This forum uses cookies
This forum makes use of cookies to store your login information if you are registered, and your last visit if you are not. Cookies are small text documents stored on your computer; the cookies set by this forum can only be used on this website and pose no security risk. Cookies on this forum also track the specific topics you have read and when you last read them. Please confirm whether you accept or reject these cookies being set.

A cookie will be stored in your browser regardless of choice to prevent you being asked this question again. You will be able to change your cookie settings at any time using the link in the footer.
  • 0 voto(i) - 0 media
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Buttati!
#21
negli Usa c'è mobilità sociale, come è giusto che sia, se nasci con le pezze al ***** e ce la fai hai puoi diventare qualcuno, da noi no. tutto questo deriva da due elementi che ci hanno penalizzato e ci penalizzeranno religione cattolica e stato sociale.

la matrice cattolica italiana fa si che le imprese abbiano forma familiare e anche se il figlio del gran cumenda è un testa di quazzo diventa subito ammistratore, se sbaglia viene perdonato, è nella nostra cultura.

il nostro stato sociale, fa si che chi lavori sia vessato (in forma autonoma o da dipendente) dal dovere mantere "tutti i gatti del vicinato" quindi paga cifre di INPS (come contributi annuali se autonomo o come trattenute se dipendente) che arrivano al 40 50 % del reddito. se non fai una mazza ma ti sposi e la tua "bella" diventa un nastro trasportatore di nani lo stato oltre ai bonus bebè ti privilegia per la casa e per i sussidi. purtroppo questo pietismo, voluto dai sindacati e partiti di sinistra, ha creato uno stato assistenzialista che spende in spesa sociale più di quanto possa permettersi.

negli staes un'azienda, parlo dello stato NY perchè li conosco meglio le aliquote e le procedure, si costituisce in un giorno e lo stato ti aiuta, i form online per aprire la posizione sono a prova di idiota, e la tassazione federale (uguale per tutti) e quella statale (caso NY) non va oltre il 20% totale. anche se hai zero tutela sociale, è un sistema che ha funzionato, e se l'economia riparte, nonostante obama, tornerà a girare bene.

un'aspetto da considerare è la giustizia sociale in cui sotto molti punti siamo battuti dagli usa :
- università private con rette mostruose che però sfornano il doppio dei nostri laureati (19% dei laureati in italia contro il 41% usa)
- costi della politica trasparenti e politici generalmente onesti
- sistema fiscale equo e severissimo, pagano poco e tutti, qui chi paga integralmente si rovina
- mobilità sociale elevatissima, noi abbiamo lapo elkann e loro hanno zuckemberg e jobs
- accesso al credito trasparente, da noi con "l'amico" in banca finanziano i protestati

l'unico aspetto per cui siamo superiori, motivo principale per cui non mi sono trasferito ancora li, è la sanità, che costa circa 5.000/7.000 dollari l'anno se stai bene ma se ti operano di appendicite l'anno dopo il premio ti va alle stelle. motivo per cui obama me fa cagà, aveva promesso una sanità "europea" ma alla fine non l'ha voluta veramente e ha mascherato ciò con una sua impotenza al congresso.

ovviamente sono opinioni personali nate da anni di "fughe" negli usa e un decennio di pratica professionale, ma penso abbastanza realistiche
#22
Daviz Ha scritto:Infatti ho detto che anche in usa la situazione è cambiata ma fidati è ancora anni luce meglio che da noi.
Poi se vogliamo credere che da noi ci siano tante occasioni e siamo noi a non vederne..beh è come il bambino abusato che alla fine arriva a pensare di meritarsi le botte. E chi da le botte in questo caso è la classe politica e dirigenziale italiana.


