Pdor, il motorsport non lo scopro io che è un tipo di attività costosa, ma al Challenge abbiamo più volte fatto i calcoli dei costi medi sostenuti dai piloti e siamo a 500 Euro per data. Parliamo di un'auto "media", cioè di una Lotus aspirata, che fa cinque-sei date dell'anno.
Essi comprendono un treno di semislick, un tagliando aggiuntivo con pastiglie e due dischi, iscrizioni, trasferte, alberghi e benzina.
Con 3.000 Euro ti fai la stagione. Certo, delle gare vere manca la partenza in griglia, ma mancano anche le possibili sportellate.
Con un'MX-5 i costi scendono ed i calcoli fatti da Lanf lo confermano.
Ciò che spaventa molti sono i costi classici del motorsport, che sono di molti ordini di grandezza più elevati, quindi si suppone che mettere piede in pista sia fuori della propria portata, invece una giornata costa come una multa con autovelox, che per giunta, dopo esserti "sfogato" in circuito, avrai pure minori probabilità di prendere.
Spaventa anche il fatto di non avere una macchina preparata. Nulla di più sbagliato! "Gino" Spoon, in una vecchia puntata di Best Motoring che ricordo bene, disse che per andare in pista bastava sostituire regolarmente l'olio motore e l'olio cambio (spesso dimenticato), appena consumate le pastiglie comprarne di sportive e... andare! Io ci aggiungerei anche quattro cerchi usati su cui montare delle semislick, non tanto perché con le stradali si va "piano" (chissenefrega), ma perché a conti fatti convengono: le stradali d'Estate durano poco.
Personalmente, ho sempre corso con dei mezzi rottami. Sia per risparmiare (da giovane non è che avessi tutte 'ste disponibilità), ma perché correre con una macchina economica fa stare più tranquilli. Venendo ai tempi nostri, per una serie di coincidenze, al primo Challenge (allora si chiamava "Trophy") ho girato con un'Elise S1 totalmente originale, con gomme stradali ed i famigerati Koni rossi. Basta fare la gara sull'ultimo e si trova la propria dimensione. Idem l'Estate scorsa alla garetta che organizza Rajmond a Rijeka, dove con una vecchia Corsa cervavo di metter dietro quante più macchine possibili (poche!)
Ora, se uno ha quattro figli e dice: "Sto a casa con loro, ché son soldi e tempo spesi meglio" ha assolutamente ragione, ma gli strumenti per andare in pista in economia, oggi, ci sono tutti. Internet ha calmierato pure i prezzi di gomme e ricambi. E' che spesso per pigrizia si abbandona l'idea in partenza. L'abbiamo capito quando molti nuovi partecipanti sono arrivati al Challenge dopo che abbiamo cominciato a mettere a disposizione i piloti con maggior esperienza come tutor, vincendo le ultime perplessità.
Detto tutto ciò... Al nord est quest'anno non ci sarà il Challenge, Adria non è in lista, ma andremo a Rijeka il 21 Luglio. Ne vale la pena!
Essi comprendono un treno di semislick, un tagliando aggiuntivo con pastiglie e due dischi, iscrizioni, trasferte, alberghi e benzina.
Con 3.000 Euro ti fai la stagione. Certo, delle gare vere manca la partenza in griglia, ma mancano anche le possibili sportellate.
Con un'MX-5 i costi scendono ed i calcoli fatti da Lanf lo confermano.
Ciò che spaventa molti sono i costi classici del motorsport, che sono di molti ordini di grandezza più elevati, quindi si suppone che mettere piede in pista sia fuori della propria portata, invece una giornata costa come una multa con autovelox, che per giunta, dopo esserti "sfogato" in circuito, avrai pure minori probabilità di prendere.
Spaventa anche il fatto di non avere una macchina preparata. Nulla di più sbagliato! "Gino" Spoon, in una vecchia puntata di Best Motoring che ricordo bene, disse che per andare in pista bastava sostituire regolarmente l'olio motore e l'olio cambio (spesso dimenticato), appena consumate le pastiglie comprarne di sportive e... andare! Io ci aggiungerei anche quattro cerchi usati su cui montare delle semislick, non tanto perché con le stradali si va "piano" (chissenefrega), ma perché a conti fatti convengono: le stradali d'Estate durano poco.
Personalmente, ho sempre corso con dei mezzi rottami. Sia per risparmiare (da giovane non è che avessi tutte 'ste disponibilità), ma perché correre con una macchina economica fa stare più tranquilli. Venendo ai tempi nostri, per una serie di coincidenze, al primo Challenge (allora si chiamava "Trophy") ho girato con un'Elise S1 totalmente originale, con gomme stradali ed i famigerati Koni rossi. Basta fare la gara sull'ultimo e si trova la propria dimensione. Idem l'Estate scorsa alla garetta che organizza Rajmond a Rijeka, dove con una vecchia Corsa cervavo di metter dietro quante più macchine possibili (poche!)
Ora, se uno ha quattro figli e dice: "Sto a casa con loro, ché son soldi e tempo spesi meglio" ha assolutamente ragione, ma gli strumenti per andare in pista in economia, oggi, ci sono tutti. Internet ha calmierato pure i prezzi di gomme e ricambi. E' che spesso per pigrizia si abbandona l'idea in partenza. L'abbiamo capito quando molti nuovi partecipanti sono arrivati al Challenge dopo che abbiamo cominciato a mettere a disposizione i piloti con maggior esperienza come tutor, vincendo le ultime perplessità.
Detto tutto ciò... Al nord est quest'anno non ci sarà il Challenge, Adria non è in lista, ma andremo a Rijeka il 21 Luglio. Ne vale la pena!