Dangerfield78 Ha scritto:Vogliamo anche dire una volta per tutte che arrivati rimangono letteralmente ingabbiati in Italia perché non riesco a raggiungere i paesi dove vorrebbero andare... che l'Italia si trova in questa situazione è anche perché in europa non contiamo un ca**o ed oltre ad aver fatto corna nelle foto e a dare della culona alla Merkel, non abbiamo mai affrontato seriamente il problema.
Penso sia anche ora di alzare un po' la voce con le frontiere che ci circondano.
Beh…che siamo dei pagliacci non è una novità!
L'Europa si permette di farci il ***** se non li accogliamo…e poi Malta li affonda o li spinge nelle nostre acque territoriali…e nessuno dice niente
cit: "beh certo che fare un turbo per girare a meno di un bar è come andare a letto con Selen e non trombarsela..."
voi non avete visto niente...
:haha:
Location: Rivalta di Torino
Regione/Stato: Piemonte
Modello:
Già... so' mago! :whistling:
13-11-2013, 22:57
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-11-2013, 23:33 da smoke.)
Bhè,
Muoversi in EU le carte sono abbastanza facili.
in Belgio se vuoi ti dico che carte servono.
Comunque in 10gg ci sei.
poi devi affrontare la lingua: inglese e olandese nelle fiandre
francese in vallonia
il mio amico cameriere ha cominciato con i ristoranti italiani mentre imparava...
MX-5 SOLLEONE NB 1600
Freni Sport, Greenstuff, Torsen 4.1, cambio 6marce, volano F1, pannello K&N, Hard Dog Deuce, scarico "Lagostina", Barra OMP, Temp Rolando, Tokico Illumina tein springs; Next: Rail P5, carbon intake box ILM
EX Boxster 986 2700 OEM
EX X1/9 mkII 1500, 2X DCNF40, coll. Alquati, condotti lucidati, valvole grandi
EX MR2 mkII Rev.4, cerchi 17 Type R RHD
Location: Modena
Regione/Stato: Emilia-Romagna
Modello:
Ho fatto fatica tenere il passo per leggere tutto...
Come diceva Troisi quelli sono milioni a scrivere, io sono uno a leggere, non è possibile!
Detto questo faccio una premessa e vorrei fare una domanda a chi già ha fatto questo passo.
Dopo anni di sacrifici e salti mortali ormai mi manca poco ad uscire dall'università. Dovrò solo convircermi che ho bisogno di smetterà con master, masterini e mettermi all'opera per affrontare la dura decisione su dove mi dovrà portare il biglietto di sola andata. Una volta preso il coraggio a quattro mani uscirò come "automotive engineer", o meglio, come malato di motori che ha il sogno di diventare uno che ne sa davvero.
Ovviamente non sarei mai "emigrato" da casa mia per fare qualche lavoretto e mantenermi agli studi se la prospettiva fosse stata quella di rimanere in Fiat e, considerando che non so una parola di tedesco e che preferirei bruciare tra le fiamme dell'inferno che dover pronunciare ancora una parola di francese, l'ultima opzione che mi resta è l'Inghilterra (e che opzione visto che gran parte degli studi di progettazione mondiali sono lì)
Quello che vorrei chiedere è se qualcuno di voi è già fuggito dalla dittatura italiana per rifugiarsi tra le braccia della Regina e, se sapete, qualche informazione papale papale, tipo come si vive li, quanto siamo discriminati o apprezzati e cosa serve di burocratico per poter stare li tranquillo.
Insomma, siccome ovunque andrò vorrei restarci in pianta stabile, mi piacerebbe sapere se qualcuno ha qualche dritta su come poter costruire un'orticello tranquillo per costruirci un'altra vita.
Sent from Grazia and Graziella using grazie ar ca....
pilistation Ha scritto:Muahahahahahaahah!!! Infamissimo! :haha:
Un altro genio che continua a dare corda... Clap Clap Clap!
"Corri Fiero, Vivi Libero" cit. Sonny Barger
Nico87 Ha scritto:A me pare che alla fine, per quanto interessanti siano gli argomenti trattati, si sia andati OT. Io vorrei avere info in più, avere dei feedback da chi ha deciso di andare a lavorare all'estero... Ho bisogno di sapere, più che il perchè o il per come, le carte, i punti di riferimento una volta arrivati, la ricerca lavoro e della casa.... Insomma vorrei sapere i dettagli, per non arrivare lì e dovermi chiedere "e adesso?". Se parto lo faccio per lavorare, ovvio.. Ma mi servono più informazioni.....
