enrymx5 Ha scritto:Dici? in effetti sembrerebbe così ma...guarda i voti dei Veneti alle ultime elezioni politiche: http://www.corriere.it/Speciali/Politica...NE_5.shtml
mi sembra rispecchi la base nazionale! e questo, come già detto in un mio post precedente, non riesco a capirlo...
Confermo la mia opinione.
Quei simboli corrispondono a persone diverse in diverse zone d'Italia! Per di più, probabilmente si creerebbero partiti diversi da quelli nazionali, magari svincolati da certe altre (il)logiche.
Non ho detto che sarebbe il paradiso terrestre, ma credo che riuscirebbero a fare di meglio della attuale media nazionale.
LucaJones Ha scritto:Fly, siamo in un paese democratico, quindi le colpe di ciò che fanno da anni le classi politiche sono dovute a noi.
Lasciando da parte gli svantaggi e quanto sia realistico perseguire l'indipendenza del Veneto, c'è un vantaggio che forse non è stato preso in considerazione: cambierebbe la base elettorale e i soli veneti eleggerebbero il loro governo. Secondo me, la qualità media si alzerebbe almeno un po' rispetto a quella nazionale e attuale!
Eh sì, non siamo d'accordo proprio su questo punto: anche se l'evasione fosse assente, credo che probabilmente ci sarebbero stati talmente tanti più sprechi da non rendere la situazione molto diversa da adesso, se non per chi di quegli sprechi si avvantaggia.
Mi esprimo brevemente, accettando il rischio di essere impreciso: non ritengo che essere democratici voglia dire accettare o condividere qualunque opinione, o tenerne conto anche se appartiene a pochi, o permettere di esprimerla. La prima la chiamo "incoerenza" (perché prima o poi ci sarà un'opinione diversa da quelle prima espresse), la seconda "rispetto delle minoranze", la terza "libertà d'espressione". Ci può essere democrazia senza queste altre tre cose. Per questo, in un Paese la democrazia non basta e non è l'unica cosa da tutelare.
Se vuoi, puoi approfondire tramite internet l'argomento relativo alle espulsioni dei vari partiti, e farti un'idea del perché si enfatizzino più o meno.
Potrei anche essere parzialmente d'accordo con l'ultima tua affermazione. Purtroppo non stanno solo cambiando la legge elettorale. Purtroppo non credo stiano cambiando in meglio la legge elettorale.
Pubblicizzano tantissimo i cambiamenti che cercano di apportare come se il cambiamento fosse sinonimo di miglioramento.
Sono d'accordo quando dici che le colpe dei politici sono sostanzialmente le nostre perche' li abbiamo votati: e' un aspetto che ho sempre ribadito.
Per quel che riguarda invece il fatto di essere democratici penso che democrazia, rispetto delle minoranze e liberta' di espressione non siano inscindibili tra loro: se ci sono tutte e 3 si puo' parlare di democrazia, se ne manca anche solo una la democrazia non esiste piu'.
Certo, non si puo' accontentare tutti in tutti gli aspetti, ma bisogna comunque tener di conto tutte le opinioni e le minoranze cercando comunque di tutelarle al meglio.
Le espulsioni dai partiti come detto in precedenza, a mio avviso sono comunque da ritenersi poco "democratiche": si e' fatto un processo alle intenzioni basando le cose su supposizioni solo per epurare persone che nel cammino politico hanno avuto dei punti di vista diversi da quello del padre-padrone del movimento (io almeno la vedo così...del resto non tutti la possono/devono pensare allo stesso modo). Il top fu raggiunto all' inizio quando Grillo di fatto vieto' le interviste e la partecipazione ai talk show dei propri rappresentati...se scappi dal confronto puoi avere tutte le migliori idee del mondo, ma passi subito male: se lo fai per non mettere in crisi le nuove leve che potrebbero essere messe alle corde da giornalisti o altri politici beh, cambia rappresentati, o fagli dei corsi di comunicazione perche' altrimenti vai poco avanti.
