Doppiaeffe Ha scritto:Ferrari ha avuto il grandissimo merito di creare il "mito" cosa non riuscita a lamborghini e altri costruttori "engineriing oriented" la ferrari fu la prima casa automobilistica a essere "marketing oriented". Diventò un oggetto di stile e da collezione protagonista del jet set e fu la sua fortuna. Il 99% degli italiani ha una venerazione sfrenata per il marchio che dopo la cessione al gruppo fiat beneficiò di ingenti bonus concessi dallo stato all'azienda. Ogni italiano ripete, come fosse un mantra, che la ferrari è sempre stata in F1, ma in quelle condizioni era molto facile. Un privato che amministra un'azienda che ogni anno si vede arrivare "come per magia" soldi pubblici non ha problemi ha vedere perdere le macchine "di lusso del suo gruppo" per 20 anni. Comprendo il nazionalismo e il campanilismo che porta a dire che la ferrari è il miglior marchio del mondo, ma un minino di oggettività non sarebbe letale.
15 titoli Piloti F1,
16 titoli Costruttori F1,
13 titoli Internazionali Sport-Prototipo
9 volte prima alla 24 Ore di Le Mans,
8 volte alla Mille Miglia
9 Targa Florio
2 Carrera Panamericana
8 Mille km del Nurburgring
3 24 ore Spa
12 12 ore di Sebring
4 Tourist trophy
2 24 ore di Daytona
eccetera.
OGGETTIVAMENTE PARLANDO il discorso è lungo, quella della Ferrari è veramente una bella storia tecnologica ed umana seppur tragica spesso.
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«Nuvolari è il più grande corridore del passato, del presente e del futuro.»
Ferdinand Porsche
«Voglio sapere chi è quel cacasotto che ha paura di correre tra gli alberi!»
Jack Brabham (Ad una riunione per la sicurezza in pista)
«Oggi conoscerai Enzo Ferrari.Un vero duro.Un autentico figlio di *****.E' il nostro nemico principale.Quando morirà per noi le cose saranno molto più semplici»
Colin Chapman
Ferdinand Porsche
«Voglio sapere chi è quel cacasotto che ha paura di correre tra gli alberi!»
Jack Brabham (Ad una riunione per la sicurezza in pista)
«Oggi conoscerai Enzo Ferrari.Un vero duro.Un autentico figlio di *****.E' il nostro nemico principale.Quando morirà per noi le cose saranno molto più semplici»
Colin Chapman