Bhe concordo con Dangerfield, e mi permetto di suggerire (a chi è dell'idea che il sistema sanitario costruito sulle assicurazioni private funzioni bene) la visione del film Sicko, documentario del 2006 di Michael Moore.
PS. Comunque si era partito parlando di legalizzazione e droghe leggere, che non c'entrano niente con il Sert e con il metadone e con i costi sociali del recupero. Costano invece, e tanto, gli alcolisti!
NA 1.6 Montego Blue 1997
(With 115 Engine)
" it just looks happy to be there"
(cit.)
Dangerfield78 Ha scritto:Il tuo ragionamento potrebbe tornare se non ci fosse di mezzo una componente fondamentale: il denaro. Tu preferisci un sistema dove la libertà si compra e questo identifica il fatto che qualcuno te la vende. L'idea è quella di un padrone che ti accudisce, mentre allontani il principio di solidarietà tra pari.
Le cose che dici di mantenere con i tuoi soldi, tra cui si potrebbe aggiungere anche il carcere, sono quelle che ti permettono di avere meno paure di quelle che già hai. Se lasciassimo le persone allo sbando totale, avremmo gente pronta ad uccidere ad ogni istante e al posto di uscire con l'mx useremmo cingolati blindati.
La tua visione non da soluzioni, perché le persone non spariscono dall'oggi al domani a meno che non le fai sparire. Che fai?....gas e campi di sterminio?
Accidenti, son d'accordo con te!
Per quanto riguarda il video, è vero che semplifica molto la tematica ma credo che lo scopo sia proprio quello di comunicare in modo facile e semplice il concetto che la liberalizzazione non può aggravare ulteriormente il problema, al massimo può portare a miglioramenti.
Personalmente sono dell'idea che il modello olandese di commercializzazione delle droghe leggere sia buono, sicuramente migliore del nostro in cui sostanzialmente c'è connivenza tra i trafficanti e lo Stato.
Perchè parlo di connivenza? Perchè per spacciare le quantità di hashish e marjiuana necessari a soddisfare la domanda italiana è necessario spostare dei container, mica qualche decina di ovuli ingoiati o infilati nel ***** di qualche viaggiatore esotico.
Se infatti consideriamo le stime di questo rapporto ( http://www.iss.it/binary/ofad4/cont/Rela...ga2013.pdf), si hanno circa 15,4 milioni di persone in EU che hanno consumato cannabis nell'ultimo anno e se stimiamo prudenzialmente che ognuno di questi abbia fumato 1grammo, stiamo parlando di 15,4 tonnellate di stupefacenti leggeri. Se supponiamo un prezzo medio di 5€/grammo, stiamo parlando di 77 milioni di euro.... e sappiamo bene che non si fuma solo un grammo di erba all'anno...
La Gatta : 2003 NBFL 1.8 Sport http://www.mx5italia.com/showthread.php?19520-La-Gatta
Team Ciocapiàt pResident Evil
Bisso Ha scritto:se poi si arriva a fare il solito discorso: "ne vale la pena?" non se ne viene più fuori...
l'importante è pensare bene a cosa si fa, a cosa si vuole fare e a cosa si vuole ottenere...
http://www.signoraggio.it/italia-dove-pr...uro-lanno/
Vari studi hanno dimostrato che il fallimento del proibizionismo è evidente. Le criminalità organizzate continuano a macinare denaro sporco mentre i vari stati impegnati sul (ridicolo) fronte non solo bruciano enormi risorse economiche ma ottengono risultati irrisori. E allora che fare? La proposta dei radicali è semplice: legalizzare. Ecco perché.
