pierpower Ha scritto:si sopravvive anche con vie di fughe in erba/sabbia.Anche quando ci entri di traverso?
pierpower Ha scritto:sennò asfaltiamo anche la villeneuve a imola e chiudiamo il tanto amato 'ring.Imola e Nordschelife sono piste che nel corso degli anni hanno subìto mutamenti importanti per offrire più sicurezza. La Villeneuve e il Tamburello di oggi vivono nel ricordo di quello che erano vent'anni fa, Il Ring contemporaneo è all'acqua di rose se confrontato con quello ante 1970.
L'ultimo tratto del ring ti pare sicuro?
pierpower Ha scritto:se il limite lo si può trovare da entrambi i lati (sia da troppo piano che da troppo forte) non è più motorsport ma tennis.Un bravo pilota per andare forte non ha bisogno di andare oltre le righe disegnate in terra. Che ci sia erba, asfalto, ghiaia o ghiaccio in scaglie poco importa, sa che deve stare in pista per andare forte. Se esce perde tempo, si ferma o sbatte.
Non ho mai pensato che il pericolo sia un valore aggiunto nè l'ho mai scritto.
ma se sitratta di correre dentro a delle righe si toglie una delle ultime cose su cui il pilota fa la differenza --> avvicinarsi velocemente al limte.
Non mi pare che a Montecarlo quelli più tosti scavalchino i guard rail per mettere due ruote in acqua (non lo faceva nemmeno Senna).
pierpower Ha scritto:vedere (ad esempio a monza 1a variante) i piloti che trovano il limite sia frenando troppo presto che troppo tardi, li rende ridicoli e infatti la gente dagli spalti li deride (non io) quando arrivano lunghi.Il motorsport sta diventando inesorabilmente come il calcio dove regnano ultras da divano e allenatori da bar.
pierpower Ha scritto:Sul fatto che le vie di fuga in asfalto siano sicure... beh, non per tutte le dinamiche di incidente.Questo è vero.
:beer:
La ND non esiste.