Inviato dalla mia superpadella ultafiga deluxe
Se vuoi info o qualcosa per l'Australia aggiungici su Facebook: Anais Sainz Coronel oppure Yan rammus
Non scriviamo più qua, c'è solo gente perditempo che mette zizzania per nulla
"Corri Fiero, Vivi Libero" cit. Sonny Barger
Fly Lemon Ha scritto:Riguardo ai clandestini beh, che dire....dovremmo prima metterci al loro posto e poi giudicare. Per spendere 1000/1500/2000€ per imbarcarsi su un barcone con la minima possibilita' di trovare un lavoro e con quasi la certezza di morire vuol dire che ci sono delle motivazioni e delle situazioni talmente difficili che ti portano a fare questo. Ecco perche' non mi sento di giudicarli e di rimandarli a casa, ma queste sono opinioni personali su questo hai ragione... personalmente ci ho provato più volte a mettermi nei loro panni, e ogni volta che discuto di queste cose con amici più intolleranti di me finisco per fare il comunista di turno (strano ma vero)...
comunque capisco le situazioni disastrose dei loro paesi, i motivi che li spingono a partire, i viaggi tormentati che fanno e i soldi che spendono (se è vero che li spendono)... mi domando anche come faccia un uomo che vive a pane e acqua ad avere 2000 € da spendere considerando che nei loro paesi 2000 € valgono come 10000 qui... questa è solo una domanda innocente, non un tentativo di polemizzare.
tornando sopra di 3 frasi... capisco, o almeno provo a capire, ma poi mi domando perché proprio l'Italia? ci sono un sacco di Paesi in Africa che non hanno la guerra, ci sono un sacco di Paesi in Europa dove la gente vive meglio...
La risposta che mi sono dato è: perché l'Italia da accoglienza, perché le leggi italiane danno priorità agli extracomunitari, perché qui mangiano anche se non hanno un lavoro o un documento.... in Africa se non hanno soldi per mangiare muoiono... qui no... non è che partono già con l'idea di sfruttare il nostro buonismo? non è che chi organizza le traversate del Mediterraneo convinca i migranti che qui sia la terra promessa quando in realtà a stento mangiamo noi?
non è che loro pensano: - partiamo con la nave, arriviamo sulle acque territoriali, simuliamo un'avaria e come naufraghi sono obbligati ad aiutarci, poi chiediamo asilo e ci danno i documenti, intanto mangiamo e dormiamo a spese loro... -
è questo che fa incazzare la gente.
Demios Ha scritto:Quello che vorrei chiedere è se qualcuno di voi è già fuggito dalla dittatura italiana per rifugiarsi tra le braccia della Regina e, se sapete, qualche informazione papale papale, tipo come si vive li, quanto siamo discriminati o apprezzati e cosa serve di burocratico per poter stare li tranquillo.
Insomma, siccome ovunque andrò vorrei restarci in pianta stabile, mi piacerebbe sapere se qualcuno ha qualche dritta su come poter costruire un'orticello tranquillo per costruirci un'altra vita. un'amica di mio fratello è partita per stare qualche mese, sono passati 6 anni e non vuole tornare, ma nel suo caso è arrivata come tanti, appartamento orrendo condiviso, lavoro sottopagato al mercato... poi pian piano si è integrata, ha girato qualche negozio di camden, ha un contratto e vive dignitosamente...
certo non è partita con una laurea pensando di diventare chissà chi... lei era affascinata da Londra e quando ci è andata ha trovato il suo posto di mondo... qui lavorava in fabbrica, lì fa la commessa di negozio, ma sta bene, le piace la gente, le piace l'ambiente, le piace il lavoro che fa...
diverso è quello che vuoi fare tu...
Location: Padova
Regione/Stato: Veneto
Modello:
Ciò che purtroppo è successo qualche giorno fa a quei due ragazzi italiani in inghilterra non mi fa ben sperare in una calda accoglienza da parte loro.
Poi è ovvio che probabilmente si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato e soprattutto che hanno trovato degli animali, e non delle persone...ma per me è una buona cartina tornasole per capire cosa ne pensano gli inglesi sugli italiani che vivono lì, ovviamente in maniera talmente estrema da non poter nemmeno essere paragonata, però fa capire molte cose...
Inviato da un contatto dredis non identificato
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Mia sorella ha abitato 5-6 anni in UK. Non è andata là a caso, ma perchè le era stata offerta una opportunità di carriera nel suo settore, quindi già con un lavoro in mano. Il primo ostacolo è stato farsi riconoscere il diploma universitario V.Ordinamento per farsi adeguare lo stipendio. Per il resto niente di che, tutto bene, tranne che 4-5 anni fa si è trasferita in Svizzera dove pagano molto meglio, i servizi sono molto migliori ecc.ecc. In sostanza, tra UK e Italia mi diceva che non c'era chissà che differenza. Tra Italia e Svizzera sì.
Si è trasferita dall'Inghilterra alla Svizzera perchè in UK la crisi è forse stata più pesante che in Italia. Dove lavorava lei, 5000 dipendenti, in due anni sono arrivati a 2500 dipendenti.
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