Nel 2009 l’università di Roma La Sapienza ha pubblicato uno studio sul costo fiscale del proibizionismo. Le conclusioni sono state che lo Stato, non solo risparmierebbe una notevole somma di denaro (pubblico), ma guadagnerebbe preziosi introiti. Considerando infatti, che in Italia ci sono milioni di consumatori di droga, che si suddividono in occasionali, regolari e problematici. L’ultima categoria rappresenta solo una piccolissima parte ma è quella che allo Stato costa soldi in termini di sanità e giustizia. Se consideriamo che nelle carceri italiane circa un terzo dei detenuti è tossicodipendente è evidente il risparmio nel non tenere più in prigione queste persone.
Uno studio denominato “illicit drug market” ha evidenziato come “La spesa per l’applicazione della giustizia è poco meno di 3 miliardi di euro l’anno, se dovessimo mettere a disposizione borse lavoro (tanto per ipotizzare uno strumento esistente) fino a 45.000 euro ai 20.000 tossicodipendenti oggi presenti in carcere, già potremo conseguire un risparmio considerando che la spesa per la detenzione di ciascun detenuto è sicuramente superiore”.
Per quanto riguarda invece, la spesa sanitaria nel 2006 sono stati spesi 1.7 miliardi, mentre nel 2007 1.8. Per tornare allo studio effettuato dalla Sapienza, è stato ipotizzato che tra il 2000 e il 2005 lo Stato avesse esteso la regolarizzazione anche alle droghe non legali per quantificare il costo del proibizionismo. Il risultato è sorprendente. Non solo lo Stato avrebbe risparmiato 2 miliardi di euro l’anno, ma ne avrebbe incassati 8, il che vuol dire un guadagno di circa 10 miliardi l’anno.
In quei cinque anni presi in considerazione il costo delle politiche proibizionistiche è stato di circa 60 miliardi di euro. Come se non bastasse, studi analoghi sono stati effettuati in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti. Il professore Pierre Koppe della Sorbona di Parigi ha effettuato uno studio analogo, evidenziando come, se lo Stato legalizzasse solo la cannabis a 5.5 euro al grammo, l’incasso sarebbe di oltre un miliardo l’anno risparmiano circa 300 milioni di spese per il l’applicazione di pene ecc ecc. Mentre in America il risparmio per un eventuale legalizzazione delle droghe è stato calcolato in 41.3 miliardi di dollari.
Ma già nel 2009, l’autorevole The Economist, bocciava sonoramente la guerra alle sostanza stupefacenti, sostenendo come questa, sia stata un notevole fallimento sotto tutti i punti di vista. Le organizzazioni criminali guadagnano 360 miliardi di dollari l’anno e gli stati perdono soldi in una lotta inutile. In sintesi, le droghe andrebbero legalizzate se non per un principio liberale, almeno per un risparmio di risorse. O ancora meglio, utilizzare pene riabilitative per i casi più gravi, prendendo spunto dal metodo Olanda dove le carceri stanno chiudendo per mancanza di detenuti.
cit: "beh certo che fare un turbo per girare a meno di un bar è come andare a letto con Selen e non trombarsela..."
19-01-2014, 01:20
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-01-2014, 01:25 da Eisenberg.)
Scusate l'entrata a gamba tesa e ... in ritardo, ma spulciando il forum è venuta fuori questa discussione e mi ci sono "fiondato" Io sono un infermiere che ha fatto volontariato presso Centri di Salute Mentale, reparti di psichiatria e SERT e fino alla settimana scorsa ero l'unico infermiere in una comunità riabilitativa con ospiti con problemi di droga e/o problemi psichiatrici. Ho conosciuto questo mondo anche da consumatore abituale di marijuana (ora solo se/quando capita ) per cui diciamo che mastico.
Dunque, la discussione è molto interessante e molto attuale visto che (finalmente) se ne comincia a parlare anche in Italia. Innanzitutto il video credo sia giusto che sia così semplificato perché credo abbia lo scopo di incuriosire i "digiuni" dell'argomento che poi, si spera, approfondiranno l'argomento per informarsi a dovere.