Sent from my iPhone using Tapatalk



questa mi è davvero piaciuta....

e quella del deserto e della foresta era già interessante, ma questa è meglio
#23
I prodotti tipici locali, proprio perchè sono tipici e locali non potranno essere industrializzati/conservati/esportati a livello mondiale e in quantitativi ingenti. A meno, ovviamente, di non voler perdere la loro unicità e qualità. E di ridurre il tutto a vendere o esportare un concetto o un modo di vivere.
Quanto al turismo a km zero secondo me gli agriturismo a carattere familiare non riusciranno a competere con le grandi catene alberghiere, che ormai hanno capito di poter aprire grandi alberghi vicini ai luoghi più caratteristici, con i lussi della città e a prezzi competitivi con l'agriturismo di campagna, che troppo spesso propone sistemazioni simili a quelle della tipica casa di campagna; e se la gente finisce per abitare in città ci sarà un motivo? E, intendiamoci, a me la rude vita di campagna piace un sacco!
In ogni caso l'essere positivi, propositivi e costruttivi, anche se non porterà a mettere sù una società da milioni di euro, è sempre un importante segno di crescita personale.
'92 NAClassicRed


#24
Dangerfield78 Ha scritto:Capisco la frustrazione ma alla fine della fiera uno cerca di fare il rivenditore e l'altra l'insegnante. Quello che volete fare è semplicemente aprire la vostra attività come giusto che sia ma in fin dei conti non vi siete inventati niente di nuovo. Amara consolazione è che non siete i soli ad aver vissuto una situazione del genere.

Sicuramente l'idea che ti fa emergere è qualcosa che aggira un certo tipo di dinamiche e problematiche... sempre e comunque nel rispetto delle regole.

Non e' proprio così:

Io chiaramente non faccio nulla di nuovo, se non trasformare un hobby in un lavoro...che pero' da noi in fin dei conti non esiste o meglio esiste in modo diverso.
NOn sono tanti quelli che acquistano merce usata, la revisionano e la rivendono...i miei concorrenti sono specializzati in altri prodotti, soprattutto nuovi e spesso sono dei veri e propri negozi che poi fanno anche vendita on-line.

Alessandra invece non fa propriamente l'insegnante: offre un servizio che in italia ad oggi non c'e', o meglio, stanno aprendo realta' simili, ma non fa l'insegnante.
Non e' una scuola, ma un centro dove i ragazzi possono trovare personale specializzato per coprire lacune che hanno, gli adulti possono usufruire di corsi specifici (da autocad a quelli di lingue piuttosto che un mini-corso di informatica per anziani o di fotografia) e c'e' sostegno per soggetti affetti di problemi di apprendimento.
All' interno della strutture infatti ci sono professionisti che operano con ragazzi affetti da DSA (dislessici) e simili.
Le stesse scuole ad esempio usufruiscono del centro studi per dei servizi esterni che al loro interno non possono/riescono a fare

Diciamo che e' un servizio che ad oggi non esiste, se non qualche piccola struttura non così organizzata, presente solo in citta' grandi tipo Roma o simili (la maggior parte sono baby parking o robe simili).

Certo, non e' che abbiamo inventato il silicone o il cubo di rubik o la macchina che trasforma la cacca in oro, ma mi spiegate perche' se apro un bar che richiede investimenti ben piu' importanti, ma sul quale ci sono gia' altre realta' alle quali riferirsi per vederne l'andamento riesco ad avere un minimo di accesso al credito e vengo aiutato pure dalle istituzioni, mentre quando apro qualcosa che comunque funziona, ma va fuori dall'ordinario ho tutte queste difficolta'?

Questa e' la cosa che non va, e come noi, come giustamente detto ce ne sono tantissimi altri in questa situazione, senza contare che da parte di entrambi gli investimenti sono minimi...e per fortuna, perche' almeno con mille sforzi e aiuti da parte dei genitori in un modo o nell' altro riusciamo a lanciarci, ma per chi non ha i genitori dietro che aiutano e' impossibile mettere in pratica un'idea che poi potrebbe rivelarsi vincente.

MIo fratello stesso, Geologo, laureato con 110 e lode nei tempi previsti, un master ed un dottorato di ricerca alle spalle, compresa una borsa di studio Marie Curie vinta, per lavorare e' dovuto andare all'estero...non esiste!

