enrymx5 Ha scritto:Io sono un appassionato dell Scozia e delle varie storie legate alle lotte portate avanti da William Wallace e altri. Quindi, col cuore, vicino agli indipendentisti. Ma poi, pensandoci bene, mi sono detto: gli Scozzesi stanno bene, Edimburgo è la città del Regno Unito col minor tasso di disoccupazione...chi gliela fa fare di rischiare di andare a stare (probabilmente) peggio cambiando la situazione attuale? di sicuro non avrebbero migliorato lo status attuale, quindi, alla fine, hanno preferito lasciare tutto com'è.
Penso anch'io che la vera vincitrice di questo referendum sia stata la paura.
Ieri mi e' balenata in mente l'idea che molti i italiani vedano la politica come una sorta di reality show, che non attiene davvero al loro mondo.
Vedono i politici come dei personaggi popolari, di cui sono avidi di conoscere i particolari, di condividere le loro esperienze allo stesso modo in cui lo fanno per i personaggi popolari dal mondo dello spettacolo, dello sport.
E cosi' forse scelgono quello che gli piace di piu', quello che comunica di piu', perche' cosi' avranno maggiori possibilita' di rifuggiarsi nella sua vita quando la loro non gli aggrada. Non importa quello che dice, l'importante e' che dica qualcosa, che gli piaccia il modo in cui la dice, che non li faccia sentire soli, abbandonati, che si possano identificare in lui come con un personaggio di un film.
L'economia peggiora, la popolarita' dell'annuncino aumenta. Il peggioramento non e' al fine di perseguire una maggiore giustizia sociale, non e' un sacrificio per un miglior vantaggio futuro; eppure non c'e' alcuna relazione virtuosa tra merito e popolarita'. Come se lui e gli altri fossero divi del cinema o comparse; che interpretino ruoli positivi o negativi importa relativamente: riempiono il tempo nell'attesa dal parrucchiere, il tempo da trascorrere in un pomerigio di pioggia o mentre si beve qualcosa. Sono personaggi da Chi e Novella 2000.
Gli italiani non sono elettori, sono piu' che altro dei fan.
Quando si capirà che abbiamo un presidente del consiglio dopo altri due che non sono stati eletti e un presidente della repubblica illegittimo come loro essendo il parlamento eletto con una legge incostituzionale forse si capirà cos'è la Troika e come può ridurre un paese in mutande.Vedi Grecia.
MEMENTO MORI
Più che altro gli italiani devono capire cos'è la comunicazione e in che modo viene usata. I politici di oggi sono esperti nel dire e non nel fare.
Parole come "riformare" sono spesso usate perché percepite dal pubblico come un cambiare in meglio ma nulla garantisce che ciò che si andrà a riformare, possa peggiorare le cose.
E' come giocare a carte e al di là di aver vinto o perso, prendersi il merito di averle mischiate. :haha:
oh, ma se il Vaticano ha condannato un prete per essere un pedofilo allora può anche essere che un giorno torneremo a votare.
Abbiate fede!!! :haha:
La Gatta : 2003 NBFL 1.8 Sport http://www.mx5italia.com/showthread.php?19520-La-Gatta
Team Ciocapiàt pResident Evil
Bisso Ha scritto:se poi si arriva a fare il solito discorso: "ne vale la pena?" non se ne viene più fuori...
l'importante è pensare bene a cosa si fa, a cosa si vuole fare e a cosa si vuole ottenere...
angeloc4 Ha scritto:Quando si capirà che abbiamo un presidente del consiglio dopo altri due che non sono stati eletti e un presidente della repubblica illegittimo come loro essendo il parlamento eletto con una legge incostituzionale forse si capirà cos'è la Troika e come può ridurre un paese in mutande.Vedi Grecia. In Italia non abbiamo mai eletto un capo del governo. Abbiamo un parlamento che lo vota. E noi votiamo il parlamento.