Detto questo ci tenevo a fare una precisazione: fate attenzione alla distinzione tra TOSSICODIPENDENTE e CONSUMATORE, che è ABISSALE!
E' verissimo il discorso che le scuse più gettonate sono quelle delle cattive compagnie, della situazione familiare difficile, e del difficile contesto sociale (o background che adesso fa figo), MA ATTENZIONE, sono proprio questi i fattori che, nell' 80% dei casi, portano un CONSUMATORE a diventare TOSSICODIPENDENTE. Intendiamoci bene, entrambi sono dipendenti dalla sostanza ed entrambi cominciano perché VOGLIONO, ma fattori come quelli menzionati portano ad un aggravamento irreversibile di questa spirale che culmina con il ricorso a soluzioni quali soluzioni abitative, programmi riabilitativi o ai SERT, che tra l'altro sono pieni di un sacco di gente (sempre a carico dello STATO) per problemi scontare sentenze legate al possesso/consumo di minime quantità di marijuana. Il tossicodipendente a carico dello Stato quindi, è QUASI sempre qualcuno che ha una famiglia molto problematica alle spalle,che vive in povertà e/o disagio sociale o magari con problemi di tipo psichiatrico. Spesso infatti sono proprio quelli che fin da giovani cominciano a farne un uso più intensivo di stupefacenti per il grosso potere "diversivo" e sono quasi sempre anche quelli che per pagarsi il loro vizio devono ricorrere al piccolo spaccio, dato che spesso sono anche i più poveri. Beh, generalmente, questi sono i Tossicodipendenti, che sono ben diversi dai vari personaggi che becchi in discoteca perennemente strafatti di cocaina che sono solo CONSUMATORI (per quanto decisamente dipendenti anche loro). Se uno di quelli viene a raccontarmi che lo fa perché ha frequentato cattive compagnie gli sputo in un occhio come minimo. Avete una vaga idea di quanti "insospettabili e rispettabilissimi" professionisti e accaniti consumatori ci siano in giro? Per quanto tendenzialmente sia liberale, non si può negare l'assistenza a queste categorie di MALATI, perché di questo si tratta. A questo punto allora bisogna negare l'assistenza ai fumatori che hanno il cancro al polmone, agli alcolisti con la cirrosi epatica, ai "malati di cuore" che sono malati in buona parte dei casi per cattive abitudini alimentari / stili di vita e così via...
Per quanto riguarda la fine del proibizionismo credo che ormai ci siano talmente tante prove "a favore" che è quasi imbarazzante che se ne debba ancora parlare e questo vale sia per la marijuana sia per la prostituzione. Regolamentazione e depenalizzazione, ecco tutto...senza contare le indicazioni terapeutiche della marijuana..)
SCUSATE L'IMPRESSIONANTE PAPIRO ma è un argomento che mi è particolarmente caro... Vi lascio con questa:
Alla base dell'assunzione delle droghe, di tutte le droghe, anche del tabacco e dell'alcol, c'è da considerare se la vita offre un margine di senso sufficiente per giustificare tutta la fatica che si fa per vivere. Se questo senso non si dà, se non c'è neppure la prospettiva di poterlo reperire, se i giorni si succedono solo per distribuire insensatezza e dosi massicce di insignificanza, allora si va alla ricerca di qualche anestetico capace di renderci insensibili alla vita.
Umberto Galimberti, L'ospite inquietante
il Deg [SUP]NA [/SUP]@Miata Warehouse Italia
-Mx5 Na Bianca 1.6 115 1990 Margot (EX)
-Eunos Roadster White 1.6 115 1993 Jap Import Fujiko (Silver Hard Top, Mk2 Bilstein+Apex Springs, Lenso Kza 15x8 et25) (EX)
-Eunos Roadster 1.8 133hp 1996 BRG "la Verdona" (Scarico Cobalt, Gaz Gold Pro, colli 4-2-1 Maxim Works, BBS RZ e30 15x7 et25)
Io sono favorevole alla tassazione del vizio.
