Conclusione cap.10
Citazione:[FONT=Century Gothic][FONT=Century Gothic]CAP.10 - Giorno X – 22 dicembre (DOPO)
[/FONT]Durante il viaggio di ritorno gli occhi mi danno sempre più fastidio e, la guida di mio padre, non contribuisce affatto ad agevolarmi le cose: lui fa continuamente su e giù con il pedale dell’acceleratore… mi racconta che l’abitudine l’ha presa quando guidava le vecchie auto, il cui motore aveva bisogno di riposare e, per questo motivo, si accelerava e rilasciava in continuazione. Non ci credo granché, ma comunque questo non conta. Conta che devo stare sempre più con gli occhi chiusi e che il piede oscillante contribuisce a farmi salire la nausea. Sin da bambino soffro infatti il mal d’auto.[/FONT]
Dopo l’ora di viaggio circa a mezzogiorno arriviamo a casa… ero preoccupato di arrivarci in quanto la frizione ha iniziato a slittare e, se l’auto si fosse rotta, avrei avuto parecchi problemi.
La luce inizia ad essere particolarmente fastidiosa, già durante il viaggio gli occhi avevano iniziato a lacrimarmi copiosamente; mi metto comunque a letto e, più il tempo passa, più il fastidio aumenta. Devo infatti tenere gli occhi chiusi, e quando per qualsiasi ragione li apro, escono contemporaneamente 2 o 3 lacrime per occhio che mi bagnano il colletto della camicia. Il dolore aumenta sempre di più.
Quando il dolore arriva a livelli molto elevati, quasi insopportabili, penso: “ma chi me lo ha fatto fare? Prima stavo bene ed adesso mi ritrovo in queste condizioni…”. Chi aveva fatto l’intervento prima di me, non mi aveva detto che si soffriva a questi livelli… o aveva mentito, oppure il dolore è altamente soggettivo e dipende dalla persona e dal tipo di occhi. I miei sono chiari e sono sempre stati delicati. Spero che sia questa la ragione.
Arrivato alla soglia della mia massima sopportazione, decido di chiamare il dottore per chiedergli se la terapia con i colliri la devo iniziare subito oppure se devo attendere il giorno successivo, mi risponde di fare già due cicli prima di andare a dormire.
Inizio quindi a mettermi i colliri ma, nel frattempo prendo anche un analgesico. Non sono dell’idea che il dolore aiuti la guarigione come in molti, anche inconsciamente, pensano: il dolore se possibile va evitato e quindi mangio un crostino e prendo la pillola; sono le 16 circa e il dolore è ormai diventato insopportabile.
Anche mettere i colliri è assai difficoltoso, devo infatti aprire gli occhi e la cosa mi risulta assai difficoltosa; inoltre chi mi sta aiutando con i colliri ha bisogno di un pochino di luce per far cadere la goccia dentro l’occhio… e la luce è insopportabile.
Non so se è l’effetto dei colliri, oppure l’effetto dell’analgesico, ma alle 18 circa il dolore praticamente cessa: con la stessa rapidità con cui è aumentato, è diminuito repentinamente. Continuo ad avere fastidio e vedo male, ma il tutto è divenuto magicamente sopportabile. Mi imprimo comunque bene in mente di ricordarmi quello che ho passato, che seppure di “breve” durata, non è stato sicuramente piacevole.
La luce mi da meno fastidio, però continuo a portare gli occhiali scuri. Durante tutto il pomeriggio ho sempre sonnecchiato, è stato quasi un dormiveglia. Ceno normalmente, vado a dormire alle 21 e passo una notte tranquilla.
NA 1.6 115 CV (ANNO 1993 CLASSIC RED)
ex NA 1.6 115 CV (ANNO 1991 prima CLASSIC RED, poi diventata NEW ROSE' SBUCCIATO)
ex NA 1.6 115 CV (ANNO 1991 prima CLASSIC RED, poi diventata NEW ROSE' SBUCCIATO)