lucazam Ha scritto:Tutte le città con meno macchine e meno fumi sono più belle e vivibili; ma per alcuni la macchina è un'esigenza. Mi permetto di dissentire sulla puntualità di autobus e tram a milano, che passano secondo il sentimento dell'autista. Diverso è il discorso per la metropolitana che è, in effetti, molto efficiente.
Ti porto il mio esempio: io mi faccio 130 km al giorno, esco da Milano e rientro tutte le sere, se per caso mi trovo davanti qualche pirla in bicicletta che mi tappa la strada apposta, credo che non lo metto sotto, uso direttamente il bazooka.
L'anomalia quindi è uno che fa pochi km in bici nel centro urbano o uno che ne deve fare 130 in macchina?
Puoi fare pure parte degli "alcuni" ma se la tangenziale alle 18 si blocca come in un rituale o un'incantesimo, non si parla più di "alcuni" o di "esigenze" ma di qualcosa di molto più vicina ad un fenomeno di costume.
Giriamo la cosa dall'altro punto di vista.
Per una volta che un ciclista vuole usare la bici in un luogo (la strada) dove vige la legge non scritta del chi ha il mezzo più grosso comanda, e si trovasse infastidito da una macchina, avrebbe il diritto di tirare fuori il cannone e di piantare un proiettile al centro degli occhi del conducente?
La cosa buffa è voler trovare giustificazioni ad azioni estreme solo perché si sta tornando a casa da lavoro... purtroppo non è il momento migliore per dirlo ma... lavoriamo tutti e in fin dei conti il fatto di lavorare ci rende più uguali agli altri che diversi. Andare a lavorare, avere i propri problemi e difficoltà, sono cose che rientrano nella normalità e non danno licenza di uccidere. Ogni giorno la gente deve combattere con problemi molto più seri e gravi del ciclista che gli intralcia la strada e nonostante tutto con molto coraggio, forza e dignità, non spara o promette di fare male a qualcuno.