Sintetizzo:
Tu in uno stato sociale, cioe' che ti assiste piu' o meno gratis, decidi di nuocerti (droghe, alcool, quello che vuoi);
bene, libero, ma visto che prendersi cura di te e' a carico della collettivita', e' giusto che sulla materia prima di questo tuo vizio io prelevi un tot che mi servira' poi ad assisterti.
Se l'ultima parte della frase non facesse pena come in Italia, saremmo un Paese perfetto.
Arancia Meccanica
London, U.K. - Chianti, Toscana
anche se cosi' non so.....mi sembra troppo legale. (Cit.)
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Noi a fare i "tondi" e gli altri muuuuuti! (Cit.)
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Siete quasi peggio degli alfisti. (Cit.)
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Eisenberg Ha scritto:Per quanto riguarda la fine del proibizionismo credo che ormai ci siano talmente tante prove "a favore" che è quasi imbarazzante che se ne debba ancora parlare e questo vale sia per la marijuana sia per la prostituzione. Regolamentazione e depenalizzazione, ecco tutto...senza contare le indicazioni terapeutiche della marijuana..)
...e quelle del sesso
personalmente credo che sia sbagliato paragonare le droghe leggere al tabacco, al gioco, ed alla prostituzione, di comune hanno poco.... sono simili solo all'alcool.
lasciamo stare il discorso "sano" visto che più di metà dei prodotti che si comprano al supermercato non sono per niente salutari.
scusate se non ho mai trovato il problema nel sesso a pagamento... il problema è solo che è gestito dalla malavita, che spesso le donne non sono consenzienti e che praticamente sempre sono collegate anche al giro della droga pesante, ma in sé, se una donna vuole fare sesso per soldi sono fatti suoi... se usano il preservativo e evitano di far girare malattie e infezioni non ci trovo niente che non va.
Ci sono un sacco di ragazze che si scopano cani e porci senza neanche farsi pagare, in fondo non sono prostitute poco furbe? ma quelle per la società sono accettabili? mah...
il tabacco è dannoso per il corpo, il disagio mentale, come per il gioco, è dato solo dalla dipendenza, dico "solo" perché ognuno di noi è dipendente da qualcosa, c'è chi non riesce a fare a meno del caffè, e chi non riesce a fare a meno del cioccolato... entrambi se presi in grandi quantità fanno male come il tabacco.
alcool e droghe leggere sono una cosa a se perché creano un cambiamento psichico nel momento dell'assunzione, e abusati creano cambiamenti comportamentali abbastanza evidenti...
sono pro legalizzazione solo perché trovo "normale" l'alcool nonostante io non sia un bevitore.
come per l'alcool però credo che il limite per chi guida dovrebbe essere prossimo allo zero.
poi sia il sesso che le droghe dovrebbero essere legalizzati come si deve, cioè in luoghi chiusi e controllati sia dalla sanità che dal fisco.
detto questo, il problema delle droghe non sono le leggere ma le pesanti, quindi legalizzare le leggere non diminuirebbe di molto il problema ma aumenterebbe le entrate dello Stato, e questo è positivo, probabilmente aumenterebbe anche il turismo giovanile come in Olanda...però ricordiamoci che al sert non ci si finisce per qualche canna.
Bisso Ha scritto:...però ricordiamoci che al sert non ci si finisce per qualche canna.
...come no... se ti beccano e li che devi andare a fare la pipì.
Location: Padova
Regione/Stato: Veneto
Modello:
- NA 1.6 115cv (1989-1993)
- ND 2.0 160cv (2015-...)
Appunto, ti mandano al sert anche se ti beccano oltre lo 0.8 al volante, e ci devi andare parecchie volte e per anni.
Il giorno in cui degli sballati di marijuana potranno guidare senza limiti di velocita' liberamente fatemi sapere...
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