mollare la barca Italia?

[Antonio]

Avendo vissuto parecchio all'estero vado controcorrente: stai dove sei.
E' un periodaccio, ed ovunque vada trovi la medesima situazione, con la grossa differenza che sei da solo, non hai supporto e non hai servizi.

La crisi si sente ovunque.

Evita come la peste USA: finche' non hanno sufficiente lavoro per gli "interni" non ci pensano nemmeno a prendere esterni.
Germania? Bel posto per lavorare (non per vivere!), a patto di sapere bene il tedesco: altrimenti vai la' e frequenti i corsi intensivi per stranieri (1 anno circa) che sono preliminari alla ricerca di posizioni lavorative in Cruccolandia.
UK non saprei.

Se dovessi trasferirmi ora: Russia, India o Sud America. Il resto e' tempo perso.

Ho sentito parlar bene (a livello di lavoro) dei paesi arabi in particolare Arabia Saudita. Minchiata?

[Number34]

Solo lavoro però..
Ci ho vissuto (UAE) e io, personalmente, non riuscirei a vivere in un paese dittatoriale (alla fine lo è) e dove le persone meno abbienti sono trattati peggio degli schiavi, molto più che in italia.
Non è che si stia male, il periodo passato li è stato fantastico, ma non è posto in cui andrei a viverci stabilmente.
Io e la mia ragazza abbiamo deciso di partire all'inizio dell'anno prossimo. La scelta dipende da dove lei potrà andare a fare il dottorato e al momento attuale i due più papabili sono US e australia.


Inviato dal mio GT-S5570I con Tapatalk 2

[Filos]

ma sbaglio o l'utente che credo molti qui dentro conoscano,the racer, non è partito per l'australia?
Io non lo conosco personalmente, chi sa qualcosa?

[ago88]

Mio fratello è parito per l'australia circa un mese fa, alla volta di Melburne.. 20 anni, cuoco, ma li non ha trovato ancora nulla (è stato rimbalzato più valte a vari colloqui) in settimana dovrbbe trasferirsi a Perth, dove fra non molto inizia la bella stagione / riapertura di vari locali; ovviamente spera di trovare qualche posto li.

Dal canto mio, la vedo sempre più grigia, 25 anni "geometra" praticmente obbligato dal nostro collegio ad aprire una partitia Iva e rimanere rinchiuso in uno studio ingegneria/architettura, passando ore al cad, per fortuna ultimamente mi sono fatto un paio di clienti, ma se non abitassi con i miei dovrei seriamente trovare dell'altro:cry2:... ammesso che si trovi

[Leonow]

Mi aggrego al coro, Antonio, vai se puoi... Tra l'altro una laurea triennale è vista così così, si fa fatica anche con la specialistica, all'estero invece (come ti ha già detto qualcuno) la triennale italiana è equiparata ad una normale laurea, quindi è molto più "spendibile"... Poi "estero" è un termine vago, dipende molto da dove si va, immagino però che se tu hai dei contatti questi saranno in posti dove sai di poter iniziare una buona carriera.
Io ero pronto, armi e bagagli, circa tre anni fa, con le stesse tue motivazioni (anche se il lavoro in Italia ce l'avevo, ma volevo guadagnare di più e fare esperienza fuori e imparare meglio un'altra lingua ecc ecc), poi ho incontrato la femminafatele e son rimasto qui, anzi, sono andato a finire a vivere ad Asiago!!! Adesso per fortuna ci siamo trasferiti a padova e si respira un po' di vita... comunque, con tutto il bene che voglio a questa donna e a tutte le conseguenze dell'amore (pargolo compreso), l'unico cruccio è quello di non essere più partito, davvero. Quindi: Fallo finché sei in tempo!!!!

[axet]

Prima di passare alla lettura della risposta, vorrei consigliare la visione di questo video:

http://www.youtube.com/watch?v=06fmKbLBCd0

Il contatto più vicino che ho avuto con quest'uomo è stato attendere la metro alla mia stessa stazione, era con sua moglie. Non per santificarlo e glorificarlo, però questo fatto mi ha dato un certo senso di privilegio positivo verso la veridicità delle sue parole, o per lo meno con una traettoria morale più terra-terra che terra-aria.

Io credo e ne rimarrò convinto penso fino a che non ci saranno dei riscontrabili risultati (per cui è possibile che queste posizioni rimangono nella mia immaginazione in eterno) che questo paese sia quello con i margini di progresso e sviluppo più alti del mondo occidentale. Non per campanilismo, per mitologia, mammonismo compulsivo, berlusconesimo simposico, ma per esperienza.

Una delle principali cause che hanno drammaticamente fermato questo paese è stato il crollo del mondo dell'edilizia italiana, la vera madre generatrice del consumismo interno del nostro territorio. Il crollo del mattone ha portato dietro di sè un indotto più o meno diretto spaventoso (dall'arredamento alle auto, dalle banche alla nautica).

