MS85 Ha scritto:E infatti si farà l'opposto su entrambi i fronti. Pensa, i vertici di FCA sono così tardi che hanno deciso di non investire su prodotti che non garantiscono margini (e che in alcuni casi hanno contribuito al fallimento del proprio costruttore).
Ponzi-ponzi-po-po-po... e infatti piuttosto che riuscirci vanno altrove. Come dire... "la partita con la Golf in Italia è persa perché non riusciamo a farne una meglio" (..c'è riuscita Hyundai). Questo significa ammettere di aver perso a casa propria per poi ripartire proprio dal rinnegare le proprie radici, ovvero: "...non sono più FIAT ma FCA".
Questo, per chi ha un minimo di sensibilità a livello comunicativo, lo percepisce come un aggirare il problema e non affrontarlo seriamente. Sono profondamente convinto che a livello di immagine, tutto questo tornerà indietro come un boomerang.
MS85 Ha scritto:Tornando seri: perchè? Ovvero cosa definisce un paese "tecnicamente avanzato"? Una Audi TT prodotta in Ungheria è forse assemblata peggio di una A1 assemblata in Belgio? O una Cayenne o Touareg prodotte in Slovacchia sono forse di qualità inferiore ad una Polo spagnola? Decisamente no. Tolta la A1, sono tutte auto ben assemblate se confrontate con la media del proprio segmento.
Le auto si assemblano praticamente nello stesso modo ovunque. Non siamo più negli anni 50 o 60. Un nuovo operaio su una linea qualsiasi arriva a imparare il mestiere nel giro di poche settimane o pochi giorni, senza necessità di anni di esperienza e affinamento tecnico. Potrebbe assemblare auto o assemblare frigoriferi, le operazioni sono perfettamente paragonabili. L'unica cosa che conta veramente è come hai progettato il processo di assemblaggio. Ovviamente escludendo gli estremi: impianti afflitti da luddismo cronico o produzioni quasi artigianali, nell'ambito del lusso.
Per cui che tu produca in Polonia, in Finlandia o nel Paranà, le differenze saranno minime a parità di prodotto.
Tornando seri... le persone non sono robot a cui attaccare una spina e farli funzionare. Se la qualità si appiattisce è proprio per queste teorie da economisti incolti.
Questo un cretino come Olivetti l'aveva capito... in aziende serie come Google l'hanno capito. E' la grossolana differenza che passa tra l'essere virtuosi e peracottari.
MS85 Ha scritto:E penso che il gruppo avrà ancora enormi difficoltà da affrontare in futuro. Da un lato perchè la scelta è di continuare ad investire in Italia su Maserati e Alfa Romeo. Una scelta che sicuramente mi fa piacere, ma al tempo stesso mi preoccupa, viste le condizioni del paese. Dall'altro c'è il problema che forse (ma questa è un'opinione del tutto personale) il lavoro di pulizia fatto da Marchionne al suo arrivo non è bastato. Forse avrebbe dovuto essere più radicale per avere effetti più duraturi. O forse non avrebbe dovuto fermarsi alle seconde o terze linee, ma proseguire più in basso. Non so dirlo con esattezza: lavoro nel settore più o meno 5 anni e penso che per poterne capire veramente le dinamiche non ne bastino 20 o 25. Ma la sensazione è che ci vorrebbe più ossigeno e meno zavorra.
Dipende da cosa si intende per ossigeno e per zavorra. Se un brand che per anni ha costruito il proprio impero con il lavoro e la tradizione degli italiani e non lo sa trasmettere, direi che la zavorra sta proprio ai piani alti.
La FIAT e il suo gruppo sono aziende che hanno fatto la storia dell'automobilismo internazionale... ai vertici dovrebbero saperlo. E invece ci troviamo con un demente che dice che la Lancia "..non ha appeal"... beh a mio modestissimo avviso il suo contributo di "appeal" in FIAT vale molto meno di una Stratos o una HF.