Il nostro e' solo un esempio...come noi se non messi pure peggio ce ne sono a bizzeffe.

Poi ci chiamano bamboccioni e si lamentano che c'e' disoccupazione e che alcuni smettono pure di cercarselo un lavoro!

Un saluto

Luca
Ricambi auto d'epoca, sportive anni '80/'90, youngtimers - consulenze - restauri: www.worksgarage.it
ItalianRoadsEventi: Drive your passion  www.italianroads.it

La storia non è solo quella scritta sui libri di scuola...corre anche su strada
[url=http://www.worksgarage.altervista.org][/url]
#25
Doppiaeffe Ha scritto:negli Usa c'è mobilità sociale, come è giusto che sia, se nasci con le pezze al ***** e ce la fai hai puoi diventare qualcuno, da noi no. tutto questo deriva da due elementi che ci hanno penalizzato e ci penalizzeranno religione cattolica e stato sociale.

la matrice cattolica italiana fa si che le imprese abbiano forma familiare e anche se il figlio del gran cumenda è un testa di quazzo diventa subito ammistratore, se sbaglia viene perdonato, è nella nostra cultura.

Mi pare ci sia sicuramente un fondamento di verità, ma anche della pura generalizzazione.

Ho cari amici, figli di operai e casalinghe, diventati avvocati passando l'esame di stato al primo colpo a 26-27 anni.

Così come conosco decine di realtà aziendali dove i figli si sono dimostrati migliori dei padri.

Altre dove i parenti inetti del titolare scaldano una scrivania e contano meno del fattorino. Ritirano un lauto compenso a fine mese, certo. Questo è il punto forse più controverso.

Ma da che mondo è mondo, il "clientelismo aziendale", i favoritismi in genere fanno parte da sempre di certe dinamiche. Non è massoneria, tranquilli.

Se devo assumere un apri e chiudi porta, a parità di competenze, perchè dovrei scegliere un perfetto sconosciuto e non mio cugino?

Voi se avete uno zio idraulico (con i trattamenti di favore del caso....) e si è rotto il cesso, preferite procedere contattando l'artigiano più meritevole sulla piazza?

Dai, anche no. :haha:

Doppiaeffe Ha scritto:il nostro stato sociale, fa si che chi lavori sia vessato (in forma autonoma o da dipendente) dal dovere mantere "tutti i gatti del vicinato" quindi paga cifre di INPS (come contributi annuali se autonomo o come trattenute se dipendente) che arrivano al 40 50 % del reddito. se non fai una mazza ma ti sposi e la tua "bella" diventa un nastro trasportatore di nani lo stato oltre ai bonus bebè ti privilegia per la casa e per i sussidi. purtroppo questo pietismo, voluto dai sindacati e partiti di sinistra, ha creato uno stato assistenzialista che spende in spesa sociale più di quanto possa permettersi.

Su questo invece, non ci piove. Anzi, ci sarei andato anche più pesante.
Fermo, ma non inerte.


#26
-malleus- Ha scritto:Mi pare ci sia sicuramente un fondamento di verità, ma anche della pura generalizzazione.

Ho cari amici, figli di operai e casalinghe, diventati avvocati passando l'esame di stato al primo colpo a 26-27 anni.

Così come conosco decine di realtà aziendali dove i figli si sono dimostrati migliori dei padri.

Altre dove i parenti inetti del titolare scaldano una scrivania e contano meno del fattorino. Ritirano un lauto compenso a fine mese, certo. Questo è il punto forse più controverso.

Ma da che mondo è mondo, il "clientelismo aziendale", i favoritismi in genere fanno parte da sempre di certe dinamiche. Non è massoneria, tranquilli.

Se devo assumere un apri e chiudi porta, a parità di competenze, perchè dovrei scegliere un perfetto sconosciuto e non mio cugino?

Voi se avete uno zio idraulico (con i trattamenti di favore del caso....) e si è rotto il cesso, preferite procedere contattando l'artigiano più meritevole sulla piazza?