Uno dei paesi con una delle più grandi emergenze architettoniche nei paesi sviluppati è proprio l'Italia.
Abbiamo un patrimonio storico con potenzialità uniche e irripetibili, in condizioni che meriteremmo la galera.
Abbiamo un patrimonio edilizio residenziale pessimo dal punto di vista energetico, che vista la nostra situazione riguardo materie prime e fonti rinnovabili, andrebbe immediatamente ridimensionato.
Abbiamo un apparato infrastrutturale ed edilizio statale vetusto, ridicolo, inefficiente ed inadeguato.

Possiamo continuare quanto vogliamo nei campi dell'estrazione del carbone, della siderurgia, fare battaglie anche epiche, che tanto perderemo sempre in maniera tanto rapida quanto inesorabile. E' come andare in Nigeria a produrre il Parmigiano Reggiano. Ci puoi anche riuscire, ma nel momento in cui avrai la possibilità di immettere sul mercato la tua prima fetta produttiva (dopo aver: acquistato e trasportato il bestiame giusto per l'apporto della materia prima, localizzato l'area adeguata per l'allevamento con il relativo fabbisogno alimentare, acquisito le competenze tecniche, chimiche e produttive, con la relativa assunzione di un organico più unico che raro, aver costruito una struttura che in confronto al vicinato sembrerà più simile a un astronave) gli altri ne avranno già piazzate dieci.

E' importantissima la frase: siamo l'0,83% del mondo a cui tutti guardano. Per quello che posso testimoniare per il mio lavoro, passione ed esperienza....è proprio cosi. Se non ci concetreremo sulla produzione di autenticità e sull'adeguamento e sviluppo del nostro patrimonio, saremo cancellati, non solo come stato ma come popolo. In una realtà economica così globalizzata, così replicabile, così sradicata l'unico punto di forza a noi imputabile è l'unicità. E non dobbiamo inventarci nulla, dobbiamo solo tornare a una mentalità di 52 anni fa.

E' per questo che non posso che trovare folle, illogica, irresponsabile, inscusabile la condizione economica ma sopratutto sociale in cui si trova oggi questo paese.
Stiamo perdendo la generazione migliore dai tempi del dopoguerra a oggi.

[CJ_]

axet hai ragione da vendere. Il mio umile e forse semplicistico modo di pensare è che siamo in mano a gente che vive in un mondo tutto loro.

Se ci fosse uno che deve vivere con 1/2000€ al mese a gestire i conti e mandare avanti la baracca Italia, potremmo essere il popolo più ricco del mondo.
Invece, chi preme i tasti, vive con 15/20.000€ al mese + bonus etc etc e non gliene frega una mazza della baracca Italia, che tanto lui ha già 50 anni se Ci va bene, e 80 se Gli va male. :cry2:

[axet]

axet hai ragione da vendere. Il mio umile e forse semplicistico modo di pensare è che siamo in mano a gente che vive in un mondo tutto loro.

ecco questa però è una demonizzazione del tutto inefficace.

queste sono scusanti che possono permettersi stati a regime praticamente dittatoriale, dove le persone non sono scelte ma imposte.

la nostra classe dirigente politica l'abbiamo messa noi lì e per i motivi più disparati: perchè così mio figlio aveva il posto in comune, perchè così mio genero il concorso lo vince sicuramente, perchè così questi 3 appalti li prendiamo sicuramente noi, perchè dai è simpatico e ci fa ridere.
Mi spiace dirlo ed ammetterlo, perchè molta gente è morta per la realizzazione di questo diritto, ma un grosso problema italiano è il suffragio universale.

[Number34]

ecco questa però è una demonizzazione del tutto inefficace.

queste sono scusanti che possono permettersi stati a regime praticamente dittatoriale, dove le persone non sono scelte ma imposte.

la nostra classe dirigente politica l'abbiamo messa noi lì e per i motivi più disparati: perchè così mio figlio aveva il posto in comune, perchè così mio genero il concorso lo vince sicuramente, perchè così questi 3 appalti li prendiamo sicuramente noi, perchè dai è simpatico e ci fa ridere.
Mi spiace dirlo ed ammetterlo, perchè molta gente è morta per la realizzazione di questo diritto, ma un grosso problema italiano è il suffragio universale.

Non sono d'accordo
Noi scegliamo dei politici. Purtroppo gli stessi scelgono anche i "tecnici", quelli che decidono lavori pbblici, appalti etc senza regole precise.
Lo stavo guardando proprio adesso:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/med...46.html#p=

[axet]

Manuel...leggi la diascalia del video e vedrai che è esattamente quello che ho specificato io nel mio commento:


Forse la risposta sta nel fatto che più che la competenza o l'amore per la cosa pubblica in un parlamentare si cerca la fedeltà a chi ti fa eleggere.