Detto questo, il governo attuale come gia' detto e' stato fatto perche' grazie alla legge elettorale vigente non siamo riusciti ad avere un governo in grado di governare. E' stato messo lì principalmente per riformare la legge elettorale e per cercare comunque di dare un minimo di governo ad un paese che ha le sue difficolta', quindi e' ovvio che non pensi solo alla legge elettorale, ma che questa sia un obiettivo da perseguire.
Che quella che verra' fuori sara' la migliore in assoluto ho qualche dubbio: che sia migliore di quella vigente invece non ho dubbi.
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Fly Lemon Ha scritto:Per quel che riguarda invece il fatto di essere democratici penso che democrazia, rispetto delle minoranze e liberta' di espressione (non) siano inscindibili tra loro: se ci sono tutte e 3 si puo' parlare di democrazia, se ne manca anche solo una la democrazia non esiste piu'.
Sopra, ho messo tra parentesi un "non" che credo per te sia di troppo.
Se la maggioranza di un popolo decidesse che non ci deve essere libertà di espressione e rispetto delle minoranze, sarebbe democratico eliminarle. Ovviamente, le regole di un paese democratico devono garantire le condizioni necessarie per la esistenza e conservazione della democrazia, e la libertà d'espressione, in determinate forme, è una di queste condizioni.
Un partito, un movimento, devono essere liberi di definire le regole da rispettare al fine di esserne parte. Tali regole non devono essere in contrasto con quelle del Paese in cui il partito/movimento opera. Se a qualcuno non piacciono quelle regole, deve semplicemente astenersi dall'aderire a quel movimento/partito, o rispettare quelle regole fino a quando non le fa cambiare.
Cosa ti piace dell'attuale forma della legge elettorale detta Italicum?
in italia abbiamo così rispetto delle minoranze che quattro stronzi possono appellarsi a questo concetto per paralizzare un po tutto, dalla costruzione della tav al muos....
LucaJones Ha scritto:Cosa ti piace dell'attuale forma della legge elettorale detta Italicum?
Niente, mi piace. L'Italicum è una porcata inutile e dannosa. Come la riforma del Senato così come viene proposta... Sono esterrefatto e di molto incazzato.
NA 1.6 Montego Blue 1997
(With 115 Engine)
" it just looks happy to be there"
(cit.)
@Doppiaeffe: Non apriamo il discorso Tav che ne esce un baratro. Mi stupisco che qualcuno pensi ancora che sia una "grande opera" necessaria. Anche dall'altra parte è da un po' che ne mettono in dubbio la reale utilità, soprattutto mettendo sul piatto della bilancia il costo in termini ambientali oltre che d'investimento economico. Ma tant'è...
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" it just looks happy to be there"
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Leonardo Lucarelli Ha scritto:@Doppiaeffe: Non apriamo il discorso Tav che ne esce un baratro. Mi stupisco che qualcuno pensi ancora che sia una "grande opera" necessaria. Anche dall'altra parte è da un po' che ne mettono in dubbio la reale utilità, soprattutto mettendo sul piatto della bilancia il costo in termini ambientali oltre che d'investimento economico. Ma tant'è...
Io ricordo il leader dei no-TAV andare a Roma con il Freccia Rossa, perchè così faceva prima...
misterz Ha scritto:Io ricordo il leader dei no-TAV andare a Roma con il Freccia Rossa, perchè così faceva prima...
E quindi? Guarda che i No Tav mica sono Mormoni, oh...
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Leonardo Lucarelli Ha scritto:E quindi? Guarda che i No Tav mica sono Mormoni, oh...
Beh sempre in "oni" finisce l'aggettivo
inviato dal petofono
Leonardo Lucarelli Ha scritto:E quindi? Guarda che i No Tav mica sono Mormoni, oh...
e quindi è un po' poco coerente...è come se il leader di Legambiente si facesse una zuppa di tartarughe Caretta Caretta
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