Invece di pensare a cospirazioni e dittature vediamo di non votare col *****.
Facile dare la colpa ad altri, quando si è nella ***** per essere un popolo codardo che vota il buffone che fa più ridere.
Dangerfield78 Ha scritto:Più che altro gli italiani devono capire cos'è la comunicazione e in che modo viene usata. I politici di oggi sono esperti nel dire e non nel fare.
...
"Bravo comunicatore"... quante volte l'ho sentito dire.
Qualcuno inventa qualcosa, ha un'idea buona o scadente, pensa qualcosa che può interessare ad altri e decide di comunicarla. La comunica in maniera tale che gli altri la condividano con lui per come essa è.
Per me, è un bravo comunicatore.
Qualcuno vuole qualcosa da qualcun altro e articola frasi, pensieri e discorsi al fine di ottenerla. In base a quanto di vero c'è nelle sue argomentazioni ed in base a ciò che vuole lo identifico come venditore, imbonitore, truffatore.
...invece i politici sono o non sono identificati solamente come "bravi comunicatori".
http://video.corriere.it/telefonate-self...3d521e395a
Chi vi ricorda?
Berlusconi? Crozza che lo imita?
...somiglia ancora di più a qualcun altro!
!irrapsaG atimi ehc èrocraM ireN
(ho scritto da destra a sinista, per non influenzarvi con la mia opinione)
...è identico adbye:
Secondo voi, alle luce dei risultati delle ultime elezionie se non vigesse il doverismo ( http://www.corriere.it/politica/15_maggi...a5d4.shtml) unitario, il Veneto si seccessionerebbe?
LucaJones Ha scritto:Secondo voi, alle luce dei risultati delle ultime elezionie se non vigesse il doverismo (http://www.corriere.it/politica/15_maggi...a5d4.shtml) unitario, il Veneto si seccessionerebbe?
considero che la maggioranza delle persone è stupida, purtroppo, penso di si. ma alla lunga, e lo dico da "terrone", il veneto pagherebbe cara la sua "indipendenza". Alcuni fattori li ignoriamo o facciamo finta di farlo:
- Fiscali :il veneto funziona, bene, perchè fa parte di una nazione. Da solo dovrebbe gestire, senza trasferimenti statali, sanità scuole e welfare, cosa che adesso è tenuta in piedi dai fondi di roma, aihmè tanto vituperata. Quando sento un leghista grugnire riguardo all'irap generata che dovrebbe coprire le spese di un fantomatico stato provo tenerezza. Scuole, pensioni, servizi di sicurezza (polizia, carabinieri e gdf), amministrazione finanziaria sono coperti in toto dallo stato, che li finanzia attraverso il debito pubblico. L'irap paga, una parte, della spesa sanitaria, poi nulla. Immagino che lo il nuovo stato dovrebbe emettere dei titoli di debito anch'esso e che pagherebbero un bel differenziale di tasso rispetto ai titoli italiani.
- Economici: il veneto produce (mobili, agroalimentare e altro) ma il nuovo stato dovrebbe fare due passi, non scontati, entrare in europa e fare accordi con i "confinati" per la gestione dell'import di energia e materie prime, siamo sicuri che il gioco valga la candela? Se poi guardiamo da dove proviene la mano d'opera (il sud e l'est europa) e pensiamo che la politica dell'immigrazione chiuda a questi soggetti, a quanto salirebbe il costo del lavoro?
- Sociali: i conti per capire chi è "dentro" o "fuori" come si farebbero? se uno si chiama cuccurullo o esposito, avrà la nazionalità?
insomma, in un momento in cui dovremmo pensare a come fare le riforme per diminuire l'impatto della burocrazia, garantirci pensioni, avere un fisco accettabile, che senso ha parlare di creare un ministato, che conterebbe poco?
ormai la minchiata di avere una repubblica (scritto volutamente piccolo) l'abbiamo fatta, perchè non provare a farla funzionare?
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