Dai, anche no. :haha:



Su questo invece, non ci piove. Anzi, ci sarei andato anche più pesante.


sul fatto che le aziende italiane, di stampo sempre familiare, siano sottoperfromanti non è un luogo comune ma la semplice constatazione. Gianni agnelli, lapo elkann,Massimo Moratti ed Emma Mercegaglia sono stati e sono tuttora manager mediocri e dirigono colossi, petroliferi, industriali. che qualche valente "figlio di mamma" riesca a diventare avvocato, medico o simili è un conto, ma che sfondi, che abbia successo e che crei qualcosa di valido in italia è impensabile, non essendo ammesso ai salotti buoni dove si decidono le cose, in italia.

e qui la colpa della cultura cattolica, basata sulla famiglia, sul perdonismo, emerge in pieno, anche in letteratura trovi molto materiale.
#27
Doppiaeffe Ha scritto:che qualche valente "figlio di mamma" riesca a diventare avvocato, medico o simili è un conto, ma che sfondi, che abbia successo e che crei qualcosa di valido in italia è impensabile, non essendo ammesso ai salotti buoni dove si decidono le cose, in italia.

la tragica realtà!

cit: "beh certo che fare un turbo per girare a meno di un bar è come andare a letto con Selen e non trombarsela..."
#28
X malleus e doppiaf

Vedo che vi trovate spesso e volentieri d'accordo sull'additare lo stato sociale come materia "sinistra".
Lo stato sociale serve e lo si capisce dalla distorsione americana della sanità dove sei hai soldi puoi avere assistenza sanitaria, se non ne hai muori.
In paesi più civili con le tasse paghi dai sussidi alle paternità... concetti che non abbiamo mai conosciuto.
Ripeto lo stato sociale serve, il fatto che in Italia non funzioni è un'altro paio di maniche e di sicuro non è soltanto materia di sinistra.

TIGO

Il problema forse è proprio questo... non c'è più legame tra campagna e città. Una volta il contadino scendeva in paese e vendeva il suo lavoro. Riscoprire dei legami semplici può essere la chiave per aiutare i più "piccoli" a crescere senza che vengano schiacciati dalle grandi distribuzioni.
L'autore del libro, per quello che ho capito, ha trovato la sua miniera creando un sodalizio tra due cose diametralmente distanti... la rete e il computer,figli delle città e il vino, prodotto tipico delle campagne. Di certo c'è da aggiungere anche il fatto che il mercato del vino è piuttosto giovane e che in america è un boom degli ultimi anni... far bere un Syrah siciliano ad uno yankee equivale a farlo sentire un re!

FlyLemon

Paradossalmente è più difficile aprire attività semplici (es. panificio) che altro. Penso che il tutto sia dovuto al fatto che più la materia è conosciuta a livello burocratico e più sia soggetta a vincoli. Quello che serve è un "uovo di colombo" la classica idea che si sente e ti fa esclamare "cavolo ...come ho fatto a non pensarci!".
Tutto sommato rimane sempre e comunque frustrante ma le cose che si ottengono con più fatica sono quelle che ti danno più soddisfazioni... e spero che un giorno tu e la tua donna possiate averne tante!
#29
beh in italia se nn ci fossero stati psi, pci e cgil i lavoratori starebbero meglio, ma purtroppo se uno è di sinistra va aiutato, poverino non è mica il professore (cit. fantozzi)

tornando seri si, negli altri stati i sussidi esistono ma hanno carattere temporaneo e non strutturale. se poi chiedi se io ritengo giusto che con le mie tasse mantengano i nullafacenti che si dedicano solo a figliare e delinquere ti dico no. non sono politically correct e men vanto, se i poveri fossero ricchi se ne fotterebbero di me quindi perchè devo fare finta di provare pietà?
#30
Scusate l'ot, ma per curiosità anche nelle vostre città dopo il boom dei compro oro, c'è quello delle sigarette elettroniche ?




Utenti che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)