Hmm non sono convinto di questo vantaggio che dici.
Sicuramente in fondo al dritto ti ritrovi ad un regime più favorevole però, fin tanto tanto che cambi al regime ottimale, l'accelerazione più alta nel caso analizzato si ha sempre con la conica lunga. E in più se hai percorso tutto il rettilineo in un tempo maggiore il regime con cui arrivi alla staccata o la punta di velocità non contano poi tantissimo: c'è voluto più tempo, stop.
Magari il vantaggio lo vedrei in casi tipo il ferro di cavallo a Varano: se entri nella chicane (c'è quella prima vero? ci manco da parecchio, non mi ricordo granchè) con la conica corta si potrebbe preferire la terza per poi affrontare il minuscolo dritto tutto in terza senza dover né cambiare, né farsi murare dal limitatore e, se con la conica lunga in seconda si finisce ugualmente al limitatore, forse con la corta si è parecchio favoriti.
Insomma, per quello che si vede da quelle curve secondo me l'unico vantaggio in pista con la conica corta è l'uscita di curva: difficilmente affronti una curva fisso a 6000-6500 giri con 7300 di limitatore, la fai a 5000-5500 giri massimo, quindi finisci nella porzione di curva che è più favorevole con la 4.1. Ma fin tanto che cambi marcia ti ritrovi di nuovo in un caso sfavorevole quindi siamo sempre in una situazione di "vantaggio+svantaggio" che è difficile da predire...
Esatto, soprattutto se consideri che il volano fa parte delle inerzie del motore, che quindi è la parte che "pesa" di più perchè ha il coefficiente di trasformazione più alto, mentre il peso dei cerchi, per fare un'altro esempio, ha un coefficiente pari solo ad 1/raggio effettivo di rotolamento^2 ma è un "alleggerimento dinamico" costante a tutte le velocità che, è tanto più importante quanto più è piccolo il raggio, mentre in alcuni casi si può ottenere lo stesso risultato se si mantiene costante il peso della ruota ma si aumenta il raggio di rotolamento facendo quindi diminuire il coefficiente di trasformazione invece della massa in se (ovviamente questo non da i vantaggi di handling che garantisce la riduzione delle masse non sospese, ma per il fenomeno che stiamo considerando è del tutto equivalente).
Si è la classica aV+bV^3 però i coefficienti a e b sono della versione "completa" che tengono conto della variazione del coefficiente di resistenza al rotolamento (con legge quadratica) con la velocità, del trasferimento di carico al posteriore all'aumentare della velocità etc etc etc. Una cosa che non sono riuscito ad introdurre è il lift aerodinamico perchè non ho trovato da nessuna parte il Cz della NC.
Sicuramente in fondo al dritto ti ritrovi ad un regime più favorevole però, fin tanto tanto che cambi al regime ottimale, l'accelerazione più alta nel caso analizzato si ha sempre con la conica lunga. E in più se hai percorso tutto il rettilineo in un tempo maggiore il regime con cui arrivi alla staccata o la punta di velocità non contano poi tantissimo: c'è voluto più tempo, stop.
Magari il vantaggio lo vedrei in casi tipo il ferro di cavallo a Varano: se entri nella chicane (c'è quella prima vero? ci manco da parecchio, non mi ricordo granchè) con la conica corta si potrebbe preferire la terza per poi affrontare il minuscolo dritto tutto in terza senza dover né cambiare, né farsi murare dal limitatore e, se con la conica lunga in seconda si finisce ugualmente al limitatore, forse con la corta si è parecchio favoriti.
Insomma, per quello che si vede da quelle curve secondo me l'unico vantaggio in pista con la conica corta è l'uscita di curva: difficilmente affronti una curva fisso a 6000-6500 giri con 7300 di limitatore, la fai a 5000-5500 giri massimo, quindi finisci nella porzione di curva che è più favorevole con la 4.1. Ma fin tanto che cambi marcia ti ritrovi di nuovo in un caso sfavorevole quindi siamo sempre in una situazione di "vantaggio+svantaggio" che è difficile da predire...
Esatto, soprattutto se consideri che il volano fa parte delle inerzie del motore, che quindi è la parte che "pesa" di più perchè ha il coefficiente di trasformazione più alto, mentre il peso dei cerchi, per fare un'altro esempio, ha un coefficiente pari solo ad 1/raggio effettivo di rotolamento^2 ma è un "alleggerimento dinamico" costante a tutte le velocità che, è tanto più importante quanto più è piccolo il raggio, mentre in alcuni casi si può ottenere lo stesso risultato se si mantiene costante il peso della ruota ma si aumenta il raggio di rotolamento facendo quindi diminuire il coefficiente di trasformazione invece della massa in se (ovviamente questo non da i vantaggi di handling che garantisce la riduzione delle masse non sospese, ma per il fenomeno che stiamo considerando è del tutto equivalente).
Si è la classica aV+bV^3 però i coefficienti a e b sono della versione "completa" che tengono conto della variazione del coefficiente di resistenza al rotolamento (con legge quadratica) con la velocità, del trasferimento di carico al posteriore all'aumentare della velocità etc etc etc. Una cosa che non sono riuscito ad introdurre è il lift aerodinamico perchè non ho trovato da nessuna parte il Cz della NC.
Matteo
~ NC 2.0L: tremate davanti al lavandino da corsa! ~
http://www.mx5italia.com/showthread.php?...gatto)-2-0
https://www.facebook.com/DriveTherapy.net
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