Poniamo il caso di viaggiare sempre a 2000 rpm con un diesel.
Il consumo specifico istantaneo testato a banco è un determinato valore
Ipotizziamo di lavorare in una zona di minimo consumo specifico.
Innanzitutto già qua c'è la prima cazzata, perchè le zone a minor consumo specifico sono quelle con farfalla completamente aperta. A bassi carichi ci sono una serie di effetti dovuti alla semplice presenza della valvola che fanno peggiorare NETTAMENTE i consumi.
A questo punto ipotizziamo di poter variare il carico cambiando marcia (e non usando l'acceleratore), in modo da rimanere sempre nello stesso range di giri.
Il consumo specifico rimarrà sempre lo stesso.
Fin qui non fa una piega il ragionamento, anche se cambiando marcia in realtà si sposta la curva di carico.
Il problema è proprio qui: gli attuali cambi automatici fanno esattamente questo: con appositi software ed una corretta spaziatura delle marce (6-7 rapporti almeno) tengono il regime del motore sempre nella fascia di minor consumo specifico. In questo modo il consumo cala.... ma non del 70%!!!!!!!
Altra cosa: cambiando curva di carico sposto solo il punto di funzionamento in una zona che mi aggrada di più. Ma perchè cambiare il carico se posso direttamente variare il punto di funzionamento? (cosa che fanno i cambi automatici moderni).
Il risultato del loro lavoro è semplicemente quello di aver, in pratica, montato delle ridotte. Pertanto la coppia necessaria per effettuare il moto non richiede l'uso dell'acceleratore (esattamente come nei grossi fuoristrada, montano le ridotte perchè su sterrato è meglio limitare il transitorio della frizione per non bruciarla e giocare con l'acceleratore per fornire la giusta coppia motrice tale da farmi uscire dalla melma)
Il consumo specifico istantaneo testato a banco è un determinato valore
Ipotizziamo di lavorare in una zona di minimo consumo specifico.
Innanzitutto già qua c'è la prima cazzata, perchè le zone a minor consumo specifico sono quelle con farfalla completamente aperta. A bassi carichi ci sono una serie di effetti dovuti alla semplice presenza della valvola che fanno peggiorare NETTAMENTE i consumi.
A questo punto ipotizziamo di poter variare il carico cambiando marcia (e non usando l'acceleratore), in modo da rimanere sempre nello stesso range di giri.
Il consumo specifico rimarrà sempre lo stesso.
Fin qui non fa una piega il ragionamento, anche se cambiando marcia in realtà si sposta la curva di carico.
Il problema è proprio qui: gli attuali cambi automatici fanno esattamente questo: con appositi software ed una corretta spaziatura delle marce (6-7 rapporti almeno) tengono il regime del motore sempre nella fascia di minor consumo specifico. In questo modo il consumo cala.... ma non del 70%!!!!!!!
Altra cosa: cambiando curva di carico sposto solo il punto di funzionamento in una zona che mi aggrada di più. Ma perchè cambiare il carico se posso direttamente variare il punto di funzionamento? (cosa che fanno i cambi automatici moderni).
Il risultato del loro lavoro è semplicemente quello di aver, in pratica, montato delle ridotte. Pertanto la coppia necessaria per effettuare il moto non richiede l'uso dell'acceleratore (esattamente come nei grossi fuoristrada, montano le ridotte perchè su sterrato è meglio limitare il transitorio della frizione per non bruciarla e giocare con l'acceleratore per fornire la giusta coppia motrice tale da farmi uscire dalla melma)
Alberto