la piastra, per cui verso la parte non lucida che conseguentemente si annerisce, ecco che la cera torna allo stato liquido ma togliendo l'accendino dopo pochi secondi risolidifica dandomi poco tempo per spalmarla.



Il pannello è di 2 mm di spessore, dunque:
se faccio seguire la pennellata dal phon anche tenendolo ad una distanza minima tipo 10 mm la cera passa allo stato solido e la stendo molto male. Meno di 10 mm non posso perchè mi serve detto spessore per tenere la larghezza del pennello.
Ieri sera ho provato a mettere sotto un altro pannello di ottone per avere sulla piastra lucidata una costanza di temperatura calda, l'unica cosa che ho notato che mettendo l'accendino sotto a questa "lastra di appoggio" la cera sulla lastra lucida non si scioglieva ovviamente perchè ci vuole più tempo al calore per propagarsi lungo tutta la superficie di ambo le piastre.

Proverò oggi nuovamente con il phon e con la "lastra di appoggio" anche se ieri in 15 minuti non si arrivava ad avere una temperatura della lastra sufficiente per sciogliere la cera proverò a starci 30 minuti. Magari se trovo un phon ancora più potente.

A dire il vero ciò che mi ha "aperto gli occhi" è stato l'accendino, dovrei avere una persona sotto mentre pennello :chessygrin: oppure pensavo di scaldare la lastra di appoggio in cucina e con le pinze portarla in laboratorio sulle caprette in legno...che dici?

la cera d'api preferirei evitarla per due motivi: 1 devo tornare in piazza duomo e 2 come tu mi insegni cala come performance.


PS

Il fatto è che scaldo la cera in un pentolino di latta sul gas a fuoco lento e passa dopo due minuti dallo stato solido al liquido, poi quando spengo tutto in circa due minuti di orologio torna allo stato solido, questo per dire che la fase intermedia di stato gelatinoso è molto breve nell'ordine di pochi secondi.
Magari è una cavolata..ma la butto li lo stesso! Big Grin
e se appoggiassi la lastra su qualche piastra, griglia insomma su un supporto con sotto della brace?
a mo' di barbecue insomma!!!
spero di non aver detto una colossale cavolata! Big Grin
Driving an mx5 it's not about miles per gallon, but Smiles per gallon
MX-5 NA 1.8 - Road&Track
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#45
tutto giusto, comunque se sono due millimetri se tieni il phon sotto il cavalletto mentre sopra passi il pennello dovresti farcela. Il problema è che (io purtroppo) sono abituato a lavorare con il cannello, il becco a gas oppure il phon da officina (che è bello potente). Se hai vicino un negozio di ferramenta potresti vedere se riesci a trovare questo, vedrai che risolvi il problema in un momento! (sempre tenendolo sotto)

http://img322.imageshack.us/img322/8592/...ano2lx.jpg

costano poco e sono regolabili nella fiamma.

Number hai ragione anche tu, ma il suo problema è che non ha uno strumento per scaldare rapidamente
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#46
però a prescindere dall' "oggetto" in grado di scaldare rapidamente.....mettere sotto il pannello lucidato un pannello di appoggio sempre di ottone ma non lucido portando quindi lo spessore generale a 4mm, chiaramente 2+2, è una miglioria?
cioè a mio modesto parere se porto questo pannello di appoggio a una buona temperatura di calore dovrebbe poi tenermi la temperatura della piastra lucida un po' più lunga nel tempo, che dici Lu-X? Grazie mille come al solito.

Cmq l'idea di Number34 mi piace, considerando che ho il barbecue dietro le spalle credo che proverò anche questa soluzione.

Nel frattempo mi stavo accindendo a sparare sulle due lastre ben due phon ma sono stato fermato dal temporale che adesso impervia.
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#47
Una pistola termica base base costa anche meno di 20 euro, forse vale la spesa!
NB 1.6 Siepe 2000
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#48
certo Canga migliora, ma devi attendere un bel po' a scaldare col phon. Meglio di tutto sarebbe un bel pezzo "de fero" da 5/6 mm che ha un buon volano termico, ma poi avresti i tuoi problemi a scaldarlo. Potresti metterlo sul gas, ma poi come lo sposti? Inoltre ti farebbe fuori i cavalletti di legno. Con la "pistola a gas" puoi scaldare l'area localizzata dove stai operando, e lavorando dal basso non avrai problemi.. occhio che scalda e probabilmente ai primi colpi di pennello la cera bollirà!
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#49
be adesso studio un po' sul da farsi e mi impratichisco....cmq la cera carnauba mista a benzina quando è in stato liquido può passare allo stato gassoso? e se sì a quanti gradi più o meno?

Se mi permettete un'altra cosa: mi si era consigliato di stendere la cera la mattina e di passare il panno di lana prima di cena, quindi ad una distanza di 12 ore, ma non sono un po' troppe? perchè dopo 12 ore mi sembra già troppo secca non è meglio anticipare di qualche ora lo strofinaggio?


Grazie ancora.
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#50
.. beh, dunque, i gradi non te li so dire, di sicuro prima vedi l'ottone cambiare colore, e quando ci metti sopra il pennello frigge e scoppietta (provato)

lo "strofinaggio" puoi farlo appena il pannello è freddo! dicevo mattina/sera considerando che le giornate ultimamente sono calde, così magari i pannelli assorbono un po' di calore dall'ambiente e son